Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
ACCORARE.
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ACCORARE.
Definiz: Att. Produrre nell'animo un sentimento di dolore e di pena; Addolorare, Affliggere. Dal sost. cuore. –
Esempio: Dant. Inf. 13: Ond'io a lui: Dimandal tu ancora Di quel che credi che a me soddisfaccia; Ch'io non potrei, tanta pietà m'accuora.
Esempio: E Dant. Purg. 5: Pentendo e perdonando, fuora Di vita uscimmo a Dio pacificati, Che del disio di sè veder n'accuora.
Esempio: Petr. Rim. 434: Ripensando a quel ch'oggi il ciel onora Soave sguardo,.... a quella angelica modesta Voce, che m'addolciva ed or m'accora, Gran maraviglia ho com'io viva ancora.
Esempio: Tass. Dial. 1, 7: Amasi, il quale aveva lagrimato de la sciagura de l'amico, non pianse de la morte del figliuolo, come di cosa che troppo l'accorava.
Esempio: Segner. Op. 4, 663: Questo lo ferì nel più intimo del cuor suo, lo addolorò, lo accorò.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 16, 36: E le fa de' discorsi amici e grati, Per addolcir la doglia che l'accora.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 79: Questo dispregio tuo, no non m'accora.
Definiz: § I. E per Cagionare timore, sbigottimento, Scorare, Sgomentare, Avvilire. –
Esempio: Petr. Rim. 337: Quelle pietose braccia In ch'io mi fido, veggio aperte ancora, Ma temenza m'accora Per gli altrui esempj.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 64: Insolito timor così l'accora, Che sente il sangue suo di ghiaccio farsi.
Esempio: Menz. Sat. 232: Questo è il tortòre ed il tormento è questo, Che fia che lo spaventi e più l'accori Del torcetto, e del palco atro e funesto.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 718: Notabile ritrovamento per accorare quella gente, di già pur troppo disanimata.
Definiz: § II. E più in generale Stringere il cuore gagliardamente, eccitandovi dolore, ira, disperazione, e simili. –
Esempio: Dant. Parad. 8: Se mala signoria, che sempre accuora Li popoli suggetti, non avesse Mosso Palermo a gridar: Muora, muora.
Definiz: § III. E per Colpir nel cuore, Ferire nel cuore. Così dicesi tuttora in alcuni luoghi della Toscana accorare l'ammazzare i maiali, ferendogli nel cuore col pugnitoio. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 73: Come colui che vuole saettare alla bestia, non le dà così incontanente; chè guata.... che le dea in luogo onde non ne campi. Così fa Iddio nello 'ndugiare che fa del peccatore, che tende l'arco per darti forte e accorarti bene (locuz. figurata).
Esempio: E Fr. Giord. Pred. Genes. 192: Uno frate standosi una volta e pensando infra sè, mise uno grande strido come se fusse accorato. Incontanente i frati corsono, e trovonlo tramortito.
Definiz: § IV. Figuratam. appropriato a violenta passione, Far morire, Uccidere. –
Esempio: Bocc. Rim. 17: Parmi allor sentire Nel petto un duol, il qual par che m'accuori.
Esempio: Ar. Orl. fur. 45, 58: O che l'accorerà 'l duolo e l'ambascia; O se 'l duolo e l'ambascia non l'accora, Con le man proprie squarcerà la fascia, Che cinge l'alma.
Definiz: § V. E Neutr. pass. accorarsi Addolorarsi grandemente, Affliggersi. –
Esempio: Dant. Purg. 10: La miserella infra tutti costoro Parea dicer: Signor, fammi vendetta Del mio figliuol ch'è morto, ond'io m'accoro.
Esempio: Vill. G. 6, 139: Messer Marsilio.... era ammalato in Padova, e colla giunta del dolore della morte di messer Piero, s'accorò duramente nell'animo.
Esempio: Gell. Vit. Alf. volg. 67: Si accorò di sorte di tali infamie, che egli si morì non molto dopo.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 2, 300: E quanto più ci pensa, più s'accora.
Esempio: Segner. Paneg. 1, 174: Ond'è che 'l misero, riputandosi indegno di tale onore, s'accorò in guisa, che i suoi occhi divennero per più giorni due vivi fiumi.