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1) Dizion. 5° Ed. .
LENTO, e talvolta popolarmente anche LENTE, ma solamente come contrario di Tirato o di Stretto
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LENTO, e talvolta popolarmente anche LENTE, ma solamente come contrario di Tirato o di Stretto.
Definiz: Add. Che si muove adagio o poco, Che non si affretta sia nei movimenti, sia nelle azioni; Tardo. Detto di persona e d'animale, od anche delle loro membra o parti del corpo.
Dal lat. lentus. –
Esempio: Dant. Purg. 3: Da man sinistra m'apparì una gente D'anime, che movieno i piè ver noi, E non pareva, sì venivan lente.
Esempio: E Dant. Purg. 10: Gli occhi miei.... Volgendosi ver lui, non fuon lenti.
Esempio: E Dant. Purg. 24: Nè il dir l'andar, nè l'andar lui più lento Facea, ma ragionando andavam forte.
Esempio: Petr. Rim. 1, 258: Ed una cerva errante e fuggitiva Caccio con un bue zoppo e 'nfermo e lento.
Esempio: Cavalc. Pist. Eust. 406: Non voglio.... che parli lento per industria, nè in voce sommessa.
Esempio: Tass. Gerus. 12, 30: Lenta poi s'avvicina (una tigre), e ti fa vezzi Con la lingua; e tu ridi e l'accarezzi.
Esempio: E Tass. Gerus. 13, 30: Chiamato da Goffredo indugia, e scuse Trova all'indugio, e di restarsi agogna: Pur va; ma lento, e tien le labbra chiuse.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 136: Messer coniglio sonnacchioso e lento Si risquote, s'allunga, e poi sbadiglia.
Esempio: Mont. Poes. 1, 252: Ha.... il piè sì lento, Che le lumacce al paragon son veltri.
Definiz: § I. Per similit. –
Esempio: Bart. D. Op. mor. 24, 1, 49: Per ben concertati che siano gli oriuoli a ruota, non è però che non siano or veloci or lenti più del dovere.
Definiz: § II. In locuz. figur. e figuratam. –
Esempio: Dant. Parad. 13: E questo ti fia sempre piombo a' piedi, Per farti muover lento, com'uom lasso, E al sì ed al no, che tu non vedi.
Esempio: Petr. Rim. 1, 61: E voi, sì pronti a darmi angoscia e duolo, Sospiri, allor traete lenti e rotti.
Esempio: Giunt. Eseq. Buonarr. 28: Sotto s'avea come prigione cacciata la pigrizia e ociosità, la quale era una donna lenta e stanca, ed in tutti i suoi atti grave e dormigliosa.
Esempio: Tass. Gerus. 17, 65: Tu dietro anco riman, lento cursore Per questo della gloria illustre arringo.
Definiz: § III. E con un compimento retto dalla prep. A, e talora In, per indicare ciò in cui, o rispetto a cui, alcuno è lento; anche figuratam. –
Esempio: Dant. Purg. 15: Così frugar conviensi i pigri, lenti Ad usar lor vigilia quando riede.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 93: Perchè più pigre e lente alla nostra salute, che tutto il rimanente de' cittadini, siamo?
Esempio: Tass. Gerus. 4, 87: La sferza in quegli, il freno adopra in questi, Come lor vede in amar lenti o presti.
Esempio: ETass. Gerus. 6, 9: Sebben me vedi in grave età senile, Non sono al ferro queste man sì lente.
Definiz: § IV. Detto di cose inanimate che si muovono, come acqua, vento, e simili. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 79: Quando cade dal ciel più lenta pioggia.
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 23: E vola tanto col disio, che lento, Non ch'un destrier, ma gli parrebbe il vento.
Esempio: Tass. Gerus. 8, 51: D'alto deriva, e lento e piano Tra pianta e pianta un fiumicel s'invia.
Esempio: E Tass. Amint. 1, 2: Assai più dolci Che 'l mormorar d'un lento fiumicello, Che rompa il corso fra minuti sassi.
Esempio: Metast. Dramm. 2, 247: Se povero il ruscello Mormora lento e basso, Un ramoscello, un sasso, Quasi arrestar lo fa.
