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Dizion. 1° Ed. .
G
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pag.375
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G
Definiz: | lettera compagna del C, laquale, anch'ella, ha due suoni diversi, perchè posta avanti all'A, O, U, ha il suono
più rotondo, come GALLO, GOTA, GUSTO e avanti all'E, ed I, ha il suono più sottile, o aspirato, come GENTE, GIRO; onde,
per necessità di proprio carattere, per servircene nel primo suono con la E, e con l'I, pogniamo dopo la H, come
GHERONE, GHIRO. Questo Gh, quando ne seguita l'I, ha anch'egli due suoni, l'uno più rotondo, e grosso, come GHIRLANDA,
VEGGHI dal verbo vedere: l'altro più sottile, e schiacciato, il quale, per lo più, avviene, quando all'I segue un'altra
vocale, come GHIANDA, GHIERA, VEGGHIA: e a cotali suoni, per isfuggire errore, sarebbe bisogno proprio carattere a
ciascheduno. Delle consonanti riceve dopo di se, nella stessa sillaba, la L, N, R. Come NEGLETTO, GLORIA, EGLI, REGNO,
INGRATO, GRETOLA: bene è vero, che dopo la L, dove non seguita l'I, per esser suono, per sua durezza sfuggito da questa
lingua, si truova di rado. Quando alla L col G avanti, seguita l'I, intal caso ha due suoni: l'uno più rotondo, e
grosso, come NEGLIGENTE, il quale non è molto ricevuto da noi: l'altro più sottile, o schiacciato, come GIGLIO, FOGLIO:
e questo è nostro proprio. Aggiunto, come s'è detto, il G alla L, e N, gran parte gli fa perdere del suo suono, come
AGLIO, RAGNA. Consente avanti di se La L, N, R. S nel mezzo della parola, e in diversa sillaba, come VOLGO, VANGA,
VERGA, DISGREGARE, benchè la S si trovi in mezzo di rado, e per lo più, in composizione, con la preposizione DIS. Ma
nel principio di parola, più frequentemente, come SGARARE: e si pronunzia sempre la S avanti al G, nel secondo modo,
cioè nel suono più rimesso, come nella voce ACCUSA. Raddoppiasi questa lettera nelle nostre voci molto spesso, come
POGGIO, OGGI, ec. |
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