Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
CORTE
Apri Voce completa

pag.836


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
» CORTE
Dizion. 5 ° Ed.
CORTE.
Definiz: Palazzo de' Principi, e la Famiglia stessa del Principe. Lat. aula. Gr. αὐλή.
Esempio: Bocc. nov. 11. 3. Li quali le corti de' signori visitando ec. li venditori sollazzavano.
Esempio: E Bocc. nov. 31. 14. Tra tanti, che nella mia corte n'usano, eleggesti Guiscardo, giovane di vilissima condizione, nella nostra corte, quasi come per Dio, allevato.
Esempio: Dant. Inf. 13. Morte comune, e delle corti vizio.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 203. Grandi, e lunghissime sono le corti, come ch'ell'abbiano nome corti, ma maggiore è l'avarizia, che le fa esser lunghe.
Definiz: §. I. Per similit.
Esempio: Dant. Inf. 2. Posciachè tai tre donne benedette Curan di te nella corte del cielo.
Esempio: E Dan. Par. 3. Che vuol simile a se tutta sua corte.
Esempio: Buon. rim. 74. Un de' beati dell'eterna corte.
Definiz: §. II. Uomo di corte. Giuocolare. Lat. scurra. Gr. βωμολόχος.
Esempio: Dep. Decam. 17. Uomini poi di corte ec. eran quelli, che con piacevolezze d'atti, e di parole, e di graziosi giuochi trattenevano i convitati, che qualche volta si veggono chiamati giullari, e più comunemente buffoni.
Esempio: Nov. ant. 41. 1. Marco Lombardo fue nobil uomo di corte.
Esempio: Bocc. nov. 7. 3. Avendo bisogno di fare una notabile, e maravigliosa festa in Verona, ed a quella molte genti, e di varie parti fossero venute, e massimamente uomini di corte d'ogni maniera.
Definiz: §. III. Dicesi in proverb. Chi vive in corte, muore in paglia; e vale, che I cortigiani per lo più muoiono poveri.
Definiz: §. IV. Pure in proverb. Chi in corte è destinato, S'e' non muor santo, e' muor disperato; e vale, che L'invidia, che regna nelle corti, rende altrui o sofferente, o disperato.
Definiz: §. V. Corte, vale anche Festa, o Adunanza di gente per alcuna allegria, o Convito pubblico.
Esempio: Amet. 100. E con quel cuore ch'io pote', sostenni Vederlo a tanta corte presidente Parlar con motti, e con riso, e con cenni.
Esempio: G. V. 7. 88. 2. Stando in conviti insieme, in cene, e desinari, la qual corte durò presso a due mesi, e fu la più nobile ec.
Esempio: Nov. ant. 61. 1. Alla corte del Po ec. s'ordinò una nobile corte, quando 'l figliuolo del conte Ramondo si fece cavaliere.
Definiz: §. VI. Onde Tener corte, che vale Tener tavola, Festeggiare, o Banchettare solennemente. Lat. dare epulum. Gr. πανδαισίαν παρέχειν.
Esempio: Bocc. nov. 13. 4. Tenendo molta famiglia, e molti, e buoni cavalli, e uccelli, e continuamente corte.
Esempio: Ar. Fur. 16. 15. Che là dentro dovea splendida corte Tenere il ricco Re della Soría.
Definiz: §. VII. Corte bandita.
Esempio: Dep. Decam. 17. Ma ne son pieni i libri, e si è mantenuto ancora corte bandita, di convito molto ricco, e magnifico nato, che in que' tempi si costumava pubblicamente queste cotali corti bandire, e così si intendeva invitato ogni uomo.
Esempio: Tac. Dav. ann. 3. 59. Stomacò ec. lo spanto convito a porte spalancate, e corte bandita.
Definiz: §. VIII. Corte, per Luogo, dove si tien ragione, e per li Ministri, ed Esecutori stessi di essa. Lat. forum, curia. Gr. ἀρχεῖον.
Esempio: Bocc. nov. 1. 9. Dalle private persone, alle quali assai sovente faceva ingiuria, e dalla corte, a cui tuttavia la facea, fu riguardato.
Esempio: E Bocc. nov. 27. 7. Parmi intendere, ch'egli abbiano provato alla corte, che uno ec. l'uccidesse.
Esempio: E Bocc. nov. 55. 4. In quelli tempi che le ferie si celebran per le corti.
Esempio: E Bocc. nov. 75. 5. Essendo la corte molto piena d'uomini, Matteuzzo ec. entrò sotto il banco.
Esempio: Rim. ant. Guid. Cavalc. 62. Gli miei folli occhi ec. Fur quei, che di voi, donna, m'accusaro Nel fiero loco, ove tien corte Amore.
Esempio: Esp. P. N. E perciò, che egli non sia giudicato nella corte di giustizia, e dice, e giudica nella corte di misericordia.
Esempio: Sen. ben. Varch. 3. 7. Se io me ne richiamo, se io me ne vo alla corte, e' comincia a esser non benefizio, ma credito.
Definiz: §. IX. Corte, per Quello spazio scoperto nel mezzo delle case, onde si pigliano il lume. Lat. impluvium. Gr. ὕπαιθρον.
Esempio: Bocc. nov. 10. 7. E lui invitato in una fresca corte il menarono.
Esempio: E Bocc. g. 3. p. 4. Sopra una loggia, che la corte tutta signoreggiava ec. postesi a sedere.
Esempio: Cr. 1. 7. 2. Allato alla via, che divide la corte, si faccia la casa.
Esempio: E Cr. num. 5. Rimanendo sempre la corte nel mezzo spedita.
Definiz: §. X. Corte, si diceva già a quel Ricinto di siepe, o di muri, che comprendeva case, orti, e altre appartenenze della villa.