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Dizion. 3° Ed. .
ORRORE
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pag.1130
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ORRORE.
Definiz: | Spavento, o eccessiva paura, che nasce da male, che sia quasi presente. Lat. horror. |
Esempio: | G. V. 12. 3. 14. Or non avemo noi in orrore udir quelle cose? |
Esempio: | Amm. Ant.13. 1. 8. L'orror della morte, lo pericolo del giudicio, la paura dello
'nferno, mai dagli occhi del cuor tuo non lasciar dilungare. |
Esempio: | Sal. Catell. R. E quivi è poi una camera fatta ad arcora, e a volte di pietra,
oscura di tenebre, e di mala puzza ripiena, e a vederla è un'orrore. |
Definiz: | §. Per Oscurità, e tenebrosità. |
Esempio: | Petr. Son. 144. Un solitario orrore, D'ombrosa selva mai tanto mi piacque.
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Esempio: | E Petr. Son. 236. E 'n tenebroso orrore Cerco, parlando,
d'allentar mia pena |
Esempio: | Bemb. Asol. 1. Col mormorio dell'acque, che ci invitano a ragionare, e coll'orrore
di queste ombre, che ci ascoltano, disponti tu a dir quello, che a te più giova che si ragioni. |
Definiz: | §. Per Abbominazione. |
Esempio: | Pass. 66. La penitenzia schifa l'avarizia, e ha orrore la lussuria. |
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