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Dizion. 4° Ed. .
LARDO
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LARDO.
Definiz: | Grasso strutto, ed è comunemente di porco. Lat. arvina, lardum, laridum. Gr.
λίπος. |
Esempio: | Bocc. lett. Pin. Ross.278. Li Romani eserciti ec. niuno altro guernimento per
soddisfacimento della natura portavano, che un poco di farina per uno con alquanto lardo. |
Esempio: | Vit. Plut. E l'acqua di quella era grassa come lardo. |
Esempio: | Tes. Br. 3. 8. Tu farai una cisterna, che sia per lungo più, che per largo, e sia
ben murata in alto, e unta spesso di buon lardo cotto. |
Definiz: | §. I. Notar nel lardo, si dice dell'Andare altrui tutte le cose interamente secondo il suo
desiderio. Lat. secundâ fortunâ uti. Gr. εὐτυχεῖν. |
Esempio: | Morg. 24. 168. Or se quì Ganellon nel lardo nuota, E 'l zucchero trabocca alla
caldaia, Per discrizion, lettore, intendi, e nota. |
Esempio: | Bellinc. son. 272. Se le vivande triste fusser buone, Noi potremmo notar quassù
nel lardo. |
Definiz: | §. II. Gettare il lardo a' cani, si dice dello Straziar checchessia. Lat. proiicere margaritas ante porcos. |
Esempio: | Varch. Suoc. 4. 5. M'hanno fatto insospettire piuttosto che altro; oggi non si
getta il lardo a' cani. |
Definiz: | §. III. In proverb. Tanto torna la gatta al lardo, che ella vi lascia la zampa; e si dice del
Tornare a mettersi tante volte in un pericolo, che alla fine vi si rimane. Lat. qui periculum
amat, perit in illo. |
Esempio: | Salv. Granch. 1. 2. Tanto torna La gatta al lardo, che ella vi lascia La zampa.
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Definiz: | §. IV. Pure in proverb. Andare alla gatta pel lardo. |
v. GATTO §. XVI.
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