Esempio: E Metast. Dramm. 3, 22: Così rende il fiumicello, Mentre lento il prato ingombra, Alimento all'arboscello.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 85: Ma, soggiunse la zucca, e' par che assai Lento tu cresca (parla ad un pero).
Definiz: § V. Trovasi, conforme a proprietà latina, detto del mare, per Tranquillo, Non mosso da' venti. –
Esempio: Senec. Provvid. 428: Coloro sono degnamente detti miseri, che di troppa felicità appigriscono, e quelli la tranquillità, come nel mare lento, gli tiene sanza sollecitudine.
Definiz: § VI. Detto di passi, gesti, od altri movimenti del corpo, vale Che si compie molto adagio. –
Esempio: Dant. Inf. 23: Laggiù trovammo una gente dipinta, Che giva intorno assai con lenti passi.
Esempio: Petr. Rim. 1, 43: Solo e pensoso i più deserti campi Vo misurando a passi tardi e lenti.
Esempio: Tass. Gerus. 11, 10: Così cantando il popolo devoto Con larghi giri si dispiega e stende, E drizza all'Oliveto il lento moto.
Esempio: ETass. Gerus. 12, 73: Affatto ancor nel piano, e lento moto, Non si risente il cavalier ferito.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 108: Quell'andar, per esempio, a passo lento Per aspettar chi vi pedina dietro.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 14: Pallido in volto, a passi lenti o ratti, Ora ti sembra meditar la colpa, Or fuggire il rimorso.
Definiz: § VII. Detto di atto, azione o movimento qualsiasi, vale Che nel compiersi dura assai tempo. –
Esempio: Dant. Inf. 14: Sovra tutto il sabbion d'un cader lento Piovean di fuoco dilatate falde, Come di neve in alpe senza vento.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 3, 449: Quanto più questi principi merranno (meneranno) queste guerre lente, tanto più crescerà la voglia a' paesani di ritornare a'primi padroni.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 3: E insino a quando ci terrai prigioni Fra queste mura in vile assedio e lento?
Esempio: E Tass. Gerus. 10, 8: Soliman, Solimano, i tuoi sì lenti Riposi a miglior tempo omai riserva.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 3: Ma, essendo la lor fuga impacciata e lenta, furon arrivati da' perseguitatori.
Esempio: Parin. Poes. 16: Tu chiedi lor, tra i lenti sorsi Dell'ardente bevanda, a qual cantore Nel vicin verno si darà la palma.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 6: Quel sasso al gielo e all'acque esposto, E al morso lento d'una lunga etade, ec.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 38: Tra l'ordinar peritoso e l'obbedir lento, nasceva l'anarchia.
Esempio: Capp. Longob. 147: Conquistarono la Germania al cristianesimo e alle lettere; ma in queste fece ella progressi lenti, ostinati, laboriosi, com'è il genio della nazione.
Definiz: § VIII. Detto di tempo, e simili, vale Che è, o sembra, lungo, Che dura molto a passare. –
Esempio: Cas. Pros. 2, 2, 41: Questo pacifico anno adunque, e questa lenta estate gravida e di guerra e d'anni e di ferro,... partorirebbe la confusione e la distruzione d'Italia.
Esempio: Metast. Dramm. 5, 120: L'ore corron più lente Che il materno desio.
Esempio: Leopard. Poes. 1, 317: L'arido spirto.... d'affanno e di temenza è sciolto, E l'età vote e lente Senza tedio consuma.
Definiz: § IX. Detto di colpo, percossa, e simili, vale Menato con poca forza, Di scarso effetto, Debole; anche figuratam. –
Esempio: Tass. Gerus. 5, 12: Ma perch'a lui colpi d'amor più lenti Non hanno il petto oltra la scorza inciso, Nè molto impazïente è di rivale, Nè la donzella di seguir gli cale.
Esempio: E Tass. Gerus. 11, 40: Prende in sè le percosse e fa più lente La materia arrendevole e cedente.
Esempio: E Tass. Gerus. 19, 20: Tancredi che 'l vedea (Argante) col braccio esangue Girar i colpi ad or ad or più lenti..., Placido gli ragiona, e 'l piè ritira.
