Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
MISERONE
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MISERONE.
Definiz: Accrescit. di Misero. Molto misero; ma solo in senso dispregiativo, e nel significato di Avaro. –
Esempio: Grazz. Comm. 331: Cred'egli però, che noi ci moiam di fame? miserone, avaraccio!
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 208: Bel pagamento! Oh to' su che li possa Logorar tutti al capezzal, vecchiaccio, Ch'il fistol te ne porti, miserone!
Esempio: Marcellin. Vanit. Mond. 11: Di quello avaro, di quel crudel uomo,... che facea più stima d'un giulio che d'un povero,... di quel miserone che non mangiava per non spendere.
Esempio: Baldin. Scherz. scen. 1, 4: Ghi (gli) è un miserone, che per una buccia di fico rinniegherebbe (rinnegherebbe) sè e tutto i' (il) parentado.