Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
RATTO.
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RATTO.
Definiz: Add. Veloce, Presto. Lat. celer, velox. Gr. ταχύς, ὠκύς.
Esempio: Bocc. nov. 47. 5. Si misero in via per tornare a Trapani, e andavanne ratti quanto potevano.
Esempio: Dant. Purg. 15. Perch'a fuggir la mia vista fu ratta.
Esempio: Petr. son. 158. E se non fosse il suo fuggir sì ratto, Più non dimanderei.
Esempio: Vit. SS. Pad. E però v'ho detto, figliuoli miei, che non siate ratti a condannare li fatti altrui.
Definiz: §. I. Per Ripido. Lat. acclivis. Gr. ἀνωφερής
Esempio: Dant. Purg. 12. Così s'allenta la ripa, che cade Quivi ben ratta dall'altro girone.
Esempio: But. ivi: Ben ratta, cioè ritta.
Definiz: §. II. Per Rapito. Lat. raptus. Gr. ἡρπασμένος.
Esempio: But. Purg. 9. 1. Finge, che egli fosse ratto da un'aquila.
Esempio: E But. Purg. appresso: Prima pone come fu ratto.
Esempio: Fior. S. Franc. 184. Una dolce, e quieta, e soave dilezione della anima, che sta sospesa, e ratta con grande ammirazione.
Esempio: Petr. son. 160. Ratto per man d'Amor, nè so ben dove, Doppia dolcezza in un volto delibo.
Esempio: Tratt. gov. fam. Ratta in ispirito, non dormendo, vide sensibilmente l'anima sua.
Esempio: Morg. 18. 87. E tutto con lo spirito elevato, Tanto che Paol parea al ciel ratto.