Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
ONCIA.
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ONCIA.
Definiz: Sost. femm. La dodicesima parte dell'antica unità di peso detta libbra.
Dal lat. uncia. ‒
Esempio: Cavalc. Ammon. Paol. 67: Il pane che lui mangiava per ciascuno dì era di sei oncie, e una menatella d'erbe minute, e beeva acqua.
Esempio: Vill. G. 902: Essendo in Firenze montato l'ariento della lega d'oncie 11 e mezzo per libra, ec.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 735: Dramma è uno peso; cioè ottava parte d'una oncia.
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 253: Ricordo come questo dì 15 d'aprile portai alla Ginevra once tre di perle per fare fruscoli per in capo: andonne venti perle e costarono fiorini 10 l'oncia, per mezzo di Rinaldo Ghini gioielliere.
Esempio: Land. Diar. 7: Per once una di perle, per la giornea.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 220: Fu dunque battuto (il fiorino).... di peso d'una dramma, che altri dicono tre scrupoli o ver tre danari, cioè otto fiorini all'oncia, e di lega quanto ella più possa essere perfettissima.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 284: In casa vostra si trïonfa; cuocesi, De' duo dì l'un, da quattordici in quindici Once di bue.
Esempio: Malpigh. Lett. 395: Loderei che V. S. Eccellentissima prendesse oncie 6 di siero caprino, colato solamente, ec.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 106: Cavò fuori sopra un tavolino, in tanti scatolini e boccette di varie materie e lavoro, libbre quattordici.... e non so che once di polvigli, di manteche, ec.
Esempio: Not. Malm. 1, 249: La libbra contiene dodici once.
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 286: A tempo di Plinio un talento pesava in bronzo oncie 720...; il pondo, sessantesima parte del talento, pesava in rame oncie dodici.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 240: È il Baccelli che dice ai bottegaj Che misurin la libbra di dieci once?
Definiz: § I. In locuz. figur., e figuratam. ‒
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 72: So che i meriti nostri atti non sono A satisfare (verso Dio) al debito, d'un'oncia.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 21, 71: Ella che di Zerbin sa l'odio a pieno, Nè in mala voluntà vuole esser vinta, Un'oncia a lui non ne riporta meno.
Esempio: Bern. Orl. 60, 19: Battaglia non fu mai sì dura e fiera; Non è chi sentir voglia oncia di scorno, Ognun più tosto pronto a morir era.
Esempio: Soldan. Sat. 104: Non di talun, ch'il proprio stato sconcia E quel de' figli; e, con la spesa troppa, La libbra del suo aver riduce all'oncia (qui con allusione al linguaggio dei Giureconsulti romani, nel quale uncia si diceva la dodicesima parte del patrimonio).
Esempio: Giust. Vers. 95: Avaro e buono a nulla, esige mondi Da te che mostri un'oncia di valore.
Esempio: Giobert. Teor. Sovrann. 1, 171: S'egli avesse un'oncia di buona fede, non mi avrebbe apposto di ereticare ec.
Definiz: § II. E per Moneta, immaginaria o reale, del valore di un'oncia d'oro o di argento. ‒
Esempio: Pegolott. Prat. Merc. 98: Tutti i pagamenti che si fanno in Messina.... sì s'intende a once correnti di Messina, che gli 60 raonesi d'argento, meno 4 grani, sono once una corrente di Messina; ma per tutte le altre terre di Cicilia li 60 raonesi interi sono once una.
Esempio: E Pegolott. Prat. Merc. 104: Marchi 1 d'argento di Messina fae in Napoli once 8 e tarì 24.
Esempio: E Pegolott. Prat. Merc. appr.: Once 1 di Firenze fae in Messina tarì 32 a peso d'oro. Marchi 1 d'argento al peso di Messina fae in Firenze once 8 e denari 6.
Esempio: Malisp. Stor. fior. 182: Ritenuta la moneta, la quale fue 30.000 once d'oro, fece (il Re Piero di Raona) di presente apparecchiare il navilio.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 232: Alla fine cognoscendo Ruggieri essere innocente, condannati i prestatori, che imbolata avevan l'arca, in diece once, liberò (lo Studico di Salerno) Ruggieri.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 226: E certo è che quella [moneta] che là (in Sicilia) e' chiamano oncia, come ella è a loro nome di moneta e non di peso, vale due fiorini e mezzo d'oggi.
