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Dizion. 3° Ed. .
CARTA
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pag.295
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CARTA.
Definiz: | Composto di cenci lini macerati, ridotto in foglia sottilissima per uso di scrivervi: foglio. Latin.
charta. Gr. χάρτης. |
Esempio: | Fiam. lib. 7. 67. Lascia le impomiciate carte a' libri felici. |
Esempio: | Petrar. Canz. 19. 6. Ond'io più carta vergo. |
Esempio: | E Petr. Canz. 4. 5. Ond'io gridai con carta, e con inchiostro.
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Definiz: | §. Per Libri, nel numero del più. |
Esempio: | Petr. Son. 4. Venendo in terra a illuminar le carte, Ch'avean molti anni già
celato il vero. |
Esempio: | Dant. Par. 22. E la regola mia Rimasa è giù per danno delle carte. |
Definiz: | §. Per le due Facce del medesimo foglio. Lat. pagina. |
Esempio: | Dan. Par. 12. Ben dico, chi cercasse a foglio a foglio Nostro volume, ancor
troverria carta Du' leggerebbe, i' mi son quel ch'io soglio. |
Definiz: | §. Di qui, Voltato carta: vale Cambiata sorte, mutato l'ordine del negozio. |
Esempio: | Tac. Dav. An. 15. 212. Cosa, che commosse tutti gli animi, stando ancor negli
occhi fitta la strage, o l'assedio de' Romani eserciti, e ora voltato carta, Tiridate andrebbe a farsi al mondo
spettacolo, quanto men che di schiavo? |
Definiz: | §. Per Iscrittúra d'obbligo, o pubblica, o privata. Latin. chirographum,
syngrapha. |
Esempio: | Senec. Declam. Per minor male io ti feci ogni carta, che tu volesti. |
Esempio: | M. V. 8. 95. Trovato fu nel Monistero di Settimo una carta rogata negli anni della
Incarnazione del Nostro Signore 1040. |
Esempio: | E M. V. 3. 61. Fu portata carta d'una dichiarazione d'un
Ghiandóne di Chiovo Machiavelli. |
Esempio: | Bern. Orl. 2. 20. 59. Ch'ella sia tua, se mi mostri per carta, O per ragion, che
non ci abbia altri a fare. |
Definiz: | §. Far carta: Obbligarsi altrui per iscrittúra. |
Esempio: | Lab. n. 193. Così tel'avess'ella in sul viso, e io ti dovessi far carta di ciò,
che tu vedessi, com'io nol credo. |
Esempio: | Lib. Mott. Un donzello, essendo a pigliar moglie, al far della carta udì chiamar
la moglie. |
Definiz: | §. Da questa carta per Obbligo: diciamo quando uno farebbe per un'altro qualsivoglia cosa per
grande, e pericolosa ch'ella si fosse: |
Esempio: | Varch. Suoc. 33. Gismondo farebbe carte false per lui. |
Esempio: | Amb. Cof. 2. 1. Feci tanto, Che me lo obbligai, Che infin carte falsissime Avre'
fatte per me. |
Definiz: | §. Mandare carta bianca, Offerire carta bianca, Dare,
ec. carta bianca, o simili: vale Dar foglio soscritto, lasciando altrui in libertà di apporvi, che più gli
piaccia. E di qui: dicesi del Rimetter l'affare nell'arbitrio altrui. |
Esempio: | Bern. Orl. 1. 9. 13. Però fa tosto, che poco gli manca A mandare alla morte carta
bianca. |
Definiz: | §. Dire altrui una carta di villanía, d'ingiuria, o simili: vale Dirli molta villanía, ec. |
Esempio: | Fir. Luc. 4. 4. Io gli voglio andare incontro, e dirli una carta di villaníe.
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Esempio: | Fir. Asin. 78. Egli mi prese per un braccio, e dissemi una carta di villanía.
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Definiz: | §. Carte: diciamo anche a un Mazzo di carte dipinte, che ce ne serviam per giucare. Latin.
alea. |
Esempio: | Tratt. Gov. Fam. Se giucherà di danari, o così, o alle carte, gli apparecchierai
la via delli, ec. |
Esempio: | Sper. Oraz. Quei son furti molto peggiori, e men conosciuti, che ella suol fare
con dadi e carte falsificate. |
Definiz: | §. Onde in proverb. Scambiar le carte in mano: che è Il voler con sagacità far pigliare a uno una
cosa in cambio d'un'altra. |
Definiz: | §. E da queste carte, Dar cartaccia: che è Passarsela di leggieri; perchè a certi giuochi di
carte, chi non vuol pigliare, o non può, da cartaccia, cioè quella che non è figura, ne trionfo. |
Definiz: | §. Dar le carte alla scoperta: è Dire il suo parere liberamente, e senza rispetto; perchè chi ha
vinto il giuoco sicuro, non si pregiudica a scoprir le sue carte al compagno. Latin. apertè
loqui. |
Definiz: | §. Da queste carte, Scartáre: ch'è Il gittare in giucando a monte le carte, ch'altri non vuole. E per
metafor. Ricusáre, o persona, o consiglio. |
Definiz: | §. Diciamo Carta da navigare: a Quella, per mezzo della quale i naviganti riconoscono i lor viaggi,
ch'e' chiaman Carteggiare. |
Definiz: | §. E perchè con essa ritruovano minutamente ogni luogo; quando vogliamo mostrar l'essere impossibile il ritrovar
dove sia alcuno, diciamo: |
Esempio: | Ar. Fur. 19. 45. Indi ciascun colla sua carta fuora, A mezza nave il suo parer
risolve. |
Esempio: | E Ar. Fur. altrove. Sulla carta appuntando il suo
sentiero. |
Definiz: | §. Carta: anche diciamo a Quella, dove sono figurati i paesi, e le provincie. |
Definiz: | §. Da carta Cartapecora: che è una Spezie di carta fatta di pelle di pecora, o d'altri animali, a uso
di scrivere, e d'altro. Lat. charta pergamena, membrana. Boc. Nov.
77. 54. disse carta di pecora. |
Esempio: | Bocc. Nov. 77. 54. Parve nel muoversi, che tutta la cotta pelle le
s'aprisse, e schiantasse, sì come noi veggiamo avvenire d'una carta di pecora abbruciata, s'altri la tira.
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Definiz: | §. Carta non nata: Carta fatta di pelle d'animale, tratto del ventre della madre,
innanzi ch'e' nasca. |
Esempio: | Boc. Nov. 85. 15. Fa che tu mi rechi un po' di carta non nata. |
Definiz: | §. Da carta Cartella: che è Quel fregio in forma di striscia, che serve pe' motti, e per
le inscrizioni. |
Definiz: | §. Cartello: Manifesto pubblico per iscrittúra, fatto per dichiarar la sua volontà, e le sue ragioni,
intorno a nimicizie, e duelli. |
Definiz: | §. E Cartellare: Pubblicar cartelli. |
Definiz: | §. Cartoccio: Recipiente fatto di carta ravvolta in forma di corno. |
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