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CARBONAIO e talvolta anche CARBONARO
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CARBONAIO e talvolta anche CARBONARO.
Definiz: Sost. masc. Colui che fa o vende il carbone.
Dal lat. carbonarius. –
Esempio: Esop. Fav. S. 31: Il colore del tuo abito sarebbe piuttosto da essere fornaio o carbonaio.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 37: Il quale era buono, ed era carbonaio, e di quell'arte si vivea.
Esempio: Cellin. Vit. 13: Era figliuolo d'un carbonaio.
Esempio: Bracciol. Schern. 1, 59: Combattin con la brace i carbonari, E non la gente che nell'arme è dotta.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 4, 373: Il sapiente Empedocle tutto sì pieno di ceneri e abbrustolito, che avea viso di un carbonaio.
Esempio: Lastr. Agric. 2, 89: Vegliare sui carbonaj, affin d'impedire che non attacchino al bosco il loro fuoco.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 252: Le assemblee loro [dei Carbonari] col nome di vendite distinguevano, ai carbonari veri alludendo, i quali scendendo dalle montagne andavano a vendere il carbone loro pei mercati in pianura.
Definiz: § Carbonari chiamavansi gli Ascritti ad una setta politica sorta in su' primi anni del secol presente nel reame di Napoli, e di là propagatasi pel resto d'Italia. –
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 250: Sorse allora [circa l'anno 1808] la setta dei Carbonari, la quale acquistò questo nome perchè ebbe la sua origine e si mostrò la prima volta nelle montagne dell'Abruzzo e delle Calabrie, dove si fa una grande quantità di carbone. Molti ancora fra questi settarj sapevano ed esercevano veramente l'arte del carbonaio.
Esempio: E Bott. Stor. Ital. 4, 251: Avevano i Carbonari quest'ordine comune coi Liberi Muratori, che gli ammessi passavano successivamente per varj gradi fino al quarto; che celavano i riti loro con grande segretezza; che a certi statuiti segni si conoscevano fra di loro: ma in altri particolari assai erano diversi i Carbonari dai Liberi Muratori, conciossiachè, siccome il fine di questi è di beneficare altrui e di banchettar sè stessi, così il fine di quelli era l'ordine politico degli stati.