Definiz: § III. Conforme a proprietà latina, vale altresì La dodicesima parte dell'unità di misura lineare usata avanti l'introduzione del sistema metrico; ossia La dodicesima parte del Piede, detta anche Pollice. ‒
Esempio: Dant. Inf. 30: S'io fussi pur di tanto ancor leggiero, Ch'i' potessi in cent'anni andare un'oncia.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 167: Volendo fedire il porco per ucciderlo.... appena era il ferro entrato nella carne un'oncia, che 'l porco cominciò a gridare.
Esempio: Ar. Orl. fur. 24, 101: Nè perde l'un, nè l'altro acquista il prato; Ma come intorno sian fosse o muraglie, O troppo costi ogn'oncia di quel loco, Non si parton d'un cerchio angusto e poco.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 31, 13: Le lance al fiaccar come di vetro; Nè i cavallier si piegar oncia a dietro.
Esempio: Varch. Lez. Accad. 115: Al tempo di Claudio imperadore fu portato dell'Arabia uno, il quale era nove piè e nove once: nove piè sono sei cubiti, che fanno quattro braccia e mezzo; e nove once, cioè nove diti grossi, sono dodici degli ordinarj, che fanno tre quarti d'un piede.
Esempio: Soder. Op. 1, 235: Gli scaglioni (delle scale) non si deono fare più alti di sei once d'un piede.
Esempio: Baldin. Decenn. 4, 51: È anche (una scala) comodissima, non avendo lo scalino nella sua radice più che ott'oncie d'altezza.
Esempio: Guglielmin. Nat. Fium. 329: E doppo più esperienze fatte per trovare la quantità dell'acqua che esce da un fóro circolare, che abbia un pollice o un'oncia di diametro ec.
Esempio: Cassin. Merid. Bol. 9: Il diametro di questo fóro fu fatto da una parte eguale alla millesima parte di tutta l'altezza della volta, che però si è trovato essere precisamente un'oncia del piede regio di Parigi.
Esempio: E Cassin. Merid. Bol. 10: Altezza che fu di piedi 71 e oncie 5 del piede di Bologna.
Esempio: Zannon. Marm. Pozz. 23: Dee avere (un architrave) la lunghezza d'otto piedi, esser largo un piede e tre once, e alto un mezzo piede e tre once, cioè nove once.
Definiz: § IV. In locuz. figur., e figuratam. ‒
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 92: Un'oncia, un dito sol d'error che faccia, Per la mala impression parrà sei braccia.
Definiz: § V. Trattandosi d'acqua corrente, significa Una delle varie unità di misura che in passato si usarono per la dispensa dell'acqua derivata da un canale o da un fiume; oppure anche La stessa bocca misuratrice, onde l'acqua defluisce. ‒
Esempio: Vinc. Mot. Mis. acq. 422: Se un sostegno dà sopra di sè il transito a una data quantità d'acqua di due once di grossezza, e vi s'aggiunge una terz'oncia, allora l'oncia di sotto raddoppia la potenza, la velocità e la quantità della prima sua acqua.
Esempio: E Vinc. Mot. Mis. acq. 424: Le misure dell'once, che si danno nelle bocche dell'acque, sono maggiori o minori, secondo le maggiori o minori velocità dell'acqua.
Esempio: Bemb. Lett. 2, 226: Questo anno le mie mulina non hanno avuto due oncie o poco più d'acqua, larga nove piedi, dove le vostre ne hanno sempre avute quattordici oncie, larga quindeci piedi.
Esempio: Castell. Acq. corr. 30: Un inganno simile seguì modernamente nell'acquedotto dell'Acqua Paola, la quale acqua doveva essere 2000 oncie.
Esempio: E Castell. Acq. corr. 182: Nè io ho mai potuto trovare nissuno, nè ingegnero, nè architetto, nè perito, nè altri, che mi abbi saputo disziferare che cosa sia e quanta sia un'oncia d'acqua, o due, o dieci, ec.
Esempio: Guglielmin. Nat. Fium. 329: Monsieur Mariotte.... stimò di dovere stabilire la quantità assoluta dell'acqua, che debba chiamarsi un'oncia; e doppo più esperienze fatte per trovare la quantità dell'acqua che esce da un fóro circolare, che abbia un pollice o un'oncia di diametro, e che sia appena sommerso sotto la superficie dell'acqua del riservatoio, ferma la quantità d'un'oncia o pollice d'acqua a quella quantità di essa che, essendo uscita dal suo fóro in un minuto di tempo, può essere precisamente contenuta da quattordici pinte di misura di Parigi.
Definiz: § VI. Oncia di tempo, vale Frazione minima dell'ora, Tratto di tempo brevissimo; Momento, Istante. ‒
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 3, 5: Io vo' piuttosto Per un fuscel ch'abbia di cenci in vetta Un viso o bello o brutto femminile..., Che per qualche si sia ch'altri diletto Chiami, o piacer gli paia, spender un'oncia Giammai di tempo.
