Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
SCONCIO.
Apri Voce completa

pag.409


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
SCONCIO.
Definiz: Add. Contrario di Acconcio. Lat. inconcinnus, inornatus. Gr. ἄκομψος.
Esempio: Lor. Med. canz. 6. 2. Quando agli uomin vi mostrate, Fate d'esser sempre acconce, Benchè certe son più grate, Quando altri le vede sconce.
Esempio: Malm. 9. 5. Acciocch'ei non la veggia sconcia, e sciatta, Manda giù la 'mpannata, e si rimpiatta.
Definiz: §. I. Per Iscellerato.
Esempio: Dant. Par. 9. Piangerà Feltro ancora la diffalta Dell'empio suo pastor, che sarà sconcia.
Esempio: But. ivi: Sconcia, cioè scellerata.
Definiz: §. II. Per Isconvenevole. Lat. turpis, indecorus. Gr. αἰσχρός.
Esempio: Dant. Inf. 18. I' fui colei, che la Ghisola bella Condussi a far le voglie del Marchese, Come che suoni la sconcia novella.
Esempio: Bocc. nov. 50. 4. Se ne cominciò forte a turbare, e ad averne col marito di sconce parole.
Esempio: E Bocc. g. 6. f. 4. Non per dovere nelle opere mai alcuna cosa sconcia seguire.
Esempio: E Bocc. nov. 82. 7. La quale la santità, l'onestà, e la buona fama del monistero colle sue sconce, e vituperevoli opere, se di fuor si sapesse, contaminate avea.
Definiz: §. III. Per Istravagante.
Esempio: G. V. 12. 8. 19. All'uscita di Giugno fece fare una sconcia giustizia.
Definiz: §. IV. Per Ismisurato, Gravissimo, Grandissimo. Lat. immensus, immoderatus, immanis. Gr. ὑπερμεγέθης.
Esempio: Dant. Inf. 29. La vostra sconcia, e fastidiosa pena Di palesarvi a me non vi spaventi.
Esempio: Pass. 94. Fu in Parigi uno scolaio, il quale per gli sconci, e gravi peccati, ch'avea, si vergognava di venire alla confessione.
Esempio: Maestruzz. 2. 5. Della gola ne nascono cinque, cioè isconcia letizia, iscurrilitade, immondizia, il molto parlare, e scurità de' sensi.
Esempio: Bocc. nov. 13. 7. Avendo dimenticato a qual partito gli avesse lo sconcio spendere altra volta recati.
Definiz: §. V. Per Infetto.
Esempio: Dant. Inf. 30. I' sarei messo giù per lo sentiero, Cercando lui tra questa gente sconcia.
Esempio: But. ivi: Tra questa gente sconcia, che è in questa bolgia, così infetta d'infermità, e guasta.
Definiz: §. VI. Per Aspro, Scosceso. Lat. difficilis, asper, incommodus.
Esempio: Dant. Inf. 19. Quivi soavemente spose il carco Soave per lo scoglio sconcio, ed erto.
Definiz: §. VII. Per Guasto, Slogato. Lat. luxatus. Gr. ἐξηθρωμένος.
Esempio: Cavalc. Discipl. spir. Come dunque sarebbe stolto chi volesse innanzi sempre tenere il braccio sconcio, e vivere in continua pena, che sentir solo il duolo del racconciarlo?
Definiz: §. VIII. Per Mal fatto, Deforme. Lat. deformis. Gr. αἰσχρός.
Esempio: Bern. Orl. 1. 13. 9. Di corpo sconcio, e di viso sì fiero, Ch'aría smarrito ogni anima sicura.
Definiz: §. IX. Per Disordinato, Senz'ordine. Lat. perturbatus, incompositus. Gr. διαταραχθείς.
Esempio: Stor. Pist. 90. Andavano molto sconci, come coloro, che non credeano, che la gente di Castruccio vi fosse.