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Dizion. 5° Ed. .
DIFFORME.
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DIFFORME. Definiz: | Add. Non conforme, Disforme, Diverso, Differente; detto di cosa tanto materiale quanto morale, non che di atto, movimento, e simili. – |
Esempio: | Petr. Rim. 1, 227: Stella difforme, e fato sol qui reo Commise a tal che 'l suo bel nome adora. | Esempio: | Nard. Riv. fel. Prol.: L'abito nuovo e strano, Difforme a l'uso umano, Gli occhi procaci, e il volto Audace.... Vi debbono aver mostro Che io sia qualche mostro. | Esempio: | Cas. Pros. 3, 3: Stimerei che la materia della quale io favello fusse alla mia condizione ed al mio presente abito del tutto contraria e difforme. | Esempio: | E Cas. Pros. 3, 346: Guardera'ti di congiugnere le cose difformi tra sè. | Esempio: | Galil. Op. astronom. 3, 42: Riferito [il moto del sole] ad altro cerchio e ad altro centro, sarà in essi difforme ed irregolare. | Esempio: | Buonarr. Fier. 5, 3, 6: Ed altri mostri che d'Averno sorti, Con falci eguali e non difformi faci, Vanno estirpando 'l mondo. | Esempio: | Tratt. Resist. GG. 6: Resistenza varia e difforme della sezione di un solido, sarà quando ec. | Esempio: | Marchett. Lucrez. 335: Quanto è più ragionevole che l'uomo Potesse allor con altri nomi ed altri Altre ed altre appellar cose difformi? |
Definiz: | § I. Vale anche, Che è fuori della debita forma o proporzione, Assai brutto; e in questo senso dicesi comunemente Deforme. – |
Esempio: | Car. Eneid. 3, 935: Orrido tutto E squallido e difforme, con le mani Verso il lito distese, a lento passo, Venia mercè chiedendo. | Esempio: | E Car. Eneid. 3, 1038: Mostro orrendo (Polifemo), difforme e smisurato. |
Definiz: | § II. Ed altresì Che rende difforme o deforme. – |
Esempio: | Bocc. Fiamm. 104: Io gli risposi, lo stomaco averne colpa, il quale.... a quella difforme magrezza m'avea condotta. |
Definiz: | § III. E per Sconcio, Spiacevole a vedersi o udirsi. – |
Esempio: | Cas. Pros. 3, 294: Deesi l'uomo guardare di cantare,
specialmente solo, se egli ha la voce discordata e difforme. | Esempio: | E Cas. Pros. 3, 297: Un atto difforme che voi fate colle labbra e colla bocca, masticando alla mensa. |
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