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Dizion. 5° Ed. .
DIPARERE.
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pag.396
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DIPARERE. Definiz: | In forma di Neutr. pass. dipanarsie usato nella terza persona di alcuni tempi, vale Parere all'occhio, Apparire, Mostrarsi; anche figuratam. Oggi più comunemente usasi dal popolo a modo di Neutr., nella maniera Non voler diparere, che vale Non voler parere, o apparire, quale si determina dal contesto del discorso. – | Esempio: | Salvin. Pros. tosc. 1, 227: È una cosa furtiva il garbo, segreta, non intesa, che assetta come le cose hanno a stare, senza che si dipaia, e di cheto le seguita e l'accompagna. | Esempio: | E Salvin. Iliad. 349: Che se alle navi or fossimo riscelti Tutti quanti i miglior, per un aguato, Dove massimamente si dipare Degli uomini il valor, ec. | Esempio: | E Salvin. Teogn. 50: Niuno è avventurato d'ogni lato: Benchè non si dipaia, il buono ha male. | Esempio: | Mann. Ist. Decam. 526: Non si dipare chiaro e senza disputa l'anno dell'ingresso suo in essa Compagnia. |
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