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1) Dizion. 5° Ed. .
INAVVEDUTO.
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INAVVEDUTO.
Definiz: Add. Non avveduto, Disavveduto, Malaccorto, e altresì Incauto, e simili; anche in forza di Sost. –
Esempio: Tasson. Secch. rap. 7, 12: Correa l'inavveduto a tutta briglia, Senza badar s'alcun gli movea guerra.
Esempio: Bart. D. Vit. S. Ignaz. 1, 11: Sì come i naufragj de gl'inavveduti han mostrato le secche e gli scogli nascosi, ec.
Esempio: Spolv. Colt. Ris. 1, 676: Nè altrui s'affidi, o inavveduto, o pigro Quel che può per se stesso ad altri imponga.
Esempio: Parin. Poes. 28: Ed esca Più periglioso a saettar coi guardi Le belle inavvedute.
Definiz: § I. Vale anche Non avvertito, Di cui uno non si avvede o si accorge, e simili. –
Esempio: Segner. Pred. 533: E quasi in vago mazzettino di fiori porgiate loro frattanto ravvolto l'aspido, il qual con morso inavveduto e insensibile gli avveleni.
Definiz: § II. E per Commesso non avvedutamente, senza volere, per isvista; detto di errore, colpa, sbaglio, e simili. –
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 23: Se l'intenzione è buona Gli errori inavveduti il ciel perdona.