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Definiz: serve parimente a indicare la situazione di un oggetto nella direzione d'un altro; o l'essere rivolto, o il guardare, verso alcuna parte. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 12: Era posto [il palazzo] dalla mano diritta d'oriente.
Esempio: Domin. Tratt. Car. 15 t.: La terra illuminata e non riscaldata riceve il seme se li è dato, ma non rende frutto, come tu puoi considerare.... in ogni campo coperto tutto dal mezzo dì, e solo aperto dalla tramontana.
Esempio: Dat. Gor. Stor. 79: I suoi confini (di Lombardia) sono: da occidente, le montagne di Mongineva e di Monsenisi,... dal settentrione sono l'Alpi.
Definiz: § I. Denota altresì il luogo, la parte, dov'è una persona o una cosa, o dove o donde si compie una data azione; e in questo caso spesso equivale a varie preposizioni, secondo la diversità della situazione, come In, Nel, Sopra e simili. –
Esempio: Dant. Inf. 28: E l'altra, il cui ossame ancor s'accoglie A Ceperan, là dove fu bugiardo Ciascun Pugliese, e là da Tagliacozzo Ove senz'arme vinse il vecchio Alardo.
Esempio: E Dant. Purg. 2: Da poppa stava il celestial nocchiero.
Esempio: Giambull. B. Ciriff. Calv. 2, 376: E pure ancor la battaglia non resta, Benchè da prua è perduto ogni cosa.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 342: Là si farà la scritta. G. No, lasciatelo Venir qui, noi starem da basso in camera, Dove ec.
Esempio: Bentiv. G. Lett. 16: Da questa parte.... erano accampati i cattolici; da quella gli eretici.
Esempio: Buonarr. Sat. 4, 239: Parea venir l'accorto servitore Con una chiave d'or nella man dritta, Stivale in piede, e un valigin dal cuore.
Esempio: Manfred. Inst. astron. 3: Quel brieve tratto [di mare] che può scuoprirsene da qualsivoglia eminenza che sia sopra la terra, è sì poca parte dell'intera superficie, che la semplice vista non può ravvisarne la curvità.
Esempio: Mont. Iliad. 11, 808: Chiamò dall'alta nave Il compagno Patroclo; e questi appena Dalla tenda l'udì, che fuori apparve In marzïal sembianza.
Definiz: § II. Quindi si adopera a denotare il luogo nel quale si scrive una lettera, si pubblica un decreto, una legge, e simili. –
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 250: Con molto mio contento ho letta la lettera di V. S. reverendissima del giorno de la Maddalena da Lubec.
Esempio: Bentiv. G. Lett. 37: Da Bruxelles vi scrissi ultimamente due lettere.
Esempio: Legg. Band. C. 31, 78: Dalla Camera granducale, lì 23 marzo 1773.
Definiz: § III. Reggente persona, usasi a denotare il luogo ov'essa si trova, dimora, abita o simile; e si adopra per lo più coi verbi Essere da qualcuno, Trovare da qualcuno, Incontrare da qualcuno e simili, ed equivale a In casa, Nella stanza, Nella bottega, di alcuno, Presso alcuno. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 84: Evvi tuo padre In casa da quell'altro? C. Sì, in malolora malora.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 183: I' vogl'ir a vedere Se fuss' a sorta qua (che non lo credo) Dall'ammalata, in casa della vedova.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 3: Iersera mi trattenni due ore da lui; chiamò un terzo in conversazione per la paura di non essere astretto.
Definiz: § IV. Quindi la maniera Essere, Stare da alcuno, Mettere e simili, da alcuno, che vale Essere, Stare, Mettere e simili, ai servigj di esso; e più generalmente, Stare, Mettere, presso alcuno, o in casa di alcuno, per cagione di convivenza, di educazione, o per altro fine.
Definiz: § V. Serve anche a determinare il lato, la parte, di cosa o di persona, dove avviene o si esercita una qualche azione, impressione, e simili. –
Esempio: Dant. Inf. 12: Da tutte parti l'alta valle feda Tremò.
Esempio: E Dant. Inf. 16: Sì come torna colui che va giuso Talora a solver ancora ch'aggrappa O scoglio o altro che nel mare è chiuso, Che in su si stende, e da piè si rattrappa.
