Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
INFINTO.
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INFINTO.
Definiz: Partic. pass. di Infingere. –
Esempio: Firenz. Pros. 2, 106: Nè avea Psiche finito appena questo parlare, che la pazza sorella, agitata da' furiosi stimoli delle false nozze, e da una crudele invidia, che di continovo la rodeva, infinto non so che menzogne, e dato ad intendere al marito, ch'avea inteso non so che romore della morte del padre, ec.
Definiz: § I. In forma d'Add. Non vero, Simulato, Falso; più comunemente Finto. –
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 194: La infinta e non vera giustizia non è equitade, ma è doppia nequitade.
Esempio: Liv. Dec. 1, 302: Se voi credete che la fama della guerra sia vana ed infinta..., mandatevi alcuni ad ispiare il fatto.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 435: Tutte le cose infinte, siccome vili fiori, tosto caggiono, e niuna cosa infinta puote lungamente durare.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 150: Sì, tu mi credi ora con tue carezze infinte lusingare.
Esempio: Dolcib. Avem. 6: Presso a Damasco a diciotto miglia, Vidi (e provai una gran maraviglia) Santa Maria di Sàrdena dipinta, Che geme l'olio sanza cosa infinta.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 5, 2: Saltatori arditi, Sgombrando, vi concorsero non pochi, Qual per vera pietà, qual per infinta, Per vera brama di chiappar l'altrui.
Esempio: Marchett. Lucrez. 265: Nè per infinto amor sempre sospira La donna allor, che ec.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 87: Nell'infinto mordere Far gli solea mille atti Sconci così, che un abile Buffon parea tra i gatti.
Esempio: Pindem. Poes. 74: Di feroce destrier premere il tergo, E con arte gentil volgerlo in giro, Talor lo veggio, e con infinto brando Ferir talora in petto amico i colpi.
Definiz: § II. E figuratam., detto di persona. –
Esempio: Ambr. Furt. 3, 1: Ho veduto la maniera che tenue Aurelia riconoscendo, o (per dir meglio) fingendo di riconoscer, l'infinto padre suo, alla presenza di quel balocco di Rinuccio Corso.
Definiz: § III. E per Fallace, Ingannevole, che pur dicesi Falso o Finto. –
Esempio: Colonn. Guid. N. 476: Veramente piacquero a Priamo, siccome a non consapevole, l'infinte parole de' Greci.
Esempio: Filic. Poes. tosc. 96: E ancor fingi, Fortuna, e ancor m'allette? E d'infinte lusinghe al dolce suono,... Torni a provar, se qual fui sempre, io sono?
Definiz: § IV. E detto di persona, per Non sincero, Non leale; che dicesi parimente Finto. –
Esempio: Panciat. Scritt. var. 92: Questo nequitoso uomo ed infinto.... mi dileggiòe.
Definiz: § V. Detto di volto infinto, e costruito con un compimento retto dalla particella A, vale Composto, Atteggiato, fintamente all'espressione dell'affetto denotato dal compimento. –
Esempio: Bocc. Fiamm. 98: Con viso infinto, qual io poteva, ad allegrezza, e coll'animo al tutto disposto a dolersi.
Definiz: § VI. All'infinta, posto avverbialm., vale In modo infinto, ossia finto, non sincero, Con finzione, Fintamente: ma è di raro uso. –
Esempio: Giamb. Oros. 212: Alla 'nfinta dicendo egli di volere torre per moglie la figliuola del re, ec.
Esempio: Cic. Opusc. 146: Ma questi cotali tiranni sono seguiti solamente all'infinta infino a tempo.
Esempio: Vill. G. 551: Arebbon prima mandato per soccorso in Firenze al Duca di cavalieri e di gente, con tutto ch'alla infinta stessero in trattato con lui.
Esempio: E Vill. G. 827: I Priori popolani scusavan i loro compagni de' Grandi, dicendo ch'erano diritti e leali e bene in accordo con loro, con tutto che il più di loro il dicessono alla 'nfinta.
Definiz: § VII. E per Non da vero, Per finzione, Per apparenza. –
Esempio: Giamb. Vegez. 37: Prima l'usanza della cavalleria negligentemente si fece, e poscia si fece all'infinta, e alla fine si conosce che la dimenticaro al postutto.
Esempio: Vill. G. 237: Arrivò in Barberia nel reame di Tunisi, e alla infinta si puose ad assedio a una terra che si chiamava Ancalle, per attendere novelle di Cicilia; e a quella diede alcuna battaglia, e stettevi quindici giorni.