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Dizion. 3° Ed. .
MOTO
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MOTO.
| Definiz: | Il trasferirsi dall'un termine verso l'altro. Lat. motus, motio. |
| Esempio: | Dan. Par. 2. Lo moto, e la virtù de' santi giri. |
| Esempio: | E Dan. Par. Cant. 11. Dove l'un moto all'altro si percuote.
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| Esempio: | E Dan. Par. altrove. E moto a moto, e canto a canto colse.
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| Esempio: | Fiamm. lib. 3. 28. I corpi celesti, e i loro moti speculava. |
| Esempio: | Red. Ins. 106. Saltellando, e volando pareano, per così dire, il moto
perpetuo. |
| Esempio: | §. M. V. 9. 95. Dipoi di proprio moto del Santo Padre, l'uficio, e
dignità del Senato, di Roma, ec. accomandato fu al detto M. Niccola (cioè di propria
volontà). |
| Definiz: | §. Moto convulsivo: Sorta di Malattia, nella quale i muscoli frequentemente si scortano verso il
loro principio. Lat. *motus convulsivus. |
| Esempio: | Sag. Nat. Esp. 115. Un'altra lucertola in più breve tempo, patì gli stessi
avvolgimenti, o moti convulsivi. |
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