Definiz: § X. Vale anche Pigro, Poltrone, Neghittoso, ed altresì Inerte, Inoperoso, e simili; detto, più che altro, di persona. –
Esempio: Dant. Purg. 2: Che è ciò, spiriti lenti? Qual negligenza, quale stare è questo? Correte al monte ec.
Esempio: Petr. Rim. 2, 245: Popolo ignudo, paventoso e lento.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 67: Nè creder può che l'uomo, a fere imprese Avvezzo sempre, or lento in ozio stia.
Esempio: Metast. Dramm. 6, 329: E dormi? e siedi irresoluto e lento?
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 32: Me il mondo addita Per la bestia più lenta, e più infingarda!
Definiz: § XI. E figuratam. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 172: Tepidi soli, e giochi, e cibi, ed ozio Lento, ch'e' simplicetti cori invesca.
Esempio: E Petr. Rim. 2, 250: Che s'aspetti non so, nè che s'agogni Italia, che suoi guai non par che senta, Vecchia, oziosa e lenta.
Esempio: Tass. Gerus. 5, 70: Adopra il rio timore Di gelosia per ferza e per tormento; Sapendo ben ch'alfin s'invecchia amore Senza quest'arti, e divien pigro e lento.
Esempio: Parin. Poes. 174: Ma al piè de' gran palagi Là il fimo alto fermenta; E di sali malvagi Ammorba l'aria lenta.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 124: Questa.... pinta farfalletta.... Era un verme poc'anzi, a cui le intere Membra spoglia copria lenta e negletta.
Esempio: Manz. Poes. 818: Là dove cadde (un masso), immobile Giace in sua lenta mole.
Definiz: § XII. Talora vale Longanime, Paziente, Prudente, e simili, anche figuratam. –
Esempio: Tass. Gerus. 5, 6: Sì come a te conviensi, o capitano, Questa lenta virtù che lunge vede; Così ec.
Esempio: E Tass. Gerus. 56: Tu di condurlo e provveder t'ingegna, Ch'ei non isforzi uom mansueto e lento, Ad esser delle leggi e dell'impero Vendieator, quanto è ragion, severo.
Definiz: § XIII. Lento, detto di cosa, vale anche Allentato, Rilasciato, Rimesso, Largo; il contrario di Tirato, Stretto, e simili; anche figuratam. E in questo senso dicesi familiarmente anche Lente. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 469: Anche avvezzinsi (i cani) a star legati.... con lenti legami.
Esempio: Ovid. Pist. 33: Prendi esempio del tuo arco, che, per troppo stare in corda, diviene lento.
Esempio: Bocc. Amet. 74: Ella.... teneva con la destra mano le lente redine d'un cavallo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 23, 82: Il destrier punge, Nè de le lente redini gli è parco.
Esempio: Cas. Rim. 1, 16: Son tronche (le chiome), ahi lasso; o fera mano ed armi Crude, ed o levi mie catene e lente!
Esempio: Tass. Gerus. 5, 4: Ma sia con esso voi, com'esser deve, Il fren del nostro imperio lento e leve.
Esempio: E 14, 68: Con nov'arte congiunte, indi compose Lente, ma tenacissime catene.
Esempio: Cresc. B. Naut. Medit. 132: Deve anco avvertire il comito che ormeggia la galea, che tanto i capi dati in terra, quanto le gomene che tengono i ferri, s'hanno da mettere nè troppo tirate, nè troppo lente, overo in bando.
Esempio: Carlett. Viagg. 2, 67: Le donne fanno questa legatura molto più bassa e lente; e quanto più nobili sono, tanto più basso cingono il detto cordone.
Esempio: Bart. D. Suon. 221: La maggior tensione che patiscan le corde è dove son più all'estremo, cioè dove più si allontanali da' bischeri, e tanto vengono sempre più lente, quanto più loro si accostano.
Esempio: Segner. Incred. 101: Se non fossero stati ossi, ma nervi; o lenti, non avrebbono riportato il suono a ragione; o tesi, l'avrebbono con le loro ondazioni raddoppiato a un tratto e confuso.
Definiz: § XIV. Poeticam., e con proprietà latina, detto di albero, ramo, e simili, vale Pieghevole, Flessibile, Cedevole, e simili. –
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 2, 140: Le piene uve sono abattute col lento tralcio.
