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EQUIVOCO.
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EQUIVOCO.
Definiz: Sost. masc. Parola o Locuzione che può essere intesa in significati diversi, ed esser perciò cagione altrui di errore; Parola o Locuzione ambigua. –
Esempio: Varch. Ercol. 304: Voi siete nella fallacia dell'equivoco, cioè v'ingannate per la diversa significazione de' vocaboli.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 24: Gli equivochi.... sono stati la rovina di quasi la metà del mondo.
Esempio: Buonarr. Cical. III, 1, 33: Il pavimento di cotal carro era tutto scritto ad equivoci e a parole anfibologiche.
Definiz: § I. E per Giuoco di parola, a fine di diletto o di ridicolo. –
Esempio: Segn. P. Demetr. 243: Equivochi anche nel Toscano son detti quegli usati dal Berni e da molti altri per lo ridicolo.
Esempio: Salvin. Disc. 3, 106: È questa la natura e la bellezza degli equivoci, che una stessa parola significhi due cose; una propriamente, e l'altra per figura. E tra gli equivoci, graziosi sono stati sempre quelli, che da' luoghi, città e popoli si traggono.
Esempio: Giust. Vers. 31: L'equivoco Da Stenterello, Che sa di bettola E di bordello.
Definiz: § II. E nel linguaggio delle Scuole, vale Parola comune a più cose o concetti, i quali, eccetto il vocabolo, nulla hanno di comune tra loro. –
Esempio: Segn. P. Demetr. 243: Equivoco si è quando due o più cose s'esprimon con una medesima voce, sì che paia egualmente propria di ciascheduna, non a cagion d'ornamento.
Definiz: § III. E per Errore, Sbaglio, Falso giudizio, confondendo una cosa con un'altra; onde Pigliare equivoco o Prendere equivoco, vale Errare, Sbagliare, Equivocare. –
Esempio: Dat. Vegl. 3, 182: Non cadere in quegli errori ed equivoci presi da coloro, che scrivono in fretta e senza cura.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 153: Assicurati finalmente.... che da noi non si pigliava equivoco, avemmo curiosità di veder l'ordine, che tengono diversi liquidi nel congelarsi.
Esempio: E Magal. Lett. fam. 2, 206: Perchè.... rimanesse tolta l'occasione ad ogni equivoco, renduto pubblico e notorio il repudio, disautorata la rivale, e contrassegnati in ogni tempo con un sigillo così visibile ed incontraffattibile filii desertae, et eius quae habet virum.
Esempio: Riccat. V. Dial. Forz. 97: Convien disgombrare infiniti equivoci, che in queste poche righe contengonsi.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 147: Affinchè qualche equivoco non nasca Sulle scene, su i lumi, o sul sipario, Ecco del Teatrino l'inventario.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 56: Quand'ebbe però capito bene cosa il dottore volesse dire, e quale equivoco avesse preso, gli troncò il nastro in bocca, dicendo ec.
Definiz: § IV. Fare equivoco con checchessia, detto di cosa, vale Poter esser confusa e scambiata con esso. –
Esempio: Targ. Vaiuol. 38: Nei quali [vaiuoli epidemici] le prime pustole che compariscono, subito suppurano, e diventano acquaiuole, facendo equivoco col ravaglione; ma poi subito vengono fuori le vere bolle del vaiuolo.
Definiz: § V. In forza d'Avverb. Equivocamente. –
Esempio: Bocc. Filostr.: E tu parlavi equivoco e coperto.