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Dizion. 5° Ed. .
CIOTOLA.
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CIOTOLA. Definiz: | Sost. femm. Sorta di vaso da bere, per lo più di terracotta, rotondo, concavo e senza piede. |
Dal lat. cotyla, e questo dal gr. κοτύλη. – Esempio: | Fiorett. S. Franc. 34: Recavano tovaglie, orciuoli, ciotole, bicchieri e altri vasi. | Esempio: | Red. Lett. 1, 203: Dell'antimonio io me ne servo di radissimo. E servendomene, non mi vaglio se non del vino stato in quelle ciotole, che son note a V. Reverenza. |
Esempio: | Salvin. Odiss. 286: In ciotola di legno Mescè mellifluo dolce vino. |
Definiz: | § I. E per Il liquore che è o può essere contenuto da una ciotola. – |
Esempio: | Cresc. Agric. volg. 181: In una metreta di dolce mosto mescola una ciotola d'aceto, e dopo di tre dì sarà puro. |
Definiz: | § II. E per Quel vasetto, per lo più di legno, fatto a forma di ciotola, ove si tengono i danari o il polverino. – | Esempio: | Buonarr. Fier. 4, 5, 8: E strettamente Me imbavagliando, mi votan le ciotole D'ogni moneta. |
Definiz: | § III. Ed anche Una piccola scodellina senza piede ed orecchie, usata dai pittori, smaltatori ed altri artefici. |
Definiz: | § IV. Ciotola, dicesi dagli Anatomici La cavità dell'osso del bacino, nella quale entra e si volge il capo del femore. – | Esempio: | Salvin. Iliad. 132: Con questo [sasso] colpì Enea nell'osso scio, Dove la coscia nello scio si volge, E ciotola però viene appellato. |
Esempio: | Mont. Iliad. 5, 402: Percosse Enea nell'osso Che alla coscia s'innesta, ed è nomato Ciotola. |
Definiz: | § V. Ciotole, al plurale, dicesi per ischerzo di Scarpe assai larghe. |
Definiz: | § VI. Far ciotola delle mani, trovasi detto poeticam. per Bevere col concavo di ambedue le mani, insieme unite come a formare una ciotola. – | Esempio: | Poliz. Rim. 1, 38: Quel con un cembal bee; quei par che ridano; Qual fa d'un corno, e qual delle man ciotola. |
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