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Dizion. 3° Ed. .
ALBORE.
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ALBORE.
| Definiz: | Da alba. È proprio quello splendóre bianco del Cielo, che apparisce, quando si parton le tenebre della notte.
Lat. diluculum. |
| Esempio: | Dan. Purg. 24. E quale annunziatrice degli albóri, L'aura di Maggio muovesi, e
olezza. |
| Esempio: | E Dan. Purg. cant. 16. Vedi l'albór, che per lo fummo raia
Già biancheggiar. |
| Esempio: | Guid. G. E vegnente l'albór del seguente dì, fatta la mattina, ec. |
| Definiz: | §. Per semplice biancheggiamento di splendóre. Lat. albor. Gr.
λευκότης. |
| Esempio: | Stor. Aiolf. Quando il vidono, essendo un poco d'albór di lume di Luna, allóra
credettono, che ec. |
| Definiz: | §. Di qui Innalbare, che è il cominciare dello 'ntorbidarsi l'acqua, che, quando fa ciò,
par, che biancheggi. Quando è alquanto torba, si dice Alba acqua alba, e Albiccia
acqua albiccia. |
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