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Dizion. 5° Ed. .
LAURO
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pag.145
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LAURO. Definiz: | Sost. masc. Albero sempre verde, con rami rigidi ed eretti, con foglie odorose, il cui frutto è una bacca nera della grossezza e forma di un'uliva: oggi comunemente Alloro, ed è il Laurus nobilis dei Botanici. Delle sue fronde solevansi nei tempi antichi coronare i vincitori in guerra, gl'imperatori ed i poeti. |
Dal lat. laurus. – Esempio: | Petr. Rim. 1, 35: Come in lauro foglia, Conserva verde il pregio d'onestade. |
Esempio: | E Petr. Rim. 1, 36: Giovine donna sott'un verde lauro Vidi ec. |
Esempio: | Ar. Orl. fur. 6, 23: Poi lo lega nel margine marino A un verde mirto in mezzo un lauro e un pino. |
Esempio: | E Ar. Orl. fur. 18, 138: Mirti e cedri e naranci e lauri il loco, E mille altri soavi arbori han pieno. |
Esempio: | Mattiol. Disc. 1, 146: È il lauro odoriferissima pianta, conosciuta in Italia da tutti, perciochè non solamente si ritrovano ivi i lauri piantati ne gli orti e ne i giardini, ma vi nascono per loro stessi nelle selve. | Esempio: | Metast. Dramm. 1, 328: Qual son io, tu, (o Apollo), sei costante, E conservi il bel costume D'esser fido ai lauri ancor. |
Definiz: | § I. In locuz. figur. – |
Esempio: | Petr. Rim. 1, 26: Ei duo mi trasformaro in quel ch'i' sono, Facendomi d'uom vivo un lauro verde. |
Esempio: | E Petr. Rim. 1, 136: Solo d'un lauro tal selva verdeggia. | Esempio: | E Petr. Rim. 1, 297: L'aura che 'l verde lauro e l'aureo crine Soavemente sospirando move. |
Esempio: | E Petr. Rim. 1, 322: Un Lauro verde, una gentil Colonna.... Portato ho in seno. |
Definiz: | § II. E per Ramoscello di lauro; anche in locuz. figur. – |
Esempio: | Dant. Purg. 22: Simonide, Agatone, e altri piue Greci che già di lauro ornar la fronte. | Esempio: | Bocc. Vit. Dant. M. 42: Spessa quistione si fa tra le genti, che cosa sia la poesia..., e perchè del lauro sieno coronati i poeti. |
Esempio: | Tass. Gerus. 17, 91: E sovente avverrà che 'l crin si cigna Or di lauro, or di quercia, or di gramigna. |
Definiz: | § III. Figuratam. e poeticam., nel numero plur., prendesi per Vittorie, Trionfi, e simili. – | Esempio: | Metast. Dramm. 8, 47: I lauri tuoi Mossero invidia in me; le tue catene Destan rispetto. |
Definiz: | § IV. Oggi si dà tal nome particolarmente a un Albero sempre verde, con foglie grandi, lucenti e seghettate, e con odore di mandorla amara, detto altresì Lauro ceraso e Lauro regio; ed è il Prunus cerasus dei Botanici. – |
Esempio: | Soder. Tratt. Arb. 42: Per far poi strade coperte e pergolati con gli arbori.... si eleggano i più arrendevoli, e che stieno sempre verdi, come il bossolo, la lentaggine, la mortella di Spagna, il lauro regio ec. | Esempio: | E Soder. Tratt. Arb. 199: Boschetti dei più pregiati arbori di verdura, come lauri cerasi di Trabisonda. |
Esempio: | Targ. Rag. Agric. 17: La bellezza e l'odore delle foglie e dei fiori ci hanno indotto a coltivare quegli alberi e frutici che comunemente chiamiamo ortensi, o da giardino; e sono il gelsomino,... il caprifoglio, il lauro regio, il castagno d'India, ec. |
Definiz: | § V. Lauro alessandrino o ideo, chiamasi dai Botanici una Specie di rusco che ha gli steli semplici, angolosi e pieghevoli, le foglie ellittiche, appuntate e di un bel verde, i fiori in numero da tre a cinque. Ed è il Ruscus hypophyllum dei Botanici. – |
Esempio: | Montig. Dioscor. volg. 211: Il lauro alessandrino ha le foglie come il pugnitopo, ma minori, più tenere e più bianche. |
Esempio: | Mattiol. Disc. 2, 1254: Il lauro alessandrino non produce in mezo delle sue frondi altra frondicella spinosa. |
Esempio: | E Mattiol. Disc. 2, 1276: Il lauro alessandrino, overo ideo, produce le frondi simili al rusco, ma maggiori, più tenere e più bianche. | Esempio: | Magazzin. Coltiv. 21: Si potano (in marzo) i capperi e gelsomini di Catalogna, del gimè, ed arbusti che fanno fiori pe' giardini, come agnocasto,... viburno, lauro alessandrino, mortelle, ec. |
Definiz: | § VI. Lauro d'India o indiano, lo stesso che Oleandro o Mazza di S. Giuseppe. – | Esempio: | Targ. Rag. Agric. 194: Abbenchè la pecora passi comunemente per animale cauto e giudizioso nello scegliere erbe dolci e salubri per suo alimento, tuttavia se stimolata venga dalla fame, si getta inconsideratamente a mangiare anche dell'erbe per essa malsane, e perfino velenose, come sono le seguenti: l'aconito, l'elleboro sì bianco che nero,... il lauro d'India, o sia mazza di S. Giuseppe. |
Definiz: | § VII. Lauro silvestre, lo stesso che Lentaggine. – |
Esempio: | Soder. Tratt. Arb. 213: In su i canti dei quadri dietro alle viti [metterei] dove un rosaio di Damasco scempio, e dove un doppio, e dove un lauro silvestre, ec. |
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