Esempio: Poliz. Rim. C. 47: Surge robusto il cerro ed alto il faggio, Nodoso il cornio, e 'l salcio umido e lento.
Esempio: Rucell. G. Ap. 569: Pasconsi di ginestre e rosmarini, Di tremolanti canne o lenti salci, ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 29, 54: A mozzo il tratto trovò molle e lenta Una macchia di rubi e di verzura.
Esempio: Alam. L. Colt. 1, 381: Poi la lenta ginestra in un gli accinga.
Esempio: Car. Eneid. 6, 207: E ne la selva,... E ne l'arbore stesso un lento ramo Con foglie d'oro, il cui tronco è sacrato A Giuno inferna.
Esempio: Soder. Agric. 127: È da sapere che non si contravino i legni.... I flessibili e lenti fuor del corniolo e del caprifico, tutti accettali la colla.
Definiz: § XV. E figuratam. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 50: Trovaimi all'opra via più lento e frale D'un picciol ramo, cui gran fascio piega.
Esempio: Poliz. Rim. C. 9: Or fea ronzar per l'aer un lento dardo.
Esempio: Tass. Gerus. 20, 128: Ella cadea, quasi fior mezzo inciso, Piegando il lento collo: ei la sostenne.
Definiz: § XVI. E per Dolcemente inclinato, Che ha dolce inclinazione. –
Esempio: Parin. Poes. 11: Sì t'appoggia Agli origlieri, i quai lenti gradando, All'omero ti fan molle sostegno.
Definiz: § XVII. Aggiunto di fuoco lento, fiamma lenta, calore lento, e poeticam. anche di face lento, e simili, vale Non gagliardo, Debole, Che arde, o Che riscalda, lentamente; ed usasi più spesso nelle frasi A fuoco lento, A lento fuoco, e simili. –
Esempio: Benciv. Cur. malatt. volg.: Metti queste cose in una caldaiuola, e cuocila a fuoco lento.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 500: Si ponga a fuoco lento in un paiuolo, e sanza bollire si scaldi.
Esempio: Ricett. fior. G. 96: Di poi si passa (l'antimonio) a lento fuoco in un fornello pieno di cenere o rena.
Esempio: E Ricett. fior. G. 129: Mescola e cuoci a fuoco lento l'acqua ed il mele, fino a che si lievi via la stumia.
Esempio: Cellin. Vit. 424: Cominciai con lento fuoco a trarne la cera.
Esempio: Tass. Gerus. 16, 25: Fuse tai cose tutte, e poscia unille, Ed al foco temprò di lente faci.
Esempio: Ner. Art. vetr. 6: Si svapori questa liscia feltrata in orinali a fuoco lento, ed in ultimo più lento, acciò il sale non s'abbruciassi.
Esempio: E Ner. Art. vetr. 79: Si ritorni sopra la residenzia della biacca a mettere nuovo aceto distillato come sopra, facendo a lento calore svaporare l'ottava parte.
Esempio: Pap. Cons. med. 2, 225: Si bolla (la cina dolce) in un vaso pulito, a fuoco lento lentissimo.
Esempio: Parin. Poes. 67: Seco intanto Le vivande cocean su i lenti fochi Patroclo fido e il guidator di carri Automedonte.
Definiz: § XVIII. Term. dei Medici. Aggiunto di polso lento, vale In cui le battute avvengono più lentamente dell'ordinario; o In cui il moto di diastole si fa sentire meno che quello di sistole. Il suo contrario è Celere.
Definiz: § XIX. E detto di febbre, od anche di malattia in genere, vale Che ha lunga durata, e per lo più senza accessi troppo violenti. –
Esempio: Vallisn. Op. 3, 511: La linfa.... renduta pigra e paniosa, può cagionare una spezie di lenta febbre che noi chiamiamo linfatica.
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 154: Delle febbri cotidiane alcune sono croniche e lente e congiunte coll'emaciamento di tutto il corpo, dette, per ciò, con greco nome, ettiche, quasi abituali.
Esempio: Giord. Op. 2, 518: Morto di XLV anni per lenta angioite.
Definiz: § XX. Term. di Musica; e serve a denotare che il movimento della battuta deve essere più tardo che adagio, e meno tardo che largo.
