Lessicografia della Crusca in rete

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FALLIRE
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FALLIRE.
Vedi FALLARE.
Esempio: Petr. Son. 31. Fallir forse non fu di scusa degno:
Esempio: E Petr. cap. 12. Nel Signor, che mai fallito non ha promessa.
Esempio: E Petr. canz. 33. 1. Che 'n giovenil fallíre è men vergogna.
Esempio: E Petr. son. 201. Amore io fallo, e veggio 'l mio fallire.
Esempio: Bocc. n. 68. 9. Tu haì spento il lume, perch'io non ti truovi, ma tu l'hai fallíta.
Esempio: E Bocc. nov. 12. 5. Se fallito non ci viene tu albergherai pur male.
Esempio: Dan. Inf. c. 13. E poichè forse gli fallía la lena, Di se, e d'un cespuglio fece un groppo.
Esempio: E Dan. Purg. 13. E se 'l sommo piacer si ti fallío Per la mia morte.
Esempio: E Dan. Inf. c. 15. Non puoi fallíre a glorioso porto.
Esempio: G. V. 1. 19. 6. Fallì il primo legnaggio del Re di Francia.
Esempio: E G. V. lib. 2. 11. 2. Come gente infedele, e vaghi di nuovo signore, si fallirono a Manfredi, abbandonandolo.
Esempio: E G. V. lib. 11. 35. 3. Non usaron frodo, ne inganno contro a' Pisani, ma fallíro in negligenza.
Esempio: E G. V. lib. 11. 40. 2. Della qual promessa fallì, sì come fellone, e traditore.
Esempio: E G. V. cap. 61. 1. Contro a loro non s'era fallìto in niuno articolo.
Esempio: E G. V. lib. 8. 77. 1. Fallíte le triegue del Re di Francia a' Fiamminghi.
Esempio: Tes. Br. 2. 28. E quando elli conobbe, che lo 'ntendimento suo era fallito, si si fece monaco nella badía di San Marco.
Esempio: E Tes. Br. lib. 7. 86. tit. Come lo Re Piero d'Araona fallì la giornata promessa a Bordella.
Definiz: ¶ Per mancar di danari a' mercatanti, che non si direbbe FALLARE. Lat. deficere, decoquere.
Esempio: G. V. 12. 78. 3. E oltr'à ciò, per aggiunta al lor fallíre.
Esempio: E G. V. cap. 54. 1. Nel detto anno del mese di Gennaio, fallirono quelli della compagnia de' Bardi.