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1) Dizion. 5° Ed. .
FALLACIA.
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FALLACIA.
Definiz: Sost. femm. Ciò che artifiziosamente si fa o si dice per trarre altrui in inganno.
Dal lat. fallacia. –
Esempio: Colonn. Guid. N. 49: E così alla perfine riceverai la grazia del beneficio, se tu puramente prometti ubbidire alli miei comandamenti, e se tu non userai fallacie in compiere quelle cose ch'io ti diroe.
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 1, 67: Non è tenuto di credere alla donna sola, imperocchè potrebbe essere fallacia di femmina.
Esempio: S. Antonin. Confess. 149 t.: La quinta figliuola d'avarizia è fallacia, e questa è ingannare altri con le parole.
Esempio: Ar. Orl. fur. 12, 34: E poi che dilungati dal palagio Gli ebbe sì, che temer più non dovea Che contra lor l'incantator malvagio Potesse oprar la sua fallacia rea, ec.
Esempio: Bern. Orl. 47, 3: Mondane vanità,... Che ben vi mostran faccia di donzelle, Poi sono in verità fallacie e inganni.
Esempio: Caran. Polien. Strat. 2: Dicesi adunque che il primo che usò fallacie ed inganni fra Greci fu Sisifo.
Definiz: § I. Figuratam. –
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 9: Avendo veduto prova delle fallacie del mondo, restituì quello che gli parve avere sopra coscienza.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 450: Perchè siamo uniti a lui (Dio), e conosciamo la fallacia di questo mondo.
Definiz: § II. Per Falso modo di vedere, Giudizio erroneo, e simili. –
Esempio: Guicc. Op. ined. 1, 140: Scuopre con facilità [il principe] la fallacia del suo ministro, e attribuisce spesso a malignità quello che più presto è causato da qualche imprudenza.
Definiz: § III. E per Abbaglio, Inganno, e simili; detto figuratam. di alcuno dei sensi, e più specialmente di quello della vista. –
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 3, 184: Io mi vo risolvendo sopra certa contemplazione che pur ora mi si rivolge nella mente, la quale, quando non sia una fallacia, non è lontana dall'essere uno scherzo grazioso.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 31, 1, 181: Nè la via lattea una fallacia degli occhi,... ma una come fiumana, o di più piccole o di più alte e vivacissime stelle, ec.
Esempio: E Bart. D. Ghiacc. 43: Il dir poi che tutta l'acqua se ne colorisca, può essere una fallacia della veduta.
Esempio: Manfred. Inst. astron. 91: Molte cose qui potrebbero dirsi per ispiegare più distintamente questo fenomeno, e mostrare le fallacie della vista nel determinar la distanza di questo campo visibile, che chiamasi cielo.
Definiz: § IV. E per Errore di ragionamento, Errore dottrinale, ed altresì Sofisma, Ragionamento capzioso. –
Esempio: Dav. Scism. 396: Con ordine e acume specolano la verità, e scuoprono le fallacie.
Esempio: Dat. Vegl. 3, 149: Distingua le fallacie e gli errori che sì facilmente da' più son passati per verità.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 212: Non so se siano più gli Ebrei del Boccaccio che s'edifichino, o gli eretici che si confermino nelle loro fallacie.
Esempio: Riccat. V. Dial. Forz. 10: Se alle forze vive pensando, non avessi avvertita qualche fallacia negli altrui raziocinj,... mi sarei ritirato dallo stampare.
Esempio: E Riccat. V. Dial. Forz. 43: Questi sono di quegli argomenti, che a prima vista fanno impressione ed abbagliano; ma che bene considerati, si ritrovano pieni di fallacia.
Esempio: Lambr. Dial. Istr. 10: Noi non possiamo temere nè di stancarci conversando, nè di esser tratti in inganno dalla fallacia di non ponderate sentenze, le quali ec.