Definiz: § XXI. In forza di Sost. Persona che va, procede, opera, lentamente. –
Esempio: Barber. Docum. Am. 235: Così dal troppo lente Ti guarda e dal corrente.
Esempio: Tass. Gerus. 9, 13: Senza indugiar le turbe accoglie, E rincora parlando il vile e 'l lento.
Definiz: § XXII. Lento lento, così ripetuto, ha forza di superlativo; Lentissimo. –
Esempio: Dant. Inf. 17: Ella sen va notando lenta lenta.
Esempio: E Dant. Purg. 28: Lasciai la riva, Prendendo la campagna lento lento Su per lo suol che ec.
Esempio: Poliz. Rim. C. 29: Già s'inviava per quindi partire La ninfa sopra l'erba, lenta lenta.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 27: Il fonte.... pareva che lento lento correndo, invitasse ognuno che quivi arrivava, a trarsi la sete.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 41 t.: Caduto poco di poi per una mala qualità dello stomaco in un flusso lento lento..., si rivolse a la cura di se medesimo.
Esempio: Fosc. Poes. C. 388: Fiumicello lento lento, Che con l'onda cristallina Vai spargendo il tuo lamento ec.
Esempio: Giust. Vers. 243: Un cantico tedesco lento lento Per l'aer sacro a Dio mosse le penne.
Definiz: § XXIII. E inforza d'Avverb., ha pur valore superlativo, e vale Lentissimamente. –
Esempio: Ar. Orl.fur. 17, 131: Posto l'avean sopra un carro eminente, Che lento lento tiravan due vacche Da lunga fame attenuate e fiacche.
Esempio: Volt. Op. 3, 6: È pur cosa graziosa il vedere coprirsi la bocca d'una fiammetta azzurra, e questa giù scendere lento lento lunghesso le pareti del vaso.
Definiz: § XXIV. Alla lenta, posto avverbialm., vale In modo lento, Lentamente, Pigramente, e simili. –
Esempio: Baldell. F. Diod. 1, 682: Sbarcati i soldati, cominciò troppo alla lenta e freddamente a venire vogando, e tutto impenserito.
Esempio: E Baldell. F. Diod. 1, 696: I Cartaginesi in quello assedio alla lenta, e più tosto con viltà che con bravura, s' erano a combatter la città dimostrati.
Definiz: § XXV. Esser lento a fare qualche cosa, e talora anche Andar lento, a fare qualche cosa, vale Non sapersi risolvere, Non esser corrivo, Soprastare alquanto, Indugiare, a farla. –
Esempio: Dant. Inf. 25: Se tu sei or, lettore, a creder lento Ciò ch'io dirò, non sarà maraviglia.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 206: La donna, che altro non desiderava, non fu lenta in questo ad ubbidire il marito.
Esempio: Mazz. Lett. 2, 229: Era io ancor lento a scriverti, per non darti affanno di risposte.
Esempio: Ar. Orl. fur. 23, 74: Non fui, come lo seppi, a seguir lento.
Esempio: Guicc. Stor. 4, 243: I Veneziani erano stati lenti a pagare gli Svizzeri.
Esempio: Tass. Gerus. 18, 65: Non è la turba di Soria già lenta A trasportarne là molte difese, Ove il Buglioli le macchine appresenta.
Esempio: E Tass. Gerus. 20, 21: Mentre ordinò Goffredo i suoi Cristiani, E parlò fra le schiere in guisa tale, L'egizio capitan lento non fue Ad ordinare, a confortar le sue.
Esempio: Adr. Al. Plut. Vit. 1, 362: Adduce cantra sè la testimonianza della fatica impiegata in opere disutili, per provare che fu lento ad apprendere le oneste.
Esempio: Red. Esp. nat. 52: Avrebbe chiamati savj, non isciocchi, coloro che van lenti a dar fede a tutto ciò che vien riferito delle cose di que' paesi, ne' quali ec.
Esempio: Metast. Dramm. 3, 163: Se lente siete A compir la vendetta, lo stesso, io la farò.
Definiz: § XXVI. Al pigliar non esser lento, al panar non correre. –
V. Correre, § CXXVIII.