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Dizion. 5° Ed. .
CENERE
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CENERE. Definiz: | Sost. masc., che usasi solamente al singolare. Diconsi gli Avanzi del corpo umano sepolto od abbruciato; ma non si adopera che nella poesia o nelle nobili scritture. – | Esempio: | Dant. Inf. 5: L'altra è colei, che s'ancise amorosa, E ruppe fede al cener di Sicheo. | Esempio: | Petr. Rim. 2, 63: Or vo piangendo il suo cenere sparso. | Esempio: | Sannazz. Arcad. 29: E le ghirlande colte a' verdi campi, Al cener muto dia con le tue rime. |
Esempio: | Alf. Trag. 1, 200: Ad ottenerne Da te l'amato cenere io veniva. |
Esempio: | E Alf. Trag. 1, 216: Da te fuggir coll'ottenuto pegno Del cener sacro.... ella sperava, e in Argo Gli amati avanzi riportar. |
Definiz: | § Ed anche Le macerie e i rottami di una città distrutta dall'incendio. – | Esempio: | Dant. Inf. 13: Quei cittadin che poi la rifondarno Sovra il cener che d'Attila rimase ec. |
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