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INCANTESIMO, e anche talvolta, con sincope poetica, INCANTESMO.
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INCANTESIMO, e anche talvolta, con sincope poetica, INCANTESMO.
Definiz: Sost. masc. Arte, Modo, d'incantare, ed altresì Operazione dell'incantare, Incanto. –
Esempio: Vill. G. 212: E ben s'adempiè la profezia e revelazione a lui fatta dal diavolo per via d'incantesimo.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 135: Chè non ti fai tu insegnare quello incantesimo, che tu possa far cavalla di me?
Esempio: Car. Eneid. 4, 762: Ti giuro, suora mia, che, mal mio grado, M'adduco a questi magici incantesmi.
Esempio: Cecch. Incant. 3, 2: Egli ha dettomi, Che dirà tra un'ora uno incantesimo, Che (a dispetto ancor di monna Barbera) Voi arete quella ladrina di zucchero in braccio.
Esempio: E Cecch. Incant. 3, 3: Verrai qua in casa, e scriverai la poliza, Con che l'ha poi a discior lo incantesimo.
Esempio: Tass. Lett. 1, 212: In quanto a gli incanti, si legge in Guglielmo Tirio: alcune incantatrici incantarono le macchine de' cristiani; e quinci ho presa occasione d'introdurre gli incantesimi.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 377: Le grazie ed i vezzi da i Greci sono chiamati ἴυγγες, cioè magie, incantesimi, dall'uccello junx, cutrettola o ballerina.
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 251: Sembrerà in certo modo un incantesimo che costringesse quasi tutte le nazioni a riputar questa moneta la più bella e la più perfetta di tutte le altre.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Collaz. SS. PP. 59: Qualche savio incantatore di divini incantesimi vi pone la decima delle divine parole, ec.
Esempio: Bart. D. Cin. 1, 167: Che fama resterebbe di lui nelle istorie del regno, e che ne dirrebbono i secoli avvenire, ove leggessero, Vanliè imperador della Cina, per incantesimo d'una femina trasformato in tutto altro a se stesso contrario, di vendicator delle leggi eserne divenuto publico violatore?
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 169: Nè pensaste già, o Signori, che.... io volessi.... usare l'incantesimo d'una quasi ditirambica lusinga.
Definiz: § II. Guastare l'incantesimo, o Rompere, l'incantesimo, dicesi figuratam., e in modo familiare, per Guastare il disegno di alcuna cosa, Disturbarne il compimento. –
Esempio: Cecch. Ass. 3, 1: Andatevene in casa e non vi lasciate veder fuori per nulla, chè voi non guastaste tutto lo incantesimo.