Esempio: Bart. D. Giapp. 3, 49: A fin che non avessero a gittare oncia di tempo, procacciandosi in altre fatiche il vivere cotidiano, i Padri a loro spese li mantenevano.
Esempio: E Bart. D. Mem. ist. Comp. 2, 308: Chi considera il tanto da fare che davano al Santo que' suoi apostolici ministeri, non troverà agevolmente in tutto 'l dì oncia di tempo che fosse sua.
Esempio: Riccat. I. Op. 4, 372: Badate come vassene per tempo Alla tresca costei; come s'affretta, Per non perdere un'oncia di bel tempo.
Esempio: Trinc. Agric. 1, 6: Sommamente è da desiderare d'aver contadini industriosi, che non perdano oncia di tempo e non temano la fatica.
Definiz: § VII. A due once, vale figuratam. Con la maggiore esattezza e precisione, Appuntino. ‒
Esempio: Grazz. Cen. 141: Erano suoi amicissimi, e sapevano a due once quanto egli pesava.
Definiz: § VIII. A once, in forma d'avverbio, vale In esigua quantità, In scarsa misura, e simili. ‒
Esempio: Pulc. L. Morg. 18, 157: Ancor s'arà il battaglio adoperare, S'altro non credi trovar da mangiare. È questo compagnon da fare a once!
Esempio: Lipp. Malm. 10, 20: Ei vien dove n'ha a ir, non dico a once, Ma a catinelle il sangue ed a bigonce.
Esempio: Menz. Sat. 5: Poi dicon che ci giovi star a once, Chè così me' risplendon per le mura L'imagin de' poeti e magre e sconce.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 657: Quei che si erano distesi su la riva, senza aspettar la carica fuggirono a incorporarsi con gli altri, facendo le viste di ritirarsi tutti paurosi, cedendo la selciata a once, per impegnarvi gli Spagnuoli.
Definiz: § IX. A oncia a oncia, posto avverbialmente, vale A un'oncia per volta; e figuratam., A un po' per volta, A poco a poco. ‒
Esempio: Dant. Parad. 9: Troppo sarebbe larga la bigoncia Che ricevesse il sangue ferrarese, E stanco chi il pesasse ad oncia ad oncia, Che donerà questo prete cortese.
Esempio: Med. L. Op. 1, 217: E 'l core a oncia a oncia si distrugge.
Esempio: Bart. D. Ital. 2, 202: Così andarsi come i veleni sordi dilatando a oncia a oncia il morbo della rea dottrina e la libertà e dissoluzion de' costumi.
Definiz: § X. Dare dodici once per libbra. ‒
V. Libbra, § XIII.
Definiz: § XI. Essere d'undici once, si disse di Figliuolo non legittimo, quasi di non giusto peso. ‒
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 441: Noi un bastardo dichiamo essere d'undici once, cioè scarso di peso, come quello che non è nato di giusto, cioè di legittimo matrimonio.
Definiz: § XII. Essere sulle, od anche nelle, undici once, Stare sulle, od anche nelle, undici once, Andare sulle, od anche nelle, undici once, Parere, e simili, sulle, od anche nelle, undici once, con un compimento retto dalle prep. Di o Per, denota imminenza di cosa, avvenimento, o simili, per lo più dannoso o pericoloso; presa la similitudine dalle dodici once che formano il peso giusto d'una libbra. ‒
Esempio: Ross. A. Cical. III, 2, 292: Dopo qualche settimana di dubbio, ha finalmente la Crusca partorito con felicità, bench'ella sia stata sull'undici once, e a tocca e non tocca, di sconciarsi.
Esempio: Casott. A. Celid. 1, 122: Chi lascia il vin nelle bigonce Sta sempre per morir sull'undici once.
Esempio: Nell. Iac. Alliev. 2, 7: Che se' stata nell'undici once d'andar alla commedia anche tu? S. La commedia s'è fatta qui, e nell'undici once son stata di andarmene di questa casa.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 97: È ver che il campanil non è diritto E par sull'undici once per cascare; Ma l'apparenza non ci può ingannare?
Definiz: § XIII. Rendere tredici once per libbra. ‒
V. Libbra, § XIV.
Definiz: § XIV. Una libbra di male e un'oncia di bene; e Il male viene a libbre e va via a once. ‒
V. Libbra, § XVI.
Definiz: § XV. Val più un'oncia di fortuna, che una libbra di sapere, o di sapienza, o È meglio, un'oncia di fortuna, che una libbra di sapere, o di sapienza. ‒
V. Fortuna, § LVI.