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Dizion. 2° Ed. .
STOMACO
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STOMACO.
| Definiz: | Quella parte del corpo dell'animale, dove è ricevuto il cibo, e dove si fa la prima concozion d'esso. Lat.
stomacus. Gr. στόμαχος. |
| Esempio: | Boccac. n. 92. 6. Niuna medicina al mal dello stomaco esser migliore.
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| Esempio: | M. V. 9. 51. Di tale varietà lo stomaco piglia conforto. |
| Esempio: | Tes. Br. 5. 36. Lo suo stomaco è forte, più che stomaco di niuno altro animale.
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| Esempio: | Petr. cap. 7. Fianchi, stomachi, febbri ardenti, fanno Parer la morte amara più
che assenzio. |
| Definiz: | ¶ Portar sopra lo stomaco, cioè avere in odio, metaf. tolta dal non potere smaltíre il cibo.
Latin. odio habere. |
| Esempio: | Cavalc. specch. cr. Gli comincia a dispiacere, e portarlo quasi sopra lo stomaco,
e portargli alcun rancóre. |
| Definiz: | E da stomaco stomacale, che è grato allo stomaco, e gli si confà. |
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