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1) Dizion. 5° Ed. .
MALIGNARE
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MALIGNARE.
Definiz: Neutr. Pensare a male; Fare senza fondamento, Proferire ingiustamente, cattivi giudizj contro chicchessia; e altresì Prendere checchessia nel senso peggiore.
Dal lat. malignare. –
Esempio: Car. Lett. ined. 1, 233: La lettera scritta da V. S. reverendissima da Sigillo con la revocazion de la famiglia, avea chiusa la bocca a li mali interpreti de la sua partita. Ora richiamandola di nuovo, si sente che di nuovo cominciano a malignare.
Esempio: E Car. Lett. var. 49: Quanto a quelli che temono e quelli che malignano, la presta presenzia del padrone e la purità della sua vita li chiarirà prima che non pensano.
Esempio: Grazz. Rim. 57: Or vegg'io ben come l'invidia e l'odio Malignar fanno, e traviar le menti Dal cammin dritto.
Esempio: Galil. Op. Cart. Div. XIV, 111: E mentre che io ostentavo la ribalderia di persone sì sciagurate e che fan tali ufizj, mi si dichiarò penetrare che e' non eran fatti per offender di punta V. S., ma lui stesso, e che chi malignò dovette far conto che ec.
Esempio: Rucell. Or. Dial. 5, 16, 207: Ma uno alcuno che malignar volesse, perchè non potrebb'egli dire che ab origine mundi, per maestrevole infingimento di chi più poteva, ciò fosse inventato a reggimento de' popoli?
Esempio: Segner. Mann. apr. 28, 3: Se ti fermi a mirarla (la prosperità dei malvagi), correrai subito rischio di mille mali: di accusare la provvidenza, di mormorare, di malignare, di pentirti della virtù, e forse anche d'innamorarti di simile prosperità.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 218: V'è chi arriva al pari degli altri a distinguere, a combinare, a riflettere, e, bisognando, a sospettare, a malignare.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 372: Eppur mi guardano Con occhio bieco, Eppur malignano E l'hanno meco.
Definiz: § I. E per Macchinare ai danni di chicchessia, Fare rei disegni; e con più tenue senso, Operare, Condursi, malignamente, slealmente. –
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 2, 205: Non vogliate toccare i cristi miei, e non vogliate malignare ne i profeti miei.
Esempio: Savonar. Pred. 18: Hanno adunque malignato contro a quegli che vogliono viver bene: perchè gli rincresce questa buona vita. Et cogitaverunt adversus sanctos tuos.
Esempio: Guicc. Op. ined. 3, 211: Se egli (Paolo Vitelli) avessi malignato, non è da credere l'avessi fatto per suo disegno proprio, ma per qualche suo interesse che dependessi da satisfarne a altri.
Esempio: E Guicc. Op. ined. 3, 247: La paura s'aveva di lui (del re di Francia) e il desiderio che e' non avessi a malignare, era una delle cagioni che inclinava i cittadini a volersi accordare seco.
Esempio: Martin. T. V. 11, 143: Non toccate i miei cristi, e non malignate contro de' miei profeti.
Definiz: § II. E detto di male, di febbre, e simili, vale Divenire maligno, cioè peggiore, più cattivo, più pericoloso, e simili; ma oggi non è di uso comune. Anche in forma di Neutr. pass. malignarsi
Esempio: Galil. Op. Cart. Div. XIV, 101: La febbre non malignò, ma in capo a non molti giorni si messe in declinazione, e di presente non ce n'è più residuo.
Esempio: Segn. A. Oraz. I, 5, 102: Parosismi di quella febbre mortale che, a tutt'ore più malignando, non resta di ardere, se non coll'intera destruzione dell'anima (qui in locuz. figur.).
Esempio: Bandin. Disc. econ. 84: Finalmente, malignandosi il male, cadono a giacere più a guisa di moribondi che d'infermi.
Definiz: § III. Att. Trovasi per Trattare malignamente, con reo intendimento. –
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 135: Scaccia l'ira e abbandona il furore, e non malignare, acciocchè tu non sii malignato.
Definiz: § IV. Malignare un consiglio; maniera biblica, che vale Concepire un maligno, un reo, consiglio o proposito. –
Esempio: Savonar. Pred. 18: Et super populum tuum malignaverunt consilium. Ed hanno malignato il consiglio loro sopra il popolo.