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1) Dizion. 5° Ed. .
INFILARE.
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INFILARE.
Definiz: Att. Passare con filo, Munire di filo, riferito ad ago; Far entrare nella cruna dell'ago, Far passare per essa, il filo da cucire checchessia. –
Esempio: Bellinc. Rim. F. 2, 93: Io dormo in una cameraccia a tetto, Che un pellegrin non vi starebbe in dono, L'ago vi infileresti a ogni tuono, Ella m'ha a fare astrologo perfetto.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 111: Son cose (gli aghi) da man bianche e da gentili: Però le donne se gli hanno usurpati, Nè voglion che altri mai che lor gli infili.
Esempio: Gell. Lettur. N. 2, 71: Elle aguzzavano e stringevano insieme le ciglia, in quel modo che fa un sartore, che per esser vecchio ha la vista debole e poca, nella cruna dell'ago, per scorgerla ed infilarlo.
Definiz: § I. Riferito a cerchio, campanella, o cosa simile, vale Far passare filo o corda a traverso il vuoto di essa. –
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 1, 11: Burle diverse Facendo or qua or là, rimurando usci,... 'nfilando Le campanelle, e quelle strascicandoci Dietro, ec.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 19: Dal suo rostro un cerchio pende..., e vorre' infilarlo a tutti i modi.
Definiz: § II. Riferito a filo, corda, o simili, vale Introdurre nel foro, o nel vuoto, della cosa di cui si parla. –
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 25, 17: E va d'attorno al girifalco strano Per infilar la corda nell'anello.
Esempio: Fag. Comm. 1, 35: Come le son corde, ci vorrà altro che ago da basti a infilarle: infino a spago pur pure.
Definiz: § III. Vale anche Passare checchessia con filo, per mettere in serie, filza, e simili. –
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 112: Infilasi coll'ago qualche vezzo.
Esempio: Ricett. fior. M. 41: Dell'una e dell'altra pianta a noi vien portata la radice in pezzetti o fettuccie rotonde e secche, le quali, dopo averle colte fresche e spremute o acciaccate con le mani, l'infilano e le mettono a sciugare, ec.
Definiz: § IV. E per Fare attraversare checchessia da un fil di ferro, di ottone, e simili, per tenerlo fermo. –
Esempio: Tratt. Set. 123: Quando torna, piglia la poliza che mandasi all'orditore, e pesa detto pelo e poni in la poliza, acciò che quando il dai al tessitore non l'abbia ripesare, e infilala su insieme con uno cannoncino di pelo per dare giunta.
Definiz: § V. Riferito a persona, o a parte del corpo, vale Passare da parte a parte, Traversare con ferro, spada, e simili, a fine di uccidere. –
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 21, 51: Vi vo' infilare a foggia di ranocchi E lasciarvi per pasto degli allocchi.
Esempio: Fag. Rim. 5, 294: E a quello che s'oppone, Temerario, fellone, Io colla forte lancia Infilerò la pancia.
Esempio: Saccent. Rim. 2, 216: Quel non si muove, e il Conte valoroso Mette man, tira un colpo, e l'ha infilato.
Definiz: § VI. Pure per Traversare passando pel centro, detto di asse e riferito a sfera. –
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 2, 7: Egli a gran studio E sfere e cerchj massimi e minori, Sopra la superficie circondotti Dell'umil terra, che 'l loro asse infila, Squisitissimamente n'ebbe espressi.
Definiz: § VII. E per Fermare checchessia in cosa appuntata, che penetri in esso. –
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 28, 41: Mercè gli chiede; ed Orlandin non bada A quel che dice; e le taglia la testa, E se la infila in punta della spada.
Definiz: § VIII. Vale anche Ficcare, Cacciare, Mettere, checchessia in un vuoto; come infilare la candela nel bocciuolo del candeliere, e simili.
Definiz: § IX. Infilare, riferito a vestimenti e calzature, dicesi per Aggiustarli a quella parte del corpo per la quale son fatti; e comunemente si usa con le particelle pronominali. –
Esempio: Giust. Vers. 15: Ma l'infilarmi poi (parla lo Stivale) non è sì facile Nè portar mi potrebbe ogni arfasatto.
Esempio: E Giust. Vers. 17: Fra gli altri dilettanti oltramontani, Per infilarmi un certo re di picche Ci si messe co' piedi e colle mani.
Definiz: § X. Riferito figuratam. a via, strada, uscio, vale Prendere, Passare, per essi. –
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 672: Il che eseguirono per altro sentiero da non poter essere infilato da i nemici, a i quali ec.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 14: Rivestitomi e messomi in arnese, Infilo dritto dritto lo stradone Che mena a Pisa, ec.
Definiz: § XI. E pur figuratam., riferito a problema, quesito, indovinello, e simili, vale Intenderlo, Indovinarlo, Darci dentro.
Definiz: § XII. E in ischerzo, riferito a rima, vale Trovarla. –
Esempio: Giust. Vers. 94: Se poi m'è dato d'infilar la rima O male o bene, Scrivo ec.
Definiz: § XIII. Riferito a scrittura, componimento, e simili, vale figuratam., Imparare agevolmente a memoria, Ritenere con facilità. –
Esempio: Nell. Iac. Dottoress. 3, 1: Lo spirito e la franchezza non ti mancherà; ma la memoria? B. Di questa credo di potermene assicurare, perchè basta che io legga una sol volta una canzona, l'infilo di botto.
Definiz: § XIV. Infilare, riferito a trottola, significa Avvolgere intorno ad essa lo spago per potere, tirandola, farla girare; e riferiscesi anche alle ruzzole, le quali si tirano con lo spago per imprimer loro più forza. –
Esempio: Panciat. Scritt. var. 22: Io infilo la ruzzola per dargli più forza.
Definiz: § XV. Infilarsi da sè, da se stesso, o a sua posta, e anche semplicemente Infilarsi, si disse di chi, per imprudenza e senza esservi costretto, manifesta alcuna cosa che lo pregiudichi. –
Esempio: Nell. Iac. Torment. 3, 8: Le parole non s'infilano. V. Lo so ancor io: ma so ancora che alle volte fanno infilare, perchè una volta che si è data una parola, bisogna mantenerla; però bada bene anche tu a quel che ti scappa di bocca, e non t'infilar tu senza avvedertene, perchè ec.
Definiz: § XVI. Le parole non s'infilano; è proverbio usato a significare: Che non è da credere alle parole, quando non sieno messe in iscritto, essendo facile che alcuno dica di fare checchessia e poi non lo faccia. –
Esempio: Nell. Iac. Torment. 3, 8: Io ti piglio in parola, benchè sappia il proverbio che le parole non s'infilano.
Definiz: § XVII. Infilare gli aghi al buio. –
V. Ago, § XV.
Definiz: § XVIII. Infilare le pentole. –
V. Pentola.
Definiz: § XIX. Non infilarne una, dicesi familiarmente per Non riuscire a fare nessuna cosa bene, o con buon successo.