Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
BUDELLO
Apri Voce completa

pag.242


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
BUDELLO.
Definiz: Un pezzo di quel canale, che con varj avvolgimenti va dalla bocca dello stomaco insino al culo per ricevere il chilo, e gli escrementi della prima cozione.
Esempio: Volg. Ras. Il primaio budello è quello, che si truova essere continuato alla bocca dello stomaco di sotto.
Esempio: E Volg. Ras. appresso. Seguita un budello, il quale è chiamato Colon.
Esempio: E Volg. Ras. appresso. L'estremitade, cioè la fine di questo budello, è il culo.
Esempio: Cosc. S. Bern. Dimmi dunque ciò ch'io debba fare, e in che modo possa contenere, e raffrenar la gola, acciocchè io non diventi servo di così piccol budello.
Definiz: §. E nel numero del più, per Tutto il canale dallo stomaco al culo.
Esempio: Cr. 1. 4. 18. Se 'l ventre, o le budella, o i lati, o le reni di niun dolore, o vero enfiamento son magagnati.
Esempio: E Cr. 5. 12. 10. Il lor liquore è più laudabile, e più sottile, e più lieve, ed imperciò conforta lo stomaco, e le budella.
Esempio: Sacch. Rim. E i corbi s'abbian le budelle.
Esempio: Bern. Orl. 1. 75. 27. Portando le budella in sull'arcióne.
Definiz: §. Dare in budella: vale Dare in nulla: modo basso.