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1) Dizion. 5° Ed. .
CONTURBARE.
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CONTURBARE.
Definiz: Att. Turbare profondamente, Mettere in grande agitazione, inquietudine, confusione e simili; riferito più che altro ad animo e a mente, e talvolta, figuratam., ai sensi stessi pe' quali può l'animo esser turbato.
Dal lat. conturbare. –
Esempio: Cavalc. Att. Apost. 112: Vennero a voi,... e conturbarono l'anime vostre per loro nuova e stolta dottrina.
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 88: Cominciò a parlare parole di tanta disonestà, che conturbò gli orecchi degli auditori.
Esempio: Cas. Rim. 1, 9: Ma non commosser mai contrarj venti Onda di mar, come le nostre menti Con le tempeste sue conturba Amore.
Definiz: § I. Riferito a persona, vale Cagionarle grave inquietudine o agitazione di spirito, agitazione o confusione di mente, e anche alterazione di animo. –
Esempio: Cavalc. Specch. Croc. 124: Il sesto [timore] è timore filiale, per lo quale l'uomo teme l'offesa di Dio per sincera e pura carità; come il buon figliuolo teme di non conturbare il padre, poniamo che non creda essere battuto.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 267: Muovesi il diavolo a fare sognare, o... per conturbare e scandalizzare le persone,... o per ritrarle dal bene.
Esempio: S. Greg. Omel. 1, 234: I mali, li quali abbiamo fatti, impressi e affissi al nostro pensiere, con loro immagini ci conturbano in essa nostra orazione.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 40: In sulle cinque.... eccoti venire una donnola, e pormisi dirimpetto; la quale, guardando fiso fiso, non mi levava mai occhi d'addosso. Volete voi altro? che un così picciolo animaletto, per la sua perfidia di quel guardarmi, mi conturbò più che cosa che mi fosse incontrata quella notte.
Esempio: Car. Eneid. 3, 655: Ti vela il capo, acciò tra i santi fochi, Mentre i tuoi Numi adori, ostile aspetto Te coi tuoi sacrificj non conturbi.
Esempio: Varch. Boez. 135: E perchè questo miracolo più mi conturba che l'altre cose tutte quante, vorrei ch'alquanto ne disputassi.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 252: Non più la parte del senso vi molesti o conturbi.
Definiz: § II. Pur riferito a persone, per Agitare, Commuovere, sia ad ira, sia a pietà, o a consimili affetti. –
Esempio: Liv. Dec. 1, 365: Quelli che smuovono e conturbano la plebe, s'apparecchiano già d'essere consoli.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 50: Allora quella donna, la quale co' suoi pianti aveva conturbato tutto il popolo, disse: avanti che voi, spettabili cittadini, poniate alla tortura il destruttore de' miei cari figliuoli, lasciatemi ec.
Definiz: § III. Riferito a stato, condizione, o simili, buoni o piacevoli, vale Interromperne con altrui danno o fastidio la durata o il godimento, Sturbare. –
Esempio: Tav. Rit. 1, 508: Quanti saranno quelli che oggi mai conturberanno mio stato, li quali lasciavano per vostra temenza!
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 15: Per questo conturba Guido la sua santa pace.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 144: Se la vostra pace, O 'l dolce sonno il mio venir conturba, Non vi sia, prego, il perdonarmi a sdegno.
Esempio: Mont. Poes. 1, 375: Iniqua cometa unqua la gioia Di vostre danze a conturbar non vegna.... Ma liete sempre e chiare ad incontrarvi Il canuto Ocean l'onde sollevi.
Definiz: § IV. Riferito ad atti, disegni e simili, vale Impedirne affatto, o Interromperne, inopinatamente il proseguimento o l'effetto, Disturbare. –
Esempio: Car. Trad. gr. 107: Avanti alle chiese le lor lamentazioni conturbano dentro il cantar degli officj; e le voci de' divini misteri hanno per contrappunto gli urli e i rammarichi di questi infelici.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 1, 245: Per il quale accidente essendo conturbati i disegni degli Ugonotti, e tenendo per fermo ec.
