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Dizion. 5° Ed. .
ESULTARE.
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ESULTARE. Definiz: | Neutr. Avere e dimostrare, con atti e con parole, grande gioia, viva allegrezza; od anche semplicemente Rallegrarsi vivamente, Gioire. |
Dal lat. exsultare. ‒ Esempio: | Fr. Iac. Tod. 378: La corte mia t'aspetta, Che con noi deggi esultare. | Esempio: | Bocc. Amet. 28: In quelli [tempj] gli eccettuati nobili con la moltitudine plebea raccolti, porti i preghi e sagrificj agl'Iddii, festeggevoli esultano. | Esempio: | Nell. Iac. Torment. 2, 13: Io voglio pensare, esultare, affliggermi, ed esser ancor pazzo quando voglio. | Esempio: | Alf. Trag. 1, 213: Iniquo Re, sappi il mio nome; Godine, esulta. | Esempio: | Fosc. Poes. C. 137: Ora l'alata Polinnia.... esulti. Ch'io pur de' fiori suoi.... ornerò l'inno. | Esempio: | Giord. Op. 1, 164: Il subbietto preso dal Camuccini è felicissimo: l'esultare in Simeone, vedendosi compiuta la divina promessa, ec. |
Esempio: | Manz. Prom. Spos. 178: La badessa, e alcune altre monache faccendiere.... esultarono nel vedersi offerto il pegno d'una protezione tanto utile in ogni occorrenza. | Esempio: | E Manz. Poes. 333: Alla chiamata Esultando venièno, e col sorriso Si fean cenno a vicenda. |
Definiz: | § I. E con l'espresso compimento della cosa che è cagione d'allegrezza, usasi, così nell'uno come nell'altro significato, in costrutto con la prep. Di. ‒ |
Esempio: | Magal. Sidr. trad. 3: E in tutto pago, Il villanel, che prosperar le vede (le piante), Della seconda pioggia esulta e ride. | Esempio: | Nell. Iac. Torment. 2, 13: Ditemi, nel leggere le conquiste del gran Ciro e del grande Alessandro, ve ne affliggereste, o n'esultereste? | Esempio: | Parin. Poes. 227: Esultando [Venere] con perfido Riso del suo poter. | Esempio: | Mont. Poes. App. 109: Le donne e i cavalli e i muli attrappa Lesto lesto il ribaldo, e delle sue Prede esultando, come lampo scappa. | Esempio: | Manz. Poes. 70: E tu sei quello Che l'hai rispinto. Il padre tuo n'esulta, Tutto il campo il confessa. |
Definiz: | § II. E in locuz. figur. ‒ |
Esempio: | Segner. Op. 1, 734: Exultabunt ossa humiliata.... Allora tutte le ossa in noi
vengono ad esultare, quando non potendo lo spirito contenere in sè solo quello smisurato diletto, del quale egli abbonda, fa che trabocchi, quasi per consenso, nel corpo entro cui dimora. |
Definiz: | § III. Figuratam. e poeticam., detto di cose. ‒ | Esempio: | Fiacch. Fav. 1, 72: Cadde la vite allor gemendo al suolo; L'orno altero esultò disciolto e solo. | Esempio: | E Fiacch. Fav. 1, 125: Il salcio, che in un tratto Un don videsi fatto Di cotanta ricchezza, Esultò d'allegrezza. | Esempio: | Leopard. Poes. 77: Primavera dintorno Brilla nell'aria, e per li campi esulta, Si ch'a mirarla, intenerisce il core. |
Definiz: | § IV. Detto di animo, cuore, mente, e simili, per Provare allegrezza, letizia, grande, Commuoversi per viva gioia. ‒ |
Esempio: | Fr. Iac. Tod. 864: Amar vo'ti mio diletto, Che se' amor senza difetto. Di dolcior empi l'affetto, E la mente fai esultare. | Esempio: | Parin. Poes. 260: Sì che del cor che al beneficio esulta, ec. | Esempio: | Mont. Poes. App. 107: Non conobbe mai lagrime il suo ciglio, Nè il cor fiero esultò che nel periglio. | Esempio: | Leopard. Paralip. 5, 47: Bella virtù, qualor di te s'avvede, Come per lieto avvenimento esulta Lo spirto mio. | Esempio: | Capp. Econ. 378: Traversatelo di giorno, quel suolo privilegiato, il cuore vi esulterà fra tante dovizie. |
Definiz: | § V. Figuratam. e poeticam. e con proprietà latina, detto di cosa materiale, per Scorrer qua e là con violenza e quasi con baldanza, orgoglio, e simili. ‒ |
Definiz: | § VI. Esultare al Signore, a Dio, o nel Signore, in Dio, vale, secondo il linguaggio biblico, Rallegrarsi, Prender letizia e forza, dell'essere in grazia sua, della sua protezione, e simili. ‒ | Esempio: | Leggend. SS. M. 4, 18: Servite Iddio con timore, ed esultategli con tremore. |
Definiz: | § VII. Esultare in checchessia, vale poeticam. Compiacersi grandemente, fieramente, di quello. ‒ | Esempio: | Mont. Iliad. 5, 589: Eversor di città, Marte omicida, Che sol nel sangue esulti. |
Definiz: | § VIII. Esultare in sè medesimo, vale Rallegrarsi vivamente nel proprio cuore, Rallegrarsi con viva compiacenza, di checchessia. ‒ |
Esempio: | S. Cater. Lett. 2, 469: Io godo ed esulto in me della buona fortezza che infin a qui avete avuta, d'essere stati forti e perseveranti e obbedienti alla Santa Chiesa. |
Definiz: | § IX. In forma di esultarsi, ed anche con l'ellissi della particella pronominale, si usò per Rallegrarsi in ispirito, Concepire letizia: in locuzioni desunte dal linguaggio biblico. ‒ |
Esempio: | Ottim. Comm. Dant. 1, 130: Dice il Profeta: ma esultossi come gigante a correr via. | Esempio: | Leggend. SS. M. 4, 39: Tu mi menerai nella camera del mio Dio, per esultarmi e rallegrarmi quando apparirò dinanzi alla sua faccia. | Esempio: | E Leggend. SS. M. appr.: Rivolgiti un poco sopra me, perocchè molto sono esultato trovandoti, e in te mi sono dilettato tutto 'l tempo della vita mia (in ambedue questi esempj si parla alla Morte). |
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