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1) Dizion. 5° Ed. .
MORENTE e MORIENTE
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Dizion. 5 ° Ed.
MORENTE e MORIENTE.
Definiz: Partic. pres. di Morire. Che muore. –
Esempio: Lemm. Testam. 40: Che uno, ovvero più, de' detti Niccolò, Giovanni e Guglielmo, morenti senza figliuolo, ovvero figliuoli, gli altri, ovvero l'altro, in tutto succedano, ovvero succeda, nel lascio predetto.
Esempio: E Lemm. Testam. 41: Lasciò a Barone suo fratello carnale, e per l'addietro figliuolo del detto Balduccio, ed esso Barone innanzi morente al detto Lemmo, a Baldo figliuolo legittimo e naturale del detto Barone..., uno palagio ec.
Definiz: § I. In forma d'Add. Che è per morire, Moribondo. –
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 3, 174: Lo moriente cecine canta i versi della morte.
Esempio: Dav. Scism. 391: Pochi plebei e due soli nobili fece morire, Edmondo Polo conte di Soffole, per ordine del padre moriente.... e Adoardo Buchingamio.
Esempio: Salvin. Odiss. 200: Tristo subito fracasso Per le navi sorgea, d'uomin morenti.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Capp. Pens. Educ. 327: La morente aristocrazia boccheggia in molto strane maniere.
Definiz: § III. In forza di Sost. Colui che muore, Chi è moribondo. –
Esempio: Liv. Dec.: Tutta la notte hanno vegghiato tra i feriti e li sospiri de' morienti.