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Dizion. 4° Ed. .
STUZZICARE.
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pag.789
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STUZZICARE.
Definiz: | Frugacchiare leggiermente con alcuna cosa appuntata; e si usa anche nel neutr. pass. Lat.
leviter tangere, scabere, scalpere. Gr. κνήθειν. |
Esempio: | Morg.10. 87. E' si poteva pur fare altrimenti, Che sogghignare, e stuzzicarsi i
denti. |
Esempio: | Buon. Fier. 4. 5. 18. Ma i' vi consiglio A tacere amendue, nè stuzzicare Queste
vostre materie. |
Esempio: | E Buon. Fier. giorn. 5. lic.
Non stuzzicate i boti di cartone Belli, ch'e' son poi dentro spazzatura.
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Esempio: | Cant. Carn. 237. Trovasi qualche bossol disperato, Che per ben che
sia scosso, e stuzzicato ec. Dinanzi nulla mai non par che getti. |
Definiz: | §. I. Per Toccarsi, Soffregarsi insieme. Lat. attrectari, affricari. Gr.
προστρίβεσθαι.
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Esempio: | Bocc. nov. 17. 50. Quasi da iguale appetito tirati cominciatisi a stuzzicare
insieme ec. fecero parentado. |
Definiz: | §. II. Per Istimolare, Persuadere. Lat. stimulare, instigare. Gr.
παροξύνειν,
ἐπικεντεῖν. |
Esempio: | Cron. Morell. 303. Diliberarono in fine di darsi al Duca, perchè erano molto
stuzzicati. |
Esempio: | Varch. Ercol. 259. Stuzzicatemi pure; io v'ho detto, che
nessuno mi pare atto a ciò. |
Definiz: | §. III. Per Irritare, Commuovere. |
Esempio: | Fir. As. 133. Ma la sazietà, e
la gran copia di quelle celesti ricchezze già aveano entro al petto delle due sorelle stuzzicato il veleno della
rabbiosa invidia. |
Esempio: | Car. lett. 2. 61. L'animo mio è di non volerla più
seco in nessun modo, se egli non mi stuzzica di nuovo. |
Definiz: | §. IV. Stuzzicare il can, che dorme, le pecchie, il formicaio, il vespaio, il naso dell'orso quando
fuma, e altre simili maniere proverbiali, vagliono Irritare chi ti può nuocere, o chi è adirato, o chi può più
di te. Lat. fumantem ursi nasum tentare, crabrones irritare.
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Esempio: | Varch. Ercol. 81. Quando un si sta ne' suoi panni senza dar noia a persona,
e un altro comincia per qualche cagione a morderlo, e offenderlo di parole, se colui è uomo da non si lasciare
malmenare, e bistrattare, ma per rendergli, come si dice, i coltellini, s'usa dire: egli stuzzica il formicaio, le
pecchie, o sì veramente il vespaio, che i Latini dicevano: irritare crabrones.
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Esempio: | Alleg. 224. Voi gli presenterete, pur come l'altre,
questa ultima letterina, dicendoli, che e' non istuzzichi più il can che dorme. |
Definiz: | §. V. Stuzzicarsi i denti, figuratam. vale Mangiare. Lat. edere. Gr. ἐσθίειν. |
Esempio: | Buon.
Fier. 3. 2. 2. Ma sempre il vino in tavola, na sempre Da stuzzicarsi i denti. |
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