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1) Dizion. 5° Ed. .
BOCCHEGGIARE.
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BOCCHEGGIARE.
Definiz: Neutr. Quell'aprire e chiudere la bocca, che fa chi è presso a morire; e dicesi specialmente dei pesci, che lo fanno continuamente. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 20, 48: E come un barbio boccheggia stordito.
Esempio: Pulc. Luc. Ciriff. Calv. 6, 37: Vedea fatto di sangue il mar vermiglio, E' pesci boccheggiar come in calcina.
Esempio: Lipp. Malm. 11, 37: Ma non va mal, perch'ei caduto allotta, Mentre boccheggia, tutto lo rimbotta.
Esempio: Not. Malm. 2, 814: Boccheggiare, quel moto che fanno con aprire e serrare la bocca in mandar fuora gli ultimi spiriti coloro che muoiono.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 69. Un uccelletto.... incominciò subito a boccheggiare.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 20, 124: In un tratto boccheggia, e se ne muore.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Dav. Oraz. 480: Bramò ch'ella [l'Accademia], che nelle sue mani dava i tratti e boccheggiava, nelle mie basisse, spirasse.
Definiz: § II. Boccheggiare, dicesi per ischerzo di Chi mangia di nascosto, e non vorrebbe esser veduto da' circostanti.