Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
FURBESCO.
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FURBESCO.
Definiz: Add. Di o Da furbo; Astuto, Scaltro, Malizioso, e simili. –
Esempio: Tasson. Secch. rap. 5, 13: Mal sortiti suoi tiri furbeschi.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 435: Osservisi l'artifizio fino e furbesco con cui sanno sparlare del loro prossimo uomini, che sono talvolta i più grossolani in ogni altro affare.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 20, 115: Di queste strida e di questo furore Cagion fu un diavoletto de' più tristi,... Che con modi furbeschi, e non previsti Da Rinaldo, gli apparve.
Esempio: Capp. Longob. 109: Doveva il Re proferire una tale concessione,... starei per dire a mezza voce e quasi a modo furbesco?
Definiz: § I. E per Fatto, Operato, Suscitato, maliziosamente, a fine o d'ingannare o di beffare altrui. –
Esempio: Magal. Lett. scient. 137: Quanto poco ci vuol egli a render persuasa un'intera città, che in una casa si sentano gli spiriti? e pure di diecine e di diecine di migliaia d'anime, che saranno in quella Città, non mi troverete un solo ragazzo di quindici anni, che attribuisca quel rumore accidentale, o furbesco, che gli fa credere spiriti, piuttosto che a spiriti, al bau o alla befana.
Definiz: § II. Furbesco, aggiunto di lingua furbesca, di parlare furbesco, e simili, vale Usato dai furbi, mariuoli, e simili persone di mal affare, parlando fra loro, e composto di certe parole artificiosamente fatte e aventi un significato convenuto. –
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 4, 29: Quel lor parlar furbesco, e dubbio e incerto.
Esempio: Buomm. Cical. 25: Disse Mellone: per accennar in gergo,... o come si dice oggi, parlar furbesco, ch'egli era non solo tondo com'una mela o un popone, ma ec.
Esempio: Red. Ditir. A. 8: La vetriuola in lingua furbesca significa il bicchiere.