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Dizion. 5° Ed. .
BALIA.
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BALIA. Definiz: | Sost. femm. Colei che allatta gli altrui figliuoli. |
Dal lat. baiulus. – Esempio: | Dant. Parad. 30: La cieca cupidigia che v'ammalia, Simili fatti v'ha al fantolino, Che muor di fame e caccia via la balia. |
Esempio: | But. Comm. Dant. 3, 803: Spesse volte addiviene che li fanciulli rovinosi (ritrosi), quando la balia s'accosta per dar la puppa, la cacciano via spingendola con la mano; e così fate voi, Italiani, che avete bisogno del Signore che vi dirizzi e mantengavi in libertà, e voi lo cacciate via. |
Esempio: | Bocc. Decam. 2, 120: Quivi partorì un altro figliuol maschio, il quale nominò lo Scacciato: e presa una balia, con tutti sopra un legnetto montò per tornarsene a Napoli a' suoi parenti. |
Esempio: | Domin. Gov. Fam. 143: La balia.... sia onesta e di buona vita ed esemplare, annosa e non fanciulla. | Esempio: | Soder. Cult. Ort. 32: Deesi proibire l'appio alle balie, perchè rasciuga il latte, e riscalda troppo il fanciullo. |
Definiz: | § I. E figuratam. – |
Esempio: | Pulc. L. Morg. 14, 60: Evvi il cuculio con sua malizietta, Che mette l'uova sue drento alla buca Della sua balia, che è detta curuca. |
Definiz: | § II. E per Levatrice, Ostetrica; nel qual significato vive tuttora in alcuni luoghi della Toscana. – |
Esempio: | S. Ag. C. D. 1, 66: Le balie toccheranno con mano la integrità d'alcuna vergine. |
Esempio: | Esop. Fav. M. 72: A te fa mestiero d'aver balia che t'aiuti nel tempo del parto e che abbia speziale cura di te. |
Definiz: | § III. A balia, posto avverbialm., coi verbi Avere a balia, Dare a balia, Essere a balia, Prendere a balia, Tenere a balia, e simili, vale Dare, Tenere, Prendere ec. un bambino ad allattare. – | Esempio: | Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 95: Porragli nome Giovanni, e voglio che 'l facci notricare in casa tua, e nol dare altrimenti a balia. | Esempio: | Leggend. SS. M. 4, 329: Dovete sapere ch'egli [Crescenzio] lo dierono a balia in sua fanciullezza. | Esempio: | Vill. G. 1, 255: Nullo ne campò piccolo o grande, se non uno picciolino fanciullo ch'avea nome Guido, il quale era a Modigliana a balia. | Esempio: | Ambr. Bern. 3, 8: Dite che siete voi Bernardo Spinola? B. Messer sì, s'i' non fu scambiato a balia. |
Esempio: | Grazz. Pros. 243: Nè altri avevano che uno figliuolino d'uno anno o in circa a balia nel Mugello. |
Esempio: | Segner. Incred. 126: Son tacciate di poco amorevoli quelle madri, che dopo aver generati i loro parti, gli danno a balia. |
Definiz: | § IV. Dare a balia, figuratam. detto di scritti o di altre opere, delle quali alcuno lasci ad altri la cura di perfezionarli o di darli alla luce. – | Esempio: | Borgh. V. Lett. IV, 4, 249: Sendo in essere il componitore, pare troppa dappocaggine, o per me' dire, disamorevolezza, aver fatto un figliuolo e non se ne pigliar più briga; talchè sia bisogno che venga un terzo di fuori a darlo a balia (parla di un libro). |
Definiz: | § V. Levare da balia o Toglier da balia, dicesi del Riprendere il bambino che erasi dato ad allattare; e figuratam. dicesi per Cominciare a perfezionare, a far progredire un'arte, una scienza e simili. |
Definiz: | § VI. Tenere a balia, dicesi figuratam. per Tenere una cosa d'altri presso di sè molto a lungo. |
Definiz: | § VII. Dicesi proverbialm. d'uno che muoia molto vecchio: Non l'ha affogato la balia. |
Definiz: | § VIII. E pure in proverbio, a significare che mai non si è vista nè conosciuta una persona, suol dirsi: Non l'ho più visto da che lo detti a balia; e anche: Lo conobbi a balia. – |
Esempio: | Cecch. Samar. 2, 3: Io non l'ho visto mai da poi che io Lo detti a balia. |
Esempio: | E Cecch. Comm. ined. 2, 68: Io non ho vistoti Da poi in qua che io ti detti a balia. T. Come no? N. Come sì? Addio. |
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