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NEOFITO.
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NEOFITO.
Definiz: Add. usato comunemente in forza di Sost. Che da altra religione è entrato di recente nel Cristianesimo, ricevendo il battesimo.
Dal basso lat. neophitus, e questo dal grec. νεόφυτος. –
Esempio: Serdon. Lett. Ind. volg. 727: Sono state ancora mandate alcune lettere da quelli neofiti di Meaco a' Cristiani di Bungo.
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 2, 239: Avvenne, mentre il pronto neofito con ogni sua forza attende a tagliare vepri e virgulti, che ec.
Esempio: E Maff. G. P. Vit. Confess. 3, 10: Fu cotal nuova a tutti quei neofiti di somma allegrezza.
Esempio: Martin. T. N. 5, 118: Fa dunque di mestieri che il vescovo sia irreprensibile,... non neofito, affinchè levandosi in superbia non cada nella dannazione del diavolo.
Esempio: E Martin. T. N. appr. Not.: Non neofito. Non nuova pianta, non novizio nella fede, e per conseguenza fanciullo tuttora nella scienza delle cose divine, e non ancora ben provato nella stessa fede.
Definiz: § I. Si disse per Catecumeno. –
Esempio: Bart. D. As. 1, 8, 175: Non si han qui a ripetere le fatiche sue.... il continuo adoperarsi in ammaestrare, ogni dì tante ore, gl'idolatri per convertirli, tante i neofiti per disporli al battesimo, tante altre ec.
Definiz: § II. E figuratam. usasi per Che da una scuola, setta, o simile, è passato di recente in un'altra.
Definiz: § III. Pur figuratam., per Proprio di neofito, o dei neofiti. –
Esempio: Card. Poes. 6: Chi dal neofito furor mi guarda?