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AMARORE
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AMARORE.
Definiz: Sost. masc. Amarezza.
Dal lat. amaror. −
Esempio: Fr. Giord. Pred. 288: Il legno amaro fece dolce l'acqua, e cacciò via tutto l'amarore.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 490: E i frutti sieno rose, ramerino, ellere d'arbori, mandorli, peschi, peri, meli, e tutti arbori pomiferi sanza amarore.
Definiz: § Figuratam. −
Esempio: Rim. ant. P. N. Saladin. Pav.: Amore m'è tornato in amarore.
Esempio: Fr. Iac. Tod. 846: Chi far potesse al mondo ogni altro acquisto, E te [Gesù] non aggia, di tutto è perdente, E senza te sarebbe in amarore.
Esempio: Vill. G. 660: La festa che i Lucchesi feciono della sua venuta, tornò loro in amarore e danno.
Esempio: Tass. Mond. cr. 169: Fremono in quel serraglio, e 'n fero suono Dimostran l'amaror dell'ira accolto, E la natìa lor feritate interna.
Esempio: Dat. Vegl. 186: La censura del Casa, come si dice, sarebbe un zucchero appetto all'amarore e al veleno, col quale egli [Dante] fu maltrattato da cert'altri critici.