1)
Dizion. 4° Ed. .
OFFICIO, e OFFIZIO.
Apri Voce completa
pag.391
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
OFFICIO, e OFFIZIO.
Definiz: | V. L. Oficio. Lat. officium. Gr. καθόρτωμα
κατόρθωμα,
καθῆκον. |
Esempio: | Vit. SS. Pad. 1. 125. Lo dì della Domenica un prete, e un diacono del detto
monasterio de' monaci va a fare l'officio al detto monasterio delle donne. |
Esempio: | Tes. Br. 1. 12. Ma i buoni Angioli egli manda in officio di salute degli uomini.
|
Esempio: | E Tes. Br. 5. 17. E sappiate, che ciascuna
(dell'api) stae al suo officio. |
Esempio: | E Tes. Br. appresso: E quando nasce alcuna tra loro, che sia
negligente, cioè, che non voglia stare a niuno di questi officj, lo Re la fa cacciare di fuora da loro magione.
|
Esempio: | Petr. canz. 11. 3. S'egli è ancor venuto Romor laggiù del ben locato offizio.
|
Esempio: | Buon. Fier. 2. 4. 26. Per aver noto Il dì determinato ad esser presti Col nostro
officio. |
Esempio: | Cas. lett. 36. Quando io dubiterò di non amar me stesso, allora avrò dubbio, che
V. S. Illustriss. non m'ami, e non faccia ogni caldissimo offizio per me. |
|