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Dizion. 5° Ed. .
INCENERARE.
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INCENERARE. Definiz: | Att. Ridurre in cenere, Far divenir cenere: più comunemente Incenerire. – | Esempio: | But. Comm. Dant. 1, 134: Il corpo suo fu incenerato e messo in uno vasello di metallo. |
Esempio: | E But. Comm. Dant. 1, 160: Ond'ella prese il corpo suo, ed incenerollo, e mise la cenere in uno suo vasello. | Esempio: | Biring. Pirotecn. 1: E di qui è che ancor ch'egli (l'oro) sia in terra, o in l'acqua, non produce in esso ruggine nella longa età, chè l'una e l'altra in lui non operano il lor potere, nè il fuoco, che ogni cosa creata ha forza de incenerare o resolvere. | Esempio: | Salvin. Nicandr. 241: In quello (nell'aceto) La barbicciuola pilatrina intingi,... E 'l medo, e l'aspra segatrice senapa, E la vinaccia incenera alla fiamma. |
Definiz: | § I. In locuz. figur. – |
Esempio: | Fr. Guitt. Lett. 56: Fornace di tribulazione legno di vizj incenera, e auro di vertù purga. |
Definiz: | § II. Incenerare, dicesi comunemente per Sparger di cenere. – |
Esempio: | Forteguerr. Cap. 198: E tale il crine or s'inzafarda e incenera Con polveri odorose (qui per similit.). | Esempio: | Lastr. Agric. 4, 9: Spesso accade che alcune piante verso l'aprile o maggio si carichino d'insetti, che molto schifano il carciofo; in tal caso è util cosa incenerarli assai bene per la guazza, che così quelli vengono a perire, e i carciofi mondansi nella prima pioggia. |
Definiz: | § III. Neutr. pass. incenerarsi Ridursi in cenere, Addivenir cenere. – | Esempio: | Dant. Inf. 25: Ahi Pistoia, Pistoia, chè non stanzi D'incenerarti, sì che più non duri? | Esempio: | Cresc. Agric. volg. 57: L'umido se ne trae fuori e rimane il secco cascante in cenere, secondamente che s'incenera ogni sterco d'animali. |
Definiz: | § IV. E figuratam. – |
Esempio: | Ubert. Faz. Dittam. L. 56: E perchè veggi e pensi quant'è tenera Questa ruota che l'uom monta e discende, E come ogni suo ben tosto s'incenera, Qui vo' che ponghi ec. |
Definiz: | § V. E per Coprirsi di cenere. – |
Esempio: | Sannazz. Arcad. 120: Ma chi verrà che de' tuoi danni accertice, Mergellina gentil, che sì ti inceneri, E i lauri tuoi son secche e nude pertice? |
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