Definiz: § V. Riferito a cose, vale Agitare o Commuovere fortemente, Confondere, Disordinare o simile; ed è più che altro di uso poetico. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 230: Quel che 'l mondo governa pur col ciglio, Che conturba ed acqueta gli elementi.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 2, 165: Qual suole atra tempesta.... Che 'n quella parte e 'n questa Rompe i liti, e conturba L'arene, i pesci ancide, i legni frange.
Esempio: Sassett. Lett. 318: I venti ci sono in maniera fortunosi, e talmente conturbano la marina, che altri si spaventa della sola vista.
Esempio: Tass. Gerus. 9, 59: Va', dille tu che.... Nè il regno de' viventi, nè le pure Piaggie del ciel conturbi ed avvelene.
Esempio: Chiabr. Rim. 3, 210: Con vasti turbini conturba [Iddio] I monti e l'onde.
Esempio: Tagl. Lett. scient. 165: Scambievolmente s'incontrerebbono [i moti della materia sottile], ed in vece d'unire le loro forze,... si verrebbono a conturbare, o totalmente ad estinguere.
Definiz: § VI. Neutr. pass. conturbarsi Sentire dentro di sè grande agitazione, inquietudine, confusione, o simili; Turbarsi, Alterarsi: ed usasi così in modo assoluto, come col compimento. –
Esempio: Fr. Guitt. Lett. 18: Non già giusto conturba in checchè divegna a lui (qui taciuta per ellissi la particella pronominale).
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 117: Chi è fermo non si conturba, e chi non si conturba è senza tristizia.
Esempio: Benciv. Esp. Patern. volg. 35: Tullio dirubato e scacciato disse: nè altrui è, nè mio, quello che perdere, o torre, o rapire si puote; e già di sua fortuna non si conturbò.
Esempio: Savonar. Pred. 11: Quando la mente del Profeta si conturba, lo spirito non sta così fermo.
Esempio: Cellin. Vit. 413: Vedutolo il Duca, mezzo si conturbò, e con cera austera gli disse ec.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 419: E sono cose, che voi nè il vostro figliolo se ne arebbe a conturbare.
Esempio: Bald. Vit. Feder. 3, 81: Quando.... mi rivolgo a mirare la miseria,... nella quale al presente la veggio (la Casa vostra) caduta, non posso fare che non me ne rammarichi, e tutto non mi conturbi.
Esempio: Pindem. Poes. 486: Il tuo cor che si conturba e pave, Rinfrancasi ad un tempo, e non sai bene Se più il timore in lui possa o la spene.
Definiz: § VII. Per Crucciarsi, Sdegnarsi, ed altresì Commuoversi ad ira, furore o simili. –
Esempio: Cavalc. Specch. Croc. 30: O tu presontuoso, il quale.... per ogni lode vai a vela, e per piccola avversità ti conturbi co' prossimi, come presumi di pigliare cura d'altrui, e non hai cura di te medesimo?
Esempio: Vill. G. 295: Per la qual cosa il popolo minuto si conturbò molto; e andavano a casa Giano Della Bella, e profferivanli d'essere con lui in arme, e difenderlo.
Esempio: Medit. Pov. S. Franc. 26: Acrebbe colpa a colpa, e peccato a peccato; e in questo modo cercò che magiormente Dio si conturbasse con lui.
Definiz: § VIII. Per Commuoversi, Travagliarsi, ed altresì Agitarsi, Rimescolarsi; detto di visceri, e anche di altre cose materiali. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 262: Si conturba e indebilisce il celebro, e la virtù visiva ed immaginativa se ne offusca.
Esempio: Car. Eneid. 2, 194: Di tempeste, di turbini e di nembi Risonò 'l cielo, e conturbossi il mare.
Esempio: Bald. Pros. 294: Tu puoi navigare a tua posta, se a queste agitazioni non ti si conturba lo stomaco.
Esempio: Pap. Nat. Cald. 14: Non so intendere, come.... una cosa che non sia corpo, abbia virtù di far muovere e conturbare i corpi.
Definiz: § IX. Trovasi per Divenir torbo, Offuscarsi, Perdere la lucentezza, detto di corpo chiaro o lucido. –
Esempio: Fiorett. S. Franc. 176: La castitade si è simile allo specchio chiaro, il quale si oscura e conturba, non solamente per lo toccamento delle cose sozze, ma eziandio per lo fiato dell'uomo.