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1) Dizion. 5° Ed. .
LAMPEGGIARE.
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LAMPEGGIARE.
Definiz: Neutr., che si usa per lo più a modo d'impersonale. Venire o Apparire lampi; e detto del lampo o baleno stesso, Accendersi improvvisamente come fuoco, Apparire splendente come il fuoco. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 78: Gli gira intorno un aureo cerchio, quale Veggiàn di notte lampeggiar baleno.
Esempio: Tass. Gerus. 16, 68: Ombra più che di notte, in cui di luce Raggio misto non è, tutto il circonda; Se non se in quanto un lampeggiar riluce Per entro la caligine profonda.
Esempio: E Tass. Rim. 2, 279: E 'l cielo acqueta, se lampeggia e tuona.
Esempio: Soder. Agric. 23: Da ostro e zeffiro talora a notte serena lampeggiando, pronosticasi vento misto con pioggia.
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 1, 41: E eccoti ad un tratto velarsi il cielo, ottenebrarsi l'aria, lampeggiar baleni, rimbombar tuoni.
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 1, 49: Quando lampeggia, come in estate, senza che si oda alcun rumore è segno che ec.
Definiz: § I E per Mandare lampi. –
Esempio: Domen. Plin. 25: E i tuoni sono le percosse che fanno i fuochi che battono nelle nugole, e perciò subito le focose fessure loro vengono a lampeggiare.
Definiz: § II. E per Risplender e a modo di lampo. –
Esempio: Dant. Parad. 14: Qui vince la memoria mia lo ingegno; Chè in quella croce lampeggiala Cristo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 9, 75: Dietro lampeggia a guisa di baleno; Dinanzi scoppia e manda in aria il tuono.
Esempio: Car. Eneid. 2, 1190: Io veggio, io sento, Sonar gli scudi e lampeggiare i ferri.
Esempio: Cellin. Pros. 43: Questa sorte di rubino era grosso, e tanto limpido e fulgente, che tutte le foglie che se gli mettevan sotto lo facevan fare un certo modo di lampeggiare quasi somigliandosi al girasole.
Esempio: E Cellin. Pros. 74: E' si comincia a vedere lampeggiare e muovere la prima pelle dell'oro.
Esempio: Tass. Gerus. 9, 58: Chiama egli (Dio) a sè Michele, il qual nell'armi Di lucido diamante arde e lampeggia.
Esempio: E Tass. Gerus. 12, 44: In quel modo che fulmine o bombarda, Col lampeggiar tuona in un punto e scoppia, ec.
Esempio: Buonarr. Giud. Par. 16: E già vicina a terra (una nube) In cento vaghi giri e cento scorse, E scherzò lampeggiando.
Esempio: Torric. Lez. 67: I broccati e i fondi d'oro, che eternamente lampeggiano nelle sfere e nel firmamento.
Esempio: Metast. Dramm. 5, 70: Ah qui vedrai fra poco Lampeggiar mille spade.
Esempio: Parin. Poes. 74: Veloce il ferro Che forbito ti attende al destro lato, Nudo fuor esca; e come quel di Marte, Scintillando lampeggi.
Definiz: § III. Figuratam., detto di verità, o di checchè altro si faccia visibile altamente. –
Esempio: Dav. Rim. 560: Esca la verità chiara: lampegge Grata a Fiorenza nostra, al mondo, a Dio.
Esempio: Mont. Poes. 2, 268: Con irata Penna la fiera Vision scrivea, Che già sgombra di nebbie e luminosa Mi lampeggiava nell'aperta mente.
Esempio: Capp. Pens. Educ. 278: Nel sentire umano si accolgono indistinti, e nella immaginazione lampeggiano quegli ultimi veri, che niuna scienza sa definire con evidente discorso.
Definiz: § IV. Pur figuratam., detto del riso o sorriso, dello sguardo, dell'occhio, e simili. –
Esempio: Dant. Purg. 21: Perchè la faccia tua testeso Un lampeggiar d'un riso dimostrommi?
Esempio: Petr. Rim. 2, 35: Le crespe chiome d'or puro lucente, E 'l lampeggiar dell'angelico riso.... Poca polvere son.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 35: Rinaldo, queste parole udendo, ed il lampeggiar degli occhi della donna veggendo,... disse: ec.
Esempio: E Bocc. Decam. 3, 124: E veggendo alcun lampeggiar d'occhi di lei verso di lui alcuna volta..., alcuna buona speranza prese.