Definiz: § VI. E parlando di alcun difetto di persona o di animale, determina la parte ov'essa persona o animale è difettoso, come Cieco da un occhio, Sordo da un orecchio, Zoppo da un piede, e simili; e per similit. applicasi anche a certe cose, come arnesi, strumenti e simili. –
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 38: Dal lato destro è zoppa mie (mia) ventura (qui in locuz. figur.).
Esempio: Lipp. Malm. 8, 18: Evvi una madia zoppa da un piede.
Definiz: § VII. Denota altresì la parte sotto cui si osserva, si considera e simili, checchessia. –
Esempio: Bocc. Testam. 140: Gl'infrascritti miei esecutori.... voglio possano vendere ed alienare.... una casa posta in Certaldo.... ad cui da j via chiamata Borgo, dal ij Fornaino d'Andrea di mess. Benghi, dal terzo Via nuova, dal iiij il detto testatore; e non bastando questa, possan vendere degli altri miei beni come detto è.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 4: Teseo adunque da lato di padre trasse la discendenza da Erecteo.
Esempio: E Adr. M. Plut. Vit. 2, 2: La famiglia d'Alcibiade riconosceva per suo antico progenitore Eurisace figliuol d'Aiace, e da lato di madre Alcmeone.
Esempio: Dav. Tac. P. 1, 2: Alla guisa di que' panni e drappi che sono il medesimo da ritto e da rovescio.
Definiz: § VIII. Detto di uscio o simile apertura, denota riuscita, comunicazione ch'essa ha con alcuna parte d'un edificio, o con alcun luogo. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 218: A me conviene questa sera essere a cena e ad albergo altrove, e perciò serrerai ben l'uscio da via, e quello da mezza scala, e quello della camera.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 265: Porta da via.
Esempio: Cecch. Ass. 2, 5: Non potrei io entrar d'altronde, che dall'uscio da via?
Definiz: § IX. Serve altresì a determinare il punto del tempo, la parte del giorno, dell'anno e simili, in che si fa o avvien checchessia. –
Esempio: Dant. Inf. 15: Incontrammo d'anime una schiera Che venia lungo l'argine, e ciascuna Ci riguardava, come suol da sera Guardar l'un l'altro sotto nuova luna.
Esempio: E Dant. Parad. 27: Di quel color che per lo sole avverso Nube dipinge da sera e da mane, Vid'io ec.
Esempio: E Dant. Parad. 31: Io levai gli occhi, e come da mattina La parte orïental dell'orizzonte Soverchia quella dove il sol declina; Così ec.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 111: Come avvenisse che Giacomino per alcuna cagione da sera fuori di casa andasse.
Esempio: Ar. Orl. fur. 11, 65: Era il bel viso suo quale esser suole Da primavera alcuna volta cielo.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 46, 79: Di sopra Costantin ch'avea l'impero Di Grecia, lo levò (un padiglione) da mezzo giorno Con le corde e col fusto.
Definiz: § X. Quindi la maniera Dimani da sera, per Dimani nelle ore della sera; che oggi dicesi più comunemente Dimani a sera. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 286: Canzon, nata di notte in mezzo i boschi, Ricca piaggia vedrai diman da sera.
Esempio: Guidicc. Lett. 255: Il signor Gio. Battista ha detto a me, come a me, sperare che doman da sera la rocca sarà nostra.
Esempio: Galil. Op. astronom. 3, 8: Tornando dimani da sera a riguardarla (la luna), la vederemo essersi dalla detta stella allontanata.
Definiz: § XI. E poeticam. Da mane, trovasi usato a modo di Sost. per Mattina. –
Esempio: Dant. Inf. 34: Qui è da man, quando di là è sera.
Definiz: § XII. Denota altresì la parte della vita, ed anche lo stato o condizione dell'uomo, in che si fa o avviene checchessia. –
Esempio: Domin. Gov. Fam. 187: Questo gli bisogna più fare da grande, che essendo pargoletto.
Esempio: Gell. Sport. 5, 5: Ma se l'uomo la toe (la moglie) da giovane, e peggio se altri la toe da vecchio ec.
Esempio: Calzol. Stor. Monast. 541 t.: Fiorì un altro santo monaco nella Brettagna di terra ferma,... chiamato Paolo, il quale facendosi monaco da giovanetto, e l'abate suo.... lo messe a guardia d'un campo di grano.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 363: Risolvendosi A far allora quello che da giovane Gli restò a fare.