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1) Dizion. 4° Ed. .
SCOPPIARE
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SCOPPIARE.
Definiz: Spaccarsi, o Aprirsi; e si dice di quelle cose, che per la troppa pienezza, o altra violenza s'aprono, e si rompono, per lo più faccendo strepito. Lat. rumpi, disrumpi. Gr. διαῤῥήγνυσθαι.
Esempio: Din. Comp. 3. 71. Tal cittadino vi fu, che per fame patita mangiò tanto, che egli scoppiò.
Esempio: Pass. 83. Tanto pianto soprabbondò, che la natura nol potè sostenere, anzi le scoppiò il cuore, e cadde morta.
Esempio: Dant. Purg. 20. E quella ponta Sì, ch'a Fiorenza fa scoppiar la pancia.
Esempio: Bocc. nov. 73. 24. Avevano sì gran voglia di ridere, che quasi scoppiavano.
Esempio: Vit. S. M. Madd. 13. Alcuna volta gettava fuori un grido, che pareva, che 'l cuore le scoppiasse.
Definiz: §. I. Scoppiare, per metaf. Lat. rumpi.
Esempio: Dant. Purg. 16. Ma io scoppio Dentro a un dubbio, s'io non me ne spiego (cioè: ho grandissimo disiderio d'esser chiarito d'un dubbio)
Esempio: E Dan. Purg. 31. Sì scoppia' io sottesso grave carco, Fuori sgorgando lagrime, e sospiri (cioè: non mi potetti più contenere)
Esempio: Petr. Frott. So ben, ch'io parlo a sordo, ma io scoppio Tacendo, e male accoppio Questo detto con quello (cioè: peno, duro fatica)
Definiz: §. II. Scoppiare, per Nascere, Derivare, Uscire, Pullulare. Lat. oriri, surgere, erumpere. Gr. ἀνατέλλειν.
Esempio: Dant. Inf. 17. Per gli occhi fuori scoppiava lor duolo.
Esempio: E Dan. Inf. 23. E come l'un pensier dell'altro scoppia, Così nacque di quello un altro poi.
Esempio: E Dan. Purg. 31. Ma quando scoppia dalla propria gota L'accusa del peccato in nostra corte, Rivolge se contra 'l taglio la ruota.
Esempio: Dav. Colt. 177. Conciossiachè il calor naturale ec. vien fuori nel pedale, e nelle ramora, e tiravi l'umore, che l'impregna, e scoppia per quelle in messe, e fiori, e frutti.
Esempio: Sagg. nat. esp. 128. Non altrimenti che nelle sotterranee, e profonde mine il rabbioso fuoco scoppia con empito, e s'apre furiosamente ogni via.
Esempio: Bern. Orl. 3. 7. 76. Sì gran pena assalillo, e dolor tanto, Che fuor degli occhi gli scoppiava il pianto.
Definiz: §. III. Scoppiare, diciamo anche per Far romore, come quello degli archibusi, e di simili strumenti, quando si scaricano, che sono anche detti Scoppj, e Scoppietti. Lat. displodi. Gr. διακροτεῖσθαι. onde
Esempio: Ar. Fur. 9. 75. Dietro lampeggia a guisa di baleno, Dinanzi scoppia, e manda in aria il tuono.
Definiz: §. IV. Scoppiare, parlandosi d'archibusi, e simili, si dice anche del Rompersi, e Aprirsi la canna nell'atto dello scaricarsi.
Definiz: §. V. Scoppiare in att. signific. e talora anche nel neutr. pass. vale Rompere, o Guastar la coppia.
Esempio: Lasc. rim. Scoppierannosi i frati Correndo a furia in queste parti, e in quelle Per l'influenza delle pappardelle.
Esempio: Buon. Tanc. 5. 7. Qualcun si scoppi, Chi si raddoppi, Poi ciascun pigli per mano La sua dama, e andiam pian piano.
Definiz: §. VI. Scoppiare delle risa, o dalle risa, vale Ridere smoderatamente. Lat. risu disrumpi.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 64. Tutti quelli d'attorno scoppiavano delle risa.
Esempio: E Franc. Sacch. nov. 87. Li compagni scoppiavano delle risa.
Esempio: Boez. Varch. 2. pros. 6. Se tu vedessi, che fra i topi alcuno di loro s'appropiasse ragione, e potestà sopra gli altri, non iscoppiaresti tu dalle risa?
Esempio: Burch. 1. 2. Tal ch'i fichi scoppiavan delle risa (quì in sentim. equivoco)
Esempio: Malm. 9. 65. Il tutto osserva, e scoppia dalle risa.
Definiz: §. VII. Scoppiare di rabbia, d'invidia, di fiele, o simili, vale Essere fortemente agitato dalla rabbia, dall'invidia ec.
Esempio: Menz. sat. 3. Che le Muse Romane in Elicona Mi consacraro, e tra gl'ingegni rari (Scoppia di fiele) il nome mio risuona.
Definiz: §. VIII. Scoppiare il cuore a uno di checchessia, si dice dell'Averne gran dispiacere, o compassione. Lat. moerore tabescere. Gr. λίαν λυπεῖσθαι.
Esempio: Car. lett. 1. 90. Oltre a infiniti rispetti, che mi fanno affligger della sua morte per conto mio, me ne scoppia il cuore per amor vostro.