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AVVELENARE, e talora poeticam$. AVVENENARE
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AVVELENARE, e talora poeticam. AVVENENARE.
Definiz: Att. Dare il veleno. –
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 147: Volle [il donzello] innanzi bevere il veleno e morirsi, ch'essere giudicato d'aver voluto avvelenare così santo pontefice.
Esempio: Vill. G. 57: Fu da uno medico giudeo avvelenato, e morì a Vercelli.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 172: Ah malvagia femmina, tu l'hai avvelenata.
Esempio: Machiav. Stor. 1, 53: Per ordine di Francesco [da Carrara] fu avvelenato e toltogli la città.
Esempio: Segn. B. Stor. fior. 202: Confessò che per ordine d'Antonio da Leva aveva avvelenato il Delfino, con animo ancora, potendo, d'avvelenare il re.
Definiz: § I. Avvelenare il cibo, le vesti, o altra cosa, dicesi del Porre quivi cose velenose a fine d'uccidere altrui. –
Esempio: Dav. Scism. 358: Anna gli fece avvelenare la pentola.
Esempio: Red. Osserv. Vip. 29: I Dalmati.... avvelenavano i dardi, fregandovi sopra l'elenio.
Esempio: E Red. Lett. Opp. Vip. 28: Quantunque si racconti che alle volte sieno state avvelenate con effetti mortiferi le staffe, le selle de' cavalli e le seggiole da sedere.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Fr. Guitt. Lett. 86: Uomo invidioso aspido lo saggio sì appella, che col vedere avvenena.
Definiz: § III. Per Ammorbare col puzzo. –
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 3, 6: Egli è briaco e puzza Di vin, ch'egli avvelena.
Esempio: Lipp. Malm. 3, 17: Questo è veleno, e ben di quel profondo; Sentite voi ch'egli avvelena il mondo.
Esempio: Red. Lett. 1, 85: Nelle puzzole, in tutte le parti genitali evvi una certa robaccia, che puzza che avvelena; e tanto puzza e tanto avvelena, e di così orrendo fetore avvelena, che ec.
Definiz: § IV. Figuratam. per Corrompere, Guastare. –
Esempio: Vell. Cron. 37: Avvelenavano co' lor danari rettori e ogni gente.
Esempio: S. Cater. Lett. 4, 419: Non fate come quelli che sono privati della carità, e stanno nell'amor proprio di loro medesimi; il quale amore proprio ha avvelenato tutto quanto il mondo.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 203: Più solleciti gli eretici per avvelenare con la loro falsa dottrina i fanciulli, di quel che siano i cattolici per allettarli con la verace.
Definiz: § V. E pur figuratam. per Turbare, Amareggiare. –
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 2, 300: E non men l'avvelena e l'addolora, Che di figli d'un dio debba esser madre.
Esempio: Metast. Dramm. 2, 230: Tacqui finora, Perchè coi nostri mali a te non volli Le gioie avvelenar.
Esempio: E Metast. Dramm. 7, 191: Perchè avveleni Sempre col mal che temi Il ben che godi.
Definiz: § VI. Neutr. pass. avvelenarsi Prendere il veleno. –
Esempio: Segner. Pred. 41: Si bevve [Druso] il sangue d'una fetida capra,.... e così da se stesso s'avvelenò.