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1) Dizion. 5° Ed. .
FOGGIA.
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FOGGIA.
Definiz: Sost. femm. Maniera, Guisa, Modo, d'essere di checchessia; ed anche Forma, Figura, Conformazione, d'una cosa.
Dall'antiquato forgia per foggia; e questo dal franc. forge, Fucina, Officina, Fabbrica. –
Esempio: Dant. Inf. 14: Lo spazzo era un'arena arida e spessa, Non d'altra foggia fatta che colei, Che fu da' piedi di Caton soppressa.
Esempio: Ar. Orl. fur. 42, 75: La sua parte ha per sè ciascuna loggia, E tra la porta e sè ciascuna ha un arco: D'ampiezza pari son, ma varia foggia Fe' d'ornamenti il mastro lor non parco.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 11, 34: La man si lava [Mida]; e l'onda cangia foggia, E Danae ingannerìa con l'aurea pioggia.
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 59: Richiedermi così asciuttamente ch'io le trovi una impresa appropriata a lei, è come voler che si faccia una veste a suo dosso, e non mandarne la misura nè la foggia d'essa.
Esempio: Cellin. Vit. 408: Io gli feci fare certi piccoli vasetti.... d'argento, con belle mascherine in foggia rarissima, all'antica.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 54: Il quale, la zana veduta e riconosciuta alla foggia e a' caratteri, sospettando del fatto, nol disprezzò.
Esempio: Rucell. Or. Dial. R. 19: A simiglianza delle fontane, dove con varj artifiziosi ordigni i fontanieri fanno mutar foggia e scherzi agli spilli dell'acque che vi trapassano.
Definiz: § I. E per Maniera, Modo, di fare checchessia; Tenore, Procedimento, d'una data azione od operazione; ed anche Modo di procedere, Portamento. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 60: Amor, tu, ch'i pensier nostri dispense, Al qual un'alma in duo corpi s'appoggia, Perchè fa' in lei con disusata foggia Men, per molto voler, le voglie intense?
Esempio: Sacch. Nov. 1, 255: Fu un dì da' suoi consorti amunito, che se non mutasse foggia, elli lo metterebbono in luogo che se n'avvedrebbe che l'avessino per male.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 101: Compongo a una certa foggia mia.
Esempio: Firenz. Comm. 1, 418: Io voglio.... 'ntender da lui se gli uomini dabbene si trattano a questa foggia.
Esempio: E Firenz. Comm. 1, 419: Perchè mi piantastù in chiesa a quella foggia?
Esempio: E Firenz. Comm. 1, 435: Non ti vergogni tu.... a venirmi innanzi a cotesta foggia?
Esempio: Dav. Tac. 1, 413: Al principe mandò scritte le sue ribalderie con tutte le sue disoneste fogge.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 315: Quest'è una nuova foggia D'assassinare il prossimo.
Esempio: E Monigl. Poes. dramm. 3, 226: Voglio che voi la regaliate. F. A questa foggia, Verrò a decapitarvi. A. O pulito!... Scapitarvi, asinaccio.
Esempio: Varan. Vis. poet. 12: Quando l'orecchio e il cor questa ferimmi D'un gran Coro armonia, che in dolce foggia Altra immago a mirar il varco aprimmi.
Definiz: § II. Figuratam. e poeticam. per Condizione, Stato, in che alcuno si trova. –
Esempio: Dant. Inf. 11: Perchè non dentro della città roggia Son ei puniti, se Dio gli ha in ira? E se non gli ha, perchè sono a tal foggia?
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 309: Perchè sono a tal foggia; cioè, perchè sono a quelle pene che è detto di sopra?
Definiz: § III. Pure per Modo, Maniera, od anche Usanza; riferito a parlare o scrivere, a lingua, e simili. –
Esempio: Salv. Avvert. 1, 106: Ma egli le transfigura (le parole) assai spesso, e alla nostra foggia quasi le travestisce.
Esempio: Dav. Tac. 2, 284: Co' tempi si cangiano anche le foggie e maniere del dire.
Esempio: Capp. Lez. 236: Quel dialetto, dal quale deve uscir poi la lingua scritta, vuol essere.... incontaminato di vocaboli, di foggie, di suoni, stranieri alla forma universale e caratteristica della lingua.
Definiz: § IV. E per Qualità, Sorta, Specie; detto di cose, ed anche, ma con un certo scherno o per ischerzo, di persone. –
Esempio: Grazz. Rim. V. 561: Chi più, chi men, nel fine ognun n'alloggia; Ma pochi sono in ciaschedun paese, Ch'abbin pazzia di quella buona foggia.
Esempio: Red. Osserv. Anim. viv. 60: Questo animale.... rassembra un pezzo di durissimo scoglio, fatto per adunamento di diverse fogge di sassi marini.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 33: Che volete voi fare di certa foggia di cristiani, che non hanno altro di fedeli che il battesimo?
Definiz: § V. Si disse di persona, per Corporatura. –
Esempio: Cess. Scacch. volg. 43 var.: Quelli che hanno grande corpo, possono essere forti; ma rado crediamo che siano coraggiosi ed atti a combattere: ma gli uomini di mezza foggia crediamo che siano più atti a combattere.
