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Dizion. 4° Ed. .
ORO
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ORO.
Definiz: | Il più prezioso d'ogni metallo. Lat. aurum. Gr. χρυσός. |
Esempio: | Dant. Purg. 7. Oro, e argento fine, e cocco, e biacca. |
Esempio: | E Dan. Par. 23. Quivi si vive, e gode del tesoro, Che
s'acquistò piangendo nell'esilio Di Babbillonia, ove si lasciò l'oro. |
Esempio: | Bocc. nov. 19. 12. Io non voglio, che tu perda altro, che mille fiorin d'oro.
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Esempio: | Nov. ant. 7. 1. Un giorno tolse questo Re molto oro, e diélo a questo suo
figliuolo. |
Esempio: | E N. ant. nov. 82. 3. E mostrò loro l'oro, che v'era.
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Esempio: | Petr. son. 38. L'oro, e le perle, e i fior vermigli, e bianchi, Che 'l verno
devria far languidi, e secchi, Son per me acerbi, e velenosi stecchi. |
Esempio: | Cecch. Servig. 2. 4. Trovandomi io da sedici Libbre d'oro filato ec.
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Esempio: | Boez. Varch. 2. pros. 5. Qual di loro è meglio? l'oro massiccio, o buona quantità
di danari contanti? |
Esempio: | Ciriff. Calv. 3. 79. Argento, e oro massiccio, è coniato. |
Esempio: | Cas. lett. 70. Alla distinzion dunque di queste due ambizioni si vuole procurare
d'avere alcuna pietra, la quale, come il paragone degli orefici l'oro basso dal fine insegna a conoscere, così ec.
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Definiz: | §. I. Oro sodo, vale Oro massiccio. |
Esempio: | Vit. Pitt. 24. Considerai, se queste tesserae
fossero quadretti d'oro sodo. |
Definiz: | §. II. Oro potabile, vale Oro ridotto per arte chimica, come alcuni credono, in bevanda. |
Esempio: | Red. Ditir. 8. Egli è 'l vero oro potabile, Che mandar suole in esilio Ogni male
inrimediabile (quì per similit.) |
Definiz: | §. III. Tutto ciò, che luce, o riluce, o risplende, non è oro; proverb. che vale, che Tutto ciò, che
ha apparenza di buono, non è sempre buono. Lat. non omne, quod apparet, verum est.
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Esempio: | Franc. Sacch. rim. 50. E quella stimerai men, ch'una ghianda, Perocchè non è oro
ciò, che luce. |
Esempio: | Bemb. rim. 44. Oro non ogni cosa è, che risplende. |
Definiz: | §. IV. Ridurla a oro, o Recarla a oro; vale Venire alla conclusione,
Ridurla al netto. Lat. ut ad pauca redeam. |
Esempio: | Malm. 3. 48. Soggiungo, e dico, per ridurla a oro, Che mal distribuito è questo
ufizio. |
Esempio: | E Malm. 8. 1. Perchè, a ridurla a oro, Non v'è guadagno, e son
tutte pazzíe. |
Esempio: | Borgh. Mon. 173. Come per avventura i nostri col trito proverbio del recare ad oro
assai gentilmente fanno. |
Definiz: | §. V. D'oro in oro, aggiunto a moneta, come fiorini d'oro in oro, e simili; vale
D'oro effettivo. |
Definiz: | §. VI. E trasportato ad altre cose, vale D'oro purissimo; e anche per metaf. assolutam. Schietto, Legittimo,
Fine. |
Esempio: | Bern. Orl. 1. 9. 40. Il qual di Francia s'era già partito Con quella bella lancia
d'oro in oro. |
Esempio: | E Ber. rim. 1. 17. Che quando ell'è (la peste)
di quella d'oro in oro, Non vale inacetarsi, o mangiar aglio. |
Definiz: | §. VII. Valer tant'oro; vale Aver grand'abilità, Essere molto a proposito, adattatissimo. |
Esempio: | Tac. Dav. ann. 1. 7. Eravi un Percennio stato capo di commedianti, poi soldatello
linguacciuto, e per appiccar mischie, avvezzo già tra' partigiani de' recitanti, valeva tant'oro (il Lat. ha
doctus miscere coetus) |
Definiz: | §. VIII. Parere un oro, o Sembrare un oro; vale Spiccare per eccellente,
Far mostra di buono. |
Esempio: | Tac. Dav. ann. 1. 5. Nè scelse mica Tiberio a successore per bene, che gli
volesse, o per cura della republica, ma volle, scortolo d'animo arrogante, e crudele, a petto a lui sembrare un oro
(il Lat. ha comparatione deterrima sibi gloriam
quaesivisse) |
Definiz: | §. IX. Stare nell'oro, vale Stare ottimamente, Avere grande abbondanza d'ogni cosa. |
Esempio: | Fir. Luc. 4. 4. Io me ne vo' più presto andare a casa mio padre, e rigovernare le
scodelle, che star con teco nell'oro a gola. |
Definiz: | §. X. Mettere a oro; vale Indorare. Lat. inaurare. Gr.
χρυσοῦν. |
Esempio: | Morg. 12. 43. Era tutto di cuoio di serpente Con certi Macometti messi a oro.
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