Esempio: Tass. Gerus. 3, 02: Lampeggiar gli occhi, e folgorar gli sguardi Dolci nell'ira: or che sarian nel riso?
Esempio: Rinucc. O. Narcis. 5, 3: Colpa di noi mortali Idolo farsi un lampeggiar d'un ciglio.
Esempio: Chiabr. Amed. 2, 62: Ella ver Trasideo rivolge alquanto Le vaghe ciglia, indi l'affisa in terra, E ne' begli occhi le lampeggia il pianto.
Esempio: Dat. Selv. epit. 23: D'allegrezza brillando, un bel sorriso Lampeggiar fè sulle modeste labbra.
Esempio: Pindem. Poes. 472: Udiva attenta, e.... De le cose già dette il richiedeva: Qual de la roce è il suon, come gesteggia, Se del labbro al tonar l'occhio lampeggia.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 132: Guardava e riguardava, a destra e a sinistra, facendo lampeggiare ora il bianco, ora il nero, di due occhi grifagni.
Definiz: § V. E detto di cuore, di affetti, di doti dell'animo o della mente, e simili. –
Esempio: Bern. Orl. 65, 59: Nè Ruggier disiderio ha già minore Di far vedere a quella damigella Se punto aveva ardimento e valore, E gli lampeggia il cor com'una stella.
Esempio: Tass. Gerus. 5, 42: Con un volto, In cui tra 'l riso lampeggiò lo sdegno, ec.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 4, 306: Molto adunque lampeggiò in Roma la grazia che avea in difendere le cause.
Esempio: Buonarr. Aion. 2, 88: Chè singular gli si conviene il posto.... Poichè grazia e virtute in un composto L'una nell'altra in lui splende e lampeggia.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 43: Al lampeggiare di dolce speranza, e all'apparire d'un bel premio,... e alla volta di quel lampeggiare volge pronto e volonteroso i suoi passi.
Esempio: Mont. Poes. 2, 171: Sereno su que' volti tutti Lampeggiava il coraggio.
Definiz: § VI. Detto di persona, anche con un compimento retto dalla particella Di. –
Esempio: Sacch. Batt. 2, 27: Volgete amanti gli occhi a questa diva, Che lampeggiando vien per la campagna.
Esempio: E Sacch. Rim. 56: Quando ver me le donne lampeggiando Disson: ne' boschi la tua donna impera.
Esempio: Varan. Vis. poet. 5: Amara, a quel che veggio Sì parve a te del tuo cammin la meta, Che la gloria obbliasti ond'io lampeggio.
Esempio: Pindem. Poes. 76: La Dea.... Che lampeggiando d'un celeste riso A l'attonito giovane s'accosta. E 94: E d'improvviso Poetico fulgor quasi lampeggia.
Definiz: § VII. E detto di scritture o parti di esse. –
Esempio: Dav. Tac. 2, 286: Quando tra loro (giovani) qualche arguta e breve sentenza sfolgora, o qualche bello o squisito poetico luogo lampeggia.
Esempio: Gravin. Rag. Poet. 65: Le quali (le Selve del Poliziano) fioriscono della più scelta erudizione, e de' più vivi lumi poetici lampeggiano.
Definiz: § VIII. E per Farsi notare, Spiccare, e simili. –
Esempio: Dav. Tac. 1, 154: Quelle (le immagini) di Bruto e di Cassio, più di tutte vi lampeggiavano col non v'essere.
Definiz: § IX. In forza di Att. Mandar fuori a guisa di lampo; riferito a luce, a fuoco, e simili. –
Esempio: Bern. Orl. 19, 47: Lampeggian foco gli occhi piccolini.
Esempio: Mont. lliad. 13, 611: Quale Cinghial.... alto sul dosso Arriccia il pelo, e una terribil luce Lampeggiando dagli occhi, i denti arruota.
Definiz: § X. In locuz. figur. –
Esempio: Sanleol. Oraz. I, 1, 161: Quasi lucidissima stella, lampeggiava indicibile ardore di vera virtude.
Definiz: § XI. Figuratam., riferito a riso, e simili. –
Esempio: Tass. Amint. 2, 2: E poi, Sì come lieta Della vittoria, lampeggiava un riso, Che parea che dicesse: Io pur vi vinco, ec.
Esempio: Chiabr. Rim. 3, 113: E lampeggiando un riso, Con bei baci di nettare il vezzeggio.