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TERMINARE.
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TERMINARE.
Definiz: Porre termini, cioè contrassegni, o confini tra l'una possessione, e l'altra. Lat. terminare. Gr. ὁρίζειν.
Esempio: M. V. 8. 95. Perchè semo entrati in ragionamenti di confini, diremo de' confini tra il nostro comune, e quello di Bologna ec. i quali furono terminati per messer Alderighi da Siena arbitro intra i detti comuni.
Esempio: Ovvid. Pist. 67. È la più nobile contrada (l'Asia) che sia, la quale per la sua grandezza a pena si può terminare.
Definiz: §. I. Per similit. vale Finire. Lat. finem imponere. Gr. τέλος ἐπιτιθέναι.
Esempio: Pass. 2. Delle quali cose con debito ordine nostro trattato proseguendo, sofficientemente si terminerà la dottrina della vera penitenza.
Esempio: Bocc. introd. 2. Siccome la estremità dell'allegrezza il dolore occupa, così le miserie da sopravvegnente letizia sono terminate.
Esempio: E Bocc. nov. 37. 11. O felici anime, alle quali in un medesimo dì addivenne il fervente amore, e la mortal vita terminare.
Esempio: Dant. Par. 8. Ove ogni ben si termina, e s'inizia.
Definiz: §. II. In signific. neutr. vale Aver termine, e fine, Non si stender più avanti.
Esempio: Dant. Inf. 1. Là ove terminava quella valle.
Definiz: §. III. Per Morire.
Esempio: Bocc. nov. 51. 5. Come se inferma fosse, e fosse stata per terminare.