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MALEDIRE e MALADIRE, e altresì, ma solo in alcuni tempi e persone, MALEDICERE e MALADICERE
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MALEDIRE e MALADIRE, e altresì, ma solo in alcuni tempi e persone, MALEDICERE e MALADICERE.
Definiz: Att. Pregar male altrui, Invocare dal cielo gastighi, sventure, e simili, sopra alcuno; e in più largo senso, Esecrare, Imprecare. Contrario di Benedire.
Dal lat. maledicere. –
Esempio: Bocc. Ninf. Fiesol. 1, 70: Perchè, malinconoso e mal contento, Sè malediva.
Esempio: Varch. Sen. Benef. 172: Tu le maledisci e cerchi che un uomo da bene e buono, mediante cotale maladizione, t'abbia a essere sottoposto.
Esempio: Nannin. Epist. Ovid. 29: E sai ben tu, che la sua madre Altea, Perch'egli avea di lei due frati ucciso, Sdegnosa il maledisse.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 363: In cotai termini Trovandos'egli, credi che e' non abbia A maledir te, me, lei e la suocera, E chi se n'è impacciato?
Esempio: Dav. Tac. 1, 125: Commosse tal pietà e pianto che maladivano crudamente Quirinio.
Esempio: E Dav. Tac. 2, 26: Maladivano Galba; benedivano il giudicio de' soldati.
Esempio: E Dav. Scism. 324: Il popolo inghilese, saputo ciò, maladiva l'ambasciadore.
Esempio: Buonarr. Aion. 2, 41: Il maledivan chi forte e chi piano.
Esempio: Bart. D. Inghilt. 3, 27: Quasi soli i ministri e i predicanti eran quegli che il benedicevano; dove a cento, per uno d'essi, eran gli altri che il maladivano.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 30: E vidi il padre.... Brancolar fra quell'ossa, e maledirmi.
Definiz: § I. Figuratam., riferiscesi a cosa, e specialmente a tempo, risguardati come infausti, e che non si vorrebbe fossero, o fossero stati. –
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 1, 167: Ebboro fatto fine alle novelle; e ancora le figliuole di Mineo faceano il lavorio, e dispregiavano lo dio Bacco, e maladiceano la festa.
Esempio: Petr. Rim. 1, 23: E maledico il dì ch'i' vidi 'l sole.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 133: Maladiceva la qualità del tempo, la malvagità della donna e la lunghezza della notte, insieme con la sua simplicità.
Esempio: E Bocc. Ninf. Fiesol. 1, 60: La sua mala ventura maledia.
Esempio: Ar. Orl. fur. 7, 24: E maledì ben mille volte l'ora Che facea al trapassar tanta dimora.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 20, 65: Guidon qui fine alle parole pose, E maledì quel giorno, per isdegno, Il qual dei cavallieri e de le spose Gli diè vittoria in acquistar quel regno.
Esempio: Cellin. Vit. 39: Maladisse l'arte sua e quelli che gnene avevano insegnata.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 11, 26: Fece tanto che, tenendogli un servidore la gamba, e l'altro tirando la calza, pur gliela trassero, mentre che egli maladiva i panni.
Esempio: Grazz. Pros. 169: Il pedagogo, poi che solo fu restato così lacero e percosso, malediva divotamente il suo amore.
Esempio: Capor. Rim. 336: Veduto esser le corti tutte a un modo, E che molti signor han del Taliano, Maledicendo i lor tinelli e 'l brodo, Mi risolvei, ec.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 77: Ma quanti eran dottori nella curia, Servi e bidelli, da tutte le parti Vennero a maledir l'estro febeo.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 281: Ei tirando su l'acqua dalle mani, Malediva i cavalli italiani.
Definiz: § II. Vale altresì Dir male ad alcuno, Ingiuriare con parole, Vituperare, e simili; anche assolutam. –
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 133: Maladiceranno Iddio e bestemmierannolo, dicendo ch'egli è malvagio Signore, che e' gli ha creati a cotanta pena.
Esempio: Ar. Orl. fur. 10, 43: Minaccia sempre, maledice e incarca; Chè l'onte sa trovar per ogni punto.
Esempio: Guicc. Stor. 2, 417: La moltitudine, quando apparivano in pubblico (i Cardinali), gli malediceva, gli scherniva palesemente, con parole e gesti obbrobriosi.
Esempio: Tass. Dial. 3, 258: Scrivesi di Filippo, che veggendo nel suo regno di Macedonia Arcadio, il quale aspramente lo malediceva,... egli volle che ec.
Esempio: Dav. Scism. 357: Maladivano il Papa e la gran riccheza della Chiesa.
Esempio: Martin. T. V. 10, 185: Quei che lo maledicono (il giusto), andranno in perdizione.
Esempio: Niccol. Arnal. 3, 2: Alle preghiere Il fremito succede, e in mezzo ai pianti L'ira si desta, e dei percossi petti Al suon s'alterna un maledir feroce.
Definiz: § III. E colla prep. A, in costrutto corrispondente al dativo dei latini. –
Esempio: S. Grisost. Opusc. 15: Chi non vuole esser detto maledico, non dee mai maledire, nè dire ingiuria al prossimo.
Esempio: Capp. Longob. 126: In Francia non ho mai sentito maledire all'invasione dei Franchi.
Definiz: § IV. Sia maledetto, Che sia maledetto, o simile, è esclamazione imprecativa. –
Esempio: Dant. Purg. 20: Maledetta sie tu, antica lupa!
Esempio: Frescobald. M. Rim. 64: Maladetto sie tu, o cor di pietra!
Esempio: Sacch. Nov. 1, 258: Tu non fosti mai degno d'avermi, che maladetta sia la fortuna, chè mio padre mi potea maritare a Baldo Baldovini, chè sarei stata con lui come gemma in anello.
Esempio: Ar. Orl. fur. 4, 63: Sia maladetto chi tal legge pose, E maladetto chi la può patire.
Esempio: Bern. Lett. fam. V. 314: Che sia maladetto, sto per dire, il dì mio, come maledisse Iob.
Esempio: Nard. Amic. 3, 2: Che maladetto mille volte sia Chi fu dell'oriuol primo inventore, Poi che convien che ec.
Esempio: Segner. Pred. 457: Rivoltandosi con occhio bieco a mirar quegl'insolentelli: Siate, disse lor, maladetti in nome di Dio.
Esempio: Nell. Iac. Suoc. 3, 28: Maledetto sia il diavolo, che anche nella mia partenza ha voluto cacciar le sue corna.