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Dizion. 4° Ed. .
CORTE
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CORTE.
Definiz: | Palazzo de' Principi, e la Famiglia stessa del Principe. Lat. aula. Gr.
αὐλή. |
Esempio: | Bocc. nov. 11. 3. Li quali le corti de' signori visitando ec. li venditori
sollazzavano. |
Esempio: | E Bocc. nov. 31. 14. Tra tanti, che nella mia corte n'usano,
eleggesti Guiscardo, giovane di vilissima condizione, nella nostra corte, quasi come per Dio, allevato. |
Esempio: | Dant. Inf. 13. Morte comune, e delle corti vizio. |
Esempio: | Franc. Sacch. nov. 203. Grandi, e lunghissime sono le corti, come ch'ell'abbiano
nome corti, ma maggiore è l'avarizia, che le fa esser lunghe. |
Definiz: | §. I. Per similit. |
Esempio: | Dant. Inf. 2. Posciachè tai tre donne benedette Curan di te nella corte del cielo.
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Esempio: | E Dan. Par. 3. Che vuol simile a se tutta sua corte.
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Esempio: | Buon. rim. 74. Un de' beati dell'eterna corte. |
Definiz: | §. II. Uomo di corte. Giuocolare. Lat. scurra. Gr.
βωμολόχος. |
Esempio: | Dep. Decam. 17. Uomini poi di corte ec. eran quelli, che con piacevolezze d'atti,
e di parole, e di graziosi giuochi trattenevano i convitati, che qualche volta si veggono chiamati giullari, e più
comunemente buffoni. |
Esempio: | Nov. ant. 41. 1. Marco Lombardo fue nobil uomo di corte. |
Esempio: | Bocc. nov. 7. 3. Avendo bisogno di fare una notabile, e maravigliosa festa in
Verona, ed a quella molte genti, e di varie parti fossero venute, e massimamente uomini di corte d'ogni maniera.
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Definiz: | §. III. Dicesi in proverb. Chi vive in corte, muore in paglia; e vale, che I cortigiani per lo più
muoiono poveri. |
Definiz: | §. IV. Pure in proverb. Chi in corte è destinato, S'e' non muor santo, e' muor disperato; e vale,
che L'invidia, che regna nelle corti, rende altrui o sofferente, o disperato. |
Definiz: | §. V. Corte, vale anche Festa, o Adunanza di gente per alcuna allegria, o Convito pubblico. |
Esempio: | Amet. 100. E con quel cuore ch'io pote', sostenni Vederlo a tanta corte presidente
Parlar con motti, e con riso, e con cenni. |
Esempio: | G. V. 7. 88. 2. Stando in conviti insieme, in cene, e desinari, la qual corte durò
presso a due mesi, e fu la più nobile ec. |
Esempio: | Nov. ant. 61. 1. Alla corte del Po ec. s'ordinò una nobile corte, quando 'l
figliuolo del conte Ramondo si fece cavaliere. |
Definiz: | §. VI. Onde Tener corte, che vale Tener tavola, Festeggiare, o Banchettare solennemente. Lat.
dare epulum. Gr. πανδαισίαν
παρέχειν. |
Esempio: | Bocc. nov. 13. 4. Tenendo molta famiglia, e molti, e buoni cavalli, e uccelli, e
continuamente corte. |
Esempio: | Ar. Fur. 16. 15. Che là dentro dovea splendida corte Tenere il ricco Re della
Soría. |
Definiz: | §. VII. Corte bandita. |
Esempio: | Dep. Decam. 17. Ma ne son pieni i libri, e si è mantenuto ancora corte bandita, di
convito molto ricco, e magnifico nato, che in que' tempi si costumava pubblicamente queste cotali corti bandire, e così
si intendeva invitato ogni uomo. |
Esempio: | Tac. Dav. ann. 3. 59. Stomacò ec. lo spanto convito a porte spalancate, e corte
bandita. |
Definiz: | §. VIII. Corte, per Luogo, dove si tien ragione, e per li Ministri, ed Esecutori stessi di essa. Lat.
forum, curia. Gr. ἀρχεῖον. |
Esempio: | Bocc. nov. 1. 9. Dalle private persone, alle quali assai sovente faceva ingiuria,
e dalla corte, a cui tuttavia la facea, fu riguardato. |
Esempio: | E Bocc. nov. 27. 7. Parmi intendere, ch'egli abbiano provato
alla corte, che uno ec. l'uccidesse. |
Esempio: | E Bocc. nov. 55. 4. In quelli tempi che le ferie si celebran
per le corti. |
Esempio: | E Bocc. nov. 75. 5. Essendo la corte molto piena d'uomini,
Matteuzzo ec. entrò sotto il banco. |
Esempio: | Rim. ant. Guid. Cavalc. 62. Gli miei folli occhi ec. Fur quei, che di voi,
donna, m'accusaro Nel fiero loco, ove tien corte Amore. |
Esempio: | Esp. P. N. E perciò, che egli non sia giudicato nella corte di giustizia, e dice,
e giudica nella corte di misericordia. |
Esempio: | Sen. ben. Varch. 3. 7. Se io me ne richiamo, se io me ne vo alla corte, e'
comincia a esser non benefizio, ma credito. |
Definiz: | §. IX. Corte, per Quello spazio scoperto nel mezzo delle case, onde si pigliano il lume. Lat.
impluvium. Gr. ὕπαιθρον. |
Esempio: | Bocc. nov. 10. 7. E lui invitato in una fresca corte il menarono. |
Esempio: | E Bocc. g. 3. p. 4. Sopra una loggia, che la corte tutta
signoreggiava ec. postesi a sedere. |
Esempio: | Cr. 1. 7. 2. Allato alla via, che divide la corte, si faccia la casa. |
Esempio: | E Cr. num. 5. Rimanendo sempre la corte nel mezzo spedita.
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Definiz: | §. X. Corte, si diceva già a quel Ricinto di siepe, o di muri, che comprendeva case, orti, e altre appartenenze
della villa. |
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