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1) Dizion. 5° Ed. .
LIBECCIO.
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LIBECCIO.
Definiz: Sost. masc. Vento che spira fra mezzodì e ponente; Vento di sud ovest.
Spagn. lebeche, catalano antico lebeix; antico franc., lebech e libex; forme tutte derivate, per corruzione, dal lat. libycus. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 45: E di mezo dì viene un vento, ch'è de la natura de l'altro di mezo dì, ed ha nome affrico; ma li marinari lo chiamano affricino. Ed anche l'appellano per due altri nomi: che quando elli è dolce e soave, l'appellano garbino...; ma quando elli viene di grande fortuna e di grande rapina, sì chiamano li marinari libeccio.
Esempio: Dat. L. Sfer. 3, 3: Libeccio ovver garbin, che si dice ostro.
Esempio: Bern. Orl. 35, 12: E tramontana e libeccio ad un tratto Hanno del mare un guazzabuglio fatto.
Esempio: Dant. E. Astrolab. 72: Li quattro altri (venti) secondarj sono nel mezzo di dette quarte alli 45 gradi, de' quali maestro e greco mettono in mezzo tramontana, e libeccio e scirocco sono collaterali di ostro.
Esempio: Albizz. L. Ragion. 10: Acciocchè i libecci e mezzigiorni dessino più nelle rene ai detti fiumi uniti insieme.
Esempio: Cresc. B. Naut. Medit. 156: Chiamarono (i marinari moderni del nostro mare).... il vento che è tra mezogiorno e ponente, libeccio, come se dicessi libico, per venir dalla Libia.
Esempio: E(i marinari moderni del nostro mare) 393: E sono oggi più di otto giorni che ci durano i libecci fortunevoli, nè vi è pur segno di cessare ancora; ma ci consola che siamo in porto e ben ormeggiati.
Esempio: Ginann. Malatt. Gran. 48: I venti si fecero varj e contrarj, e a' 4 e a' 5 tirò un fierissimo libeccio, o sud ovest, ma quelli di levante prevalsero.
Esempio: Targ. Viagg. 6, 73: Alle Rocchette mi abbandonò il nuvolo, e principiai a sentire un libeccio sferratolo e gelato.
Esempio: E Targ. Alimurg. 6: Il sud ovest, o garbino, o libeccio, o affrico, o noto libico.
Definiz: § I. E per la Parte, o Punto, donde spira tal vento. –
Esempio: Dat. L. Sfer. 4, 3: In queste mille miglia di marina, Verso libeccio trovi prima Arzilla.
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 412: Tutto l'albero orientale fia ombroso, e quello che sarà a scilocco fia li tre quarti ombroso..., ed il quarto dell'albero di libeccio fia ombroso, e l'albero occidentale non mostra ombra alcuna.
Esempio: Cresc. B. Naut. Medit. 535: Che il porto.... abbia due bocche da entrar dentro, l'una da greco e l'altra da libeccio.
Esempio: Lastr. Agric. 5, 104: A occidente è confinato dal Rio di Treppignana, che divide il Barghigiano dal Lucchese, come fa tra mezzogiorno e libeccio il fiume Serchio, ed a levante il torrente Ania.
Definiz: § II. Usasi anche come aggiunto del vento di tal nome. –
Esempio: Sassett. Lett. 195: Dice la storia che questi venti libecci, che tirano continuamente l'invernata in questa costa, furono quelli che ec.
Esempio: ESassett. Lett. 196: E poichè i venti libecci, che fanno qui l'inverno, sono trovati da' 28 a' 30 gradi verso noi, e quindi per indietro tirano que' grecali che nascono da quell'isole, non fu vera la coniettura di Colombo, che ec.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 15: Una volta fra l'altre, combattendo insieme venti aquilonari e libecci, con tempo assai nuvoloso, ec.
Esempio: Not. Malm. 1, 28: Di qui ancora prende il nome il vento garbino (che altro non è a noi che il vento libeccio) per venire di verso quella parte.
Definiz: § III. Ponente libeccio, dicesi il Vento che spira tra que' due punti; e Ostro libeccio, il Vento che spira tra questi altri due. –
Esempio: Targ. Alimurg. 8: L'ovest, o sud ovest, o ponente libeccio, ec.