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Dizion. 5° Ed. .
CACARE
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CACARE. Definiz: | Neutr. Mandar fuori del ventre gli escrementi del cibo. Più decentemente diciamo Andare di corpo, Far di corpo, e simili. |
Dal lat. cacare. – Esempio: | Fiorett. S. Franc. 57: Ma quando il demonio ti dicesse più, Tu se' dannato; sì gli rispondi: Apri la bocca, che ora vi ti voglio cacare. E questo ti sia il segnale ch'egli è il demonio, e non Cristo. | Esempio: | Sacch. Nov. 1, 26: O volete ch'io cachi in codesta vostra foggia, o voletevi cacare voi. |
Definiz: | § I. E in forza d'Att. – | Esempio: | Tasson. Secch. rap. 7, 52: E disse: Senza pane e senza vino, Che vogliamo cacar lassù, fratelli? |
Definiz: | § II. E figuratam. in modo plebeo, Partorire. – |
Esempio: | Pataff. 3: Che fistol venga a chi 'n terra 'l cacò. |
Definiz: | § III. Cacare l'anima, o il core, o le budella, dicesi in modo basso e scherzevole, per Andare del corpo in gran copia. |
Definiz: | § IV. Cacar le curatelle, figuratam. vale Durare grandissima fatica, Penar molto. – |
Esempio: | Machiav. Comm. 87: Io ne so ragionare, che ho cacato le curatelle per imparar due hac. |
Definiz: | § V. Cacarsi sotto, o addosso, dicesi di chi involontariamente si sgrava il corpo, stando in letto o vestito de' panni. – | Esempio: | Grazz. Pros. 124: Gian Simone, io dirò che voi vi siete cacato sotto. Egli lo vedrebbe Cimabue, rispose il Pilucca, che nacque cieco: non senti tu come ei pute? |
Definiz: | § VI. Figuratam. Aver gran paura, ed anche Perdersi d'animo, Sbigottirsi per nulla. Lo che si esprime eziandio
col Cacarsi o Farsela ne' calzoni. – | Esempio: | Grazz. Comm. 139: Se e' non si cacan sotto questa volta, io non ne vo' danaio. | Esempio: | Tasson. Secch. rap. 7, 41: E Castiglion fra le percosse mura Sotto si cacherà de la paura. |
Definiz: | § VII. Farsi cacare in capo o Lasciarsi cacare in capo, vale Lasciarsi soverchiare per poco animo, Lasciarsi far onta, villania. – | Esempio: | Sacch. Nov. 2, 107: Deh! sia col nome del diavolo, se noi ci lasceremo cacare in capo. |
Definiz: | § VIII. Chi mangia il pesce, caca le lische. – | V. Lisca.
Definiz: | § IX. Chi vive a speranza, o di speranza, muor cacando. Modo proverbiale, reso più decente con l'altro Chi vive di speranza muor cantando. – | V. Cantare. – Esempio: | Lipp. Malm. 12, 3: Ma chi vive a speranza, muor cacando. | Esempio: | Not. Malm. 2, 833: Chi vive con speranza, muor cacando. Detto sporco, ed usato per lo più fra gente vile: e vuol dire, Chi si pasce di speranza, muore di fame: ed in sustanza esprime, che è vanità il fondarsi nelle speranze. |
Definiz: | § X. Il lupo non caca agnelli. – | V. Lupo.
Definiz: | § XI. Cacare il ceppo, o la befana. – | V. Ceppo.
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