Esempio: Vell. Cron. 37: Fu un fresco uomo, e bello, ben fatto, non troppo grande, ma di buona foggia.
Definiz: § VI. Foggia, vale in particolare Modo, Maniera, ed altresì Usanza, di vestire, secondo paesi o tempi; e spesso corrisponde a quel che oggi dicesi Moda. Talvolta anche col compimento espresso. –
Esempio: Vill. M. 5: Trovando ne' vestimenti strane e disusate foggie.
Esempio: Bocc. Laber. 41: Primieramente alle fogge nuove, alle leggiadrie non usate.... si danno.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 108: E non ti dico delle bracciaiuole, che è assai nuova cosa, almeno a' forestieri, quando le veggono; chè ben possono dire che noi portiamo la gola nel doccione, e 'l braccio nel tegolo. Lasciamo questa foggia a chi la vuole, e andiamo in forma che noi ci possiamo por mente a' piedi.
Esempio: E Sacch. Nov. 2, 110: Le maniche loro, o sacconi più tosto si potrebbono chiamare, qual più trista e più dannosa e disutile foggia fu mai?
Esempio: E Sacch. Rim. M. 123: Canzone distesa da Fr. Sacchetti contro alle nuove foggie. Poca vertù, ma foggie ed atti assai I' veggio ogn'ora in te, vaga Fiorenza; Perchè nova apparenza Mutano i nati tuoi di giorno in giorno.
Esempio: Ar. Orl. fur. 11, 11: In certi drappi rozzi avviluppossi, Dissimil troppo ai portamenti gai, Che verdi, gialli, persi, azurri e rossi Ebbe, e di quante foggie furon mai.
Esempio: Dav. Scism. 326: Il resto del corpo proporzionato e bello, bocca graziosissima; nel cianciare, sonare, danzare, ogni dì fogge e gale mutare, esempio e maraviglia era.
Esempio: Razz. Cecc. 2, 1: I giovani.... hanno posta ogni lor cura, più tosto che al ben fare,... al giuoco, allo sguazzare in su le taverne, a consumare il loro in fogge, e se altro c'è peggio.
Esempio: Dat. Oraz. Or. 24: Sì come le fogge delle vesti, così le maniere degli stili doversi di quando in quando mutare.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 445: Le fogge della città si trasportano tosto al campo; e dagli abitatori delle case vanno agli abitatori delle capanne.
Esempio: Riccat. I. Op. 4, 367: La foggia.... Ogni mese si cangia, e in capo all'anno Zoppa l'entrata se ne viene e lenta.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 9: Le parole e i motti, che i soldati dicevano a quella buona gente per la tardità delle opere e per le fogge del vestire, io non gli voglio dire.
Definiz: § VII. E per Abito, Vestimento, d'una special foggia, e propriamente che abbia del singolare, del capriccioso, dello sfarzoso, o simili. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 244: Ed era di questi, che si chiamano Apostoli, che vanno con le fogge vestiti di bigio, sanza levare mai gli occhi in alto.
Esempio: E Sacch. Nov. 1, 325: Come le donne fiorentine, senza studiare o apparare leggi, hanno vinto e confuso già con le loro legge, portando le loro fogge, alcuno dottor di legge.
Esempio: Ar. Orl. fur. 5, 47: Ed io con veste candida e fregiata Per mezzo a liste d'oro e d'ognintorno, E con rete pur d'or, tutta adombrata Di bei fiocchi vermigli, al capo intorno; (Foggia che sol fu da Ginevra usata, Non d'alcun'altra), ec.
Esempio: Tass. Amint. 1, 2: Va' su l'avviso; e non t'appressar troppo Ove sian drappi colorati e d'oro, E pennacchi, e divise, e foggie nove.
Definiz: § VIII. Fu anche nome di Una parte del cappuccio, o copertura del capo, che costumavano gli uomini di civil condizione: ma prendevasi anche per Il cappuccio medesimo. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 229: Subito si mette la via fra gambe, e caccia il capo innanzi, con la foggia, come andava, per andare ec.
Esempio: E Sacch. Nov. 1, 352: Egli avea una foggia alta presso a una spanna, con uno gattafodero che parea una pelle d'orsa, tanto era morbido.
Esempio: E Sacch. Nov. 2, 19: Era.... in Prato un medico antico,... il quale sempre portava una foggia altissima, con un becchetto corto da lato, e largo che vi sarebbe entrato mezzo staio di grano, e con due batoli dinanzi, ec.
Esempio: E Sacch. Nov. 2, 22: Dà tra queste masserizie, e tutte le fece cadere; e la foggia del cappuccio, essendo presa da una catena da fuoco, fece rimanere il cappuccio con tutto il vaio appiccato, che n'era ben fornito.
Esempio: Burch. Son. 1, 57: Portan sì gran collari a' lor mantegli, Che a' cappucci non bisogna foggia.
Esempio: E Burch. Son. 1, 72: Molti ne furon scritti Di giudici e pedanti sì scorretti, C'hanno maggior la foggia che i becchetti.
Esempio: Varch. Stor. 2, 85: Il cappuccio ha tre parti: il mazzocchio, il quale è un cerchio di borra coperto di panno, che gira e fascia intorno intorno la testa, e di sopra, soppannato dentro di rovescio, cuopre tutto il capo; la foggia, è quella che, pendendo in sulla spalla, difende tutta la guancia sinistra; e il becchetto, è una striscia doppia del medesimo panno, che va infino in terra, e si ripiega in sulla spalla destra, e bene spesso s'avvolge al collo, e, da coloro che vogliono essere più destri e più spediti, intorno alla testa.
Definiz: § IX. Onde A foggia, aggiunto di Cappuccio a foggia, dicevasi di quello che n'era fornito; diverso dal Cappuccio a gote, proprio delle persone di maggiore stato e dignità. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 255: E ch'ella gli truovi i suoi cappucci, ch'egli intendea di portare il cappuccio a gote, che sempre l'avea portato a foggia. E trovatone uno largo, la mattina sel mise, e uscì fuori col cappuccio a gote, e andando per Firenze, pensate nuova cosa che parea, che sempre l'avea portato a foggia.
Esempio: E Sacch. Nov. 2, 157: Messer Valore, che era in gonnella, che sempre andava senza mantello, in cappuccio a foggia, ec.
Esempio: Deput. Decam. Proem. 17: E l'abbiamo voluto (il ritratto del Boccaccio) con quel cappuccio a gote, o pur a foggia che sia, il quale gli usava.
Definiz: § X. Si disse altresì per Parte del cappuccio o copertura del capo usata dalle donne. –
Esempio: Sacch. Nov. 2, 110: Che è a vedere le giovenette, che soleano andare con tanta onestà, avere tanto levata la foggia al cappuccio, che n'hanno fatto berretta... Le donne vanno in cappucci e mantelli.
Definiz: § XI. A foggia, o In foggia, in costrutto con la prep. Di reggente un Sostantivo, è maniera denotante rassomiglianza di forma; ed equivale ad A guisa o In guisa, A maniera, e simili. –
Esempio: Cellin. Pros. 134: Ferri a foggia di ancudine con le corna lunghe.
Esempio: E Cellin. Vit. 128: Era il disegno di Tobbia a foggia di un candegliere.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 58: Avete voi finissimi capelli, Che paion tant'orpelli, Quasi a foggia di stelle.
Esempio: Red. Lett. 2, 100: Per la sua grandezza non si può (certo libro) trasmettere in foggia di lettera.
Esempio: E Red. Annot. Ditir. 82: Le nacchere sono altresì due strumenti di rame in foggia di due grandi pentole vestite di cuoio.
Esempio: Legg. Tosc. 4, 71: Nessuna persona.... ardisca mettere o mandare per detto fiume Bisenzio legname in qualunque modo sciolto, ancorchè sia scortato da guida, e che non possa mandarsi se non legato insieme a foggia di fodero.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 169: A poco a poco si veggono i suddetti fili come schiacciarsi, rimanendo però più grossi da una parte, e più acuti e taglienti dall'altra, a foggia di coltelli.
Esempio: Vallisn. Op. 1, 186: Due ovali tuberosità tutte fatte a foggia di minutissima grata, che vengono comunemente prese per gli occhi.
Esempio: Targ. Prodr. Tosc. 16: Il fondo del mare si è notabilmente ripieno con tali deposizioni fattesi in esso, ed alzatesi a foggia di moltissimi strati piani e quasi orizzontali.
Esempio: E Targ. Alimurg. 332: Ne' semi di cacaus non tostati le vescichette sono ovate schiacciate, ma non tutte ben contornate, perchè in alcuni luoghi si ammaccano l'una coll'altra a foggia di guancialetti.
Definiz: § XII. Alla foggia, in costrutto pure con la prep. Di reggente un nome, o con la cong. Che reggente un verbo, è altresì maniera denotante conformità col termine indicato nel compimento. –
Esempio: Segner. Mann. febbr. 26, 1: Hai tu mai veduto uno che vendati uno staio di formento, alla foggia che si costuma a un amico?
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 247: Ordinò, che si scrivessero i soldati alla foggia di Francia.
Definiz: § XIII. Far le fogge, si disse per Fare qualche grossa e straordinaria spesa per diletto o magnificenza, Fare scialo, Scialare. –
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 2, 2: L'albergatore, Che dee voler morir, fatt'ha le fogge, Ed uscito è dal manico, e 'ngozzati Ci ha molto bene a isonne.
Definiz: § XIV. Fatto a foggia, si disse per Fatto in forma elegante e graziosa. –
Esempio: Red. Ditir. 44: Chi s'arrisica di bere Ad un piccolo bicchiere, Fa la zuppa nel paniere... Questa altiera, questa mia Dionea bottiglieria Non raccetta, non alloggia, Bicchieretti fatti a foggia.
Esempio: E Red. Ditir. A. 209: Epigone.... appresso Ateneo.... fa un graziosissimo lamento intorno a' bicchieri piccoli, e fatti a foggia.... Bicchieretti galanti, e piccolini, Quasi i bicchieri, e